Sei una persona puntuale?
Faccio il possibile per esserlo. Magari arrivo con cinque minuti di ritardo. So bene cosa significhi il rispetto e quindi almeno ci provo.

In generale qual è il tuo rapporto col tempo?
Anche se scandiscono il tempo alcuni orologi sono romantici e le foto dell'album sono state prese da un vecchio esemplare che posseggo da tanti anni. In realtà non porto l'orologio. Sono una vittima dei tempi moderni e rimango spiazzato quando devo portare con me troppe cose insieme. Uso il cellulare sia per vedere l'ora sia per controllare i risultati del Bayern Monaco. Il concept di 'Mystery Of Time' è legato al fatto che la mancanza di tempo permette di focalizzarsi su quello che è davvero importante nella vita. La mentalità del protagonista si evolve un po' come quando le persone agnostiche si fanno delle domande esistenziali oppure percepiscono il timore di morire. Anche in un mondo materiale come questo si percepisce la presenza di qualcosa di superiore e si provano belle sensazioni.

Sei un credente?
Personalmente credo nel concetto di Dio e che vinceremo la Champions. Non credo che Dio sia sopra alle comuni persone.

Quanto tempo hai impiegato a comporre e registrare i brani dell’album?
Questa volta non ho seguito nessuna regola. Mi sono fatto guidare dalle idee iniziali, ho curato gli arrangiamenti con calme e poi mi sono occupato delle liriche. Il processo di composizione è durato dalla fine del 2011 all'estate del 2012 ma è impossibile racchiudere la creatività in un solo periodo. In parte il cd è stato registrato ai Vox Klangstudio di Bendestorf con Sascha Paeth.

Hai notato delle differenze sostanziali rispetto al passato?
Quando ho finito 'Angel Of Babylon' non sapevo cosa fare. Non avevo un contratto discografico e questo mi ha concesso molta più libertà rispetto agli altri album. Nessuno si immaginava che pubblicassi un altro album di Avantasia e questo ha eliminato del tutto la pressione rendendo il processo più veloce.

Da cosa nasce un pezzo degli Avantasia?
Dipende dalla canzone. Amo definirla “the anarchic land of Avantasia”! Spesso dal coro perchè amo i colori che vengono generati. 'Invoke The Machine' è nata invece dal riff di chitarra e 'Black Orchid' dal passaggio orchestrale realizzato insieme alla German Film Orchestra Babelsberg con cui avevo già collaborato ai tempi di 'Hellfire Club' degli Edguy.

Ritieni che ‘Mystery Of Time’ sia una naturale progressione rispetto a ‘Angel Of Babylon’ oppure dobbiamo considerarlo come un nuovo punto di partenza per il progetto?
Mi piace pensare che sia più un nuovo inizio anche se chiaramente possiede qualcosa dei vecchi dischi. Alla fine il codice genetico del compositore è sempre quello. Quando ho iniziato l'obiettivo era seguire i miei sogni realizzando il portolio definitivo. Ho deciso di tornare al formato originale di questa opera rock come feci esattamente quando composi 'The Metal Opera'. Sto già pensando alla seconda parte anche se non so quando avrò il tempo per pubblicarla.

Come giudichi le uscite sinfoniche di oggi?
La visione sonora di oggi è abbastanza triste. Troppe sovraproduzioni, suoni potenti e compressi che limitano le dinamiche. Mi mancano le produzioni organiche di una volta.

Cosa hai chiesto a Rodney Matthews per l’artwork?
Ho semplicemente cercato di ammaliarlo raccontandogli il concept dell'album e lui ha creato qualcosa di magico come suo solito.

Puoi parlarci di 'Sleepwalking'?
E' stato il primo pezzo ultimato per il disco. Era già pronto due anni fa. Ringrazio Cloudy Yang di avermi permesso di renderlo tanto prezioso.

A quali altre collaborazioni sei particolarmente legato?
Ogni canzone ha avuto il suo percorso. 'Where Clock Hands Freeze' per esempio è nata sotto la doccia e non sapevo ancora che avrei invitato Michael Kiske a cantarla. A tratti mi ricorda 'Reach Out For The Light' e quindi la considero un ritorno alle origini. 'What's Left On Me' è una ballata perfetta per la voce di Eric Martin che mi ha sorpreso per l'ampiezza del suo range vocale. 'The Great Mystery' è stata invece pensata apposta per Bob Catley. Sono un fan dei Magnum e lo ritengo il più grande di tutti.

(parole di Tobias Sammet)