Prima di tutto cosa vi ha spinto a scegliere "Dead Reckoning" come titolo ? So che l"idea iniziale era un"altra..
Hai ragione. Fino a dieci giorni prima della stampa il disco doveva chiamarsi "Pilot In The Sky Of Dreams" che è il titolo di una delle canzoni che amo di più del disco e avrebbe avuto un sapore molto più seventies e ricordato i Pink Floyd.  Poi abbiamo pensato che fosse troppo lungo e ci siamo ricollegati ai Led Zeppelin e all"artwork
Direi che le differenze col passato sono molteplici. Vuoi presentarci "Dead Reckoning" illustrandoci i cambiamenti che ritieni più importanti ?
Mi sono preparato per settimane a questo momento. Ammetto che io stesso sorrido quando leggo tutte queste band che ogni volta dichiarano alla stampa di avere pubblicato il loro miglior disco eppure nel nostro caso non potrei affermare niente di diverso. "Dead Reckoning" è il risultato di tutta una serie di sforzi profusi verso un obiettivo comune. Intanto siamo passati alla Nuclear Blast che sta facendo un enorme lavoro promozionale. Finalmente ci sentiamo gratificati non solo a livello di recensioni, che sono già ottime, ma anche per quello che riguarda l"impatto sui media, sulle riviste specializzate e tutte queste webzine che parlano di noi. Il cambiamento più radicale è sicuramente a livello di produzione. Il nostro suono adesso è più moderno e heavy e tutte le canzoni hanno un ritornello che rimane in testa. Ho prestato molta cura alle parti vocali che per la prima volta hanno subito diversi ritocchi e ripensamenti. Non avevo mai provato tanto prima di entrare in studio e anche le registrazioni sono state un periodo molto duro. In definitiva credo che il paragone con "Subsurface" non regga proprio.
Anche la collaborazione con Dan Swano ha sorpreso in molti..
Sicuramente ma volevamo inserire delle parti growl e lui oltre che molto professionale come cantante è un amico e un artista che stimiamo molto. Il suo contributo su "Slipstream" e "Elusive" ha dato l"energia che mancava. A dire il vero abbiamo cullato per qualche mese la possibilità di avere anche David Gilmour sull"album che registrava nel nostro stesso studio ma alla fine non se n"è fatto niente.
Come descriveresti l"evoluzione dei Threshold in questi anni ?
Sono entrato nella band a partire da "Clone" e quindi non posso commentare l"intera discografia del gruppo ma immagino che i cambiamenti siano evidenti. Sopratutto con gli ultimi due album abbiamo apportato modifiche sostanziali al sound e al modo di presentarci. Non voglio sembrare presuntuoso ma credo che con "Dead Reckoning" siamo molto vicini alla perfezione.
Come mai avete scelto "Supermassive Black Hole" dei Muse come cover per l"edizione limitata del disco ?
Inizialmente avevamo pensato a "Hymn" degli Ultravox poi abbiamo sentito questa canzone dei Muse che in una settimana era prima in classifica e aveva questa linea vocale molto vicina alle cose di Prince. Abbiamo subito pensato che fosse una scelta migliore per la popolarità del gruppo e perchè comunque il pezzo si presta facilmente a differenti interpretazioni. Non fosse così recente avremmo potuto pubblicarla anche come singolo invece ci siamo orientati su una versione più corta e radio friendly di "Pilot In The Sky Of Dreams" per la quale abbiamo girato un video in Germania.
Cosa pensi della scena prog attuale ?
Nell"ultimo anno non ho avuto modo di ascoltare molti dischi perchè sono stato concentrato sulla stesura delle parti vocali di "Dead Reckoning". Il disco che abbiamo ascoltato di più durante le registrazioni è stato senza dubbio "Free" degli OSI. Poi ho sempre dietro quei due o tre album di Paul Rogers che non mi abbandonano mai. Per quanto riguarda la scena progressive penso che sia positivo che tanti gruppi riprendano in mano i dischi degli Yes e li rileggano a modo loro. Sempre meglio di quelle band insulse che invadono le classifiche da dieci anni a questa parte.

Parole di Andrew "Mac" McDermott