Ritengo che il migliore pregio dei vostri ultimi album sia il fatto che sono legati alle origini ma non nostalgici. Come riuscite ad ottenere questo risultato? C'è una notevole pre-produzione dietro alle canzoni?
Il segreto è un lavoro costante. Non abbiamo mai tempo per impegni personali o svaghi e siamo concentrati al cento per cento su quello che facciamo. Tony adora comporre e lo fa in continuazione. Pensa che un mese dopo l'uscita di 'On The 13th Day' aveva già delle idee pronte per il nuovo album. Io rispondevo alle interviste promozionali e quei pezzi in un certo senso erano già vecchi! A parte gli scherzi avere una fanbase ed un gruppo di lavoro consolidati facilita il compito. A differenza di altre etichette la SPV non ci ha mai messo sotto pressione chiedendoci dei singoli o delle hit per le radio. Il feeling melodico di Tony e la mia voce sono un trademark che per fortuna non necessita di forzature.
Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare i nuovi pezzi?
Come ti dicevo Tony si è messo a lavorare quando ancora stavamo organizzando il tour promozionale di 'On The 13th Day' e tre pezzi sono stati completati in breve tempo. Il resto del materiale è stato elaborato per circa un anno apportando alcune modifiche e selezionando le idee che stavano meglio insieme. Una volta in studio abbiamo provato un pò per trovare la giusta atmosfera e poi ci siamo dedicati ognuno ai nostri compiti. Personalmente ho impiegato undici giorni per terminare il lavoro. In pratica un pezzo al giorno.
Cosa volevate cambiare dopo 'On The 13th Day'?
In realtà trovo che ci sia una linea di continuità tra i due album. Entrambi sono più guitar-oriented rispetto al passato ma sono anche pieni di tastiere. Abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti in termini di registrazione e cercato di bilanciare la componente melodica con quella hard rock in modo da soddisfare le esigenze di tutti. In generale ci interessa più che il pubblico riesca ad entrare nell'atmosfera dell'album più che il tipo di canzoni.
Che rapporto hai con la tecnologia?
Mi piace seguire le novità ma non sono troppo fissato con certe cose. Non ho l'iPad e sto bene lo stesso. Aiutano più a tracciare le parti di chitarra e per fortuna devo solo cantare. Mi sono costruito un potente impianto surround nella mia casa di Tamworth e quando ho qualche momento libero alzo il volume e guardo qualche dvd.
A tuo parere quali sono i pezzi migliori di 'Escape From The Shadow Garden'?
Non è facile rispondere a questa domanda perché in un modo o nell'altro sono legato a tutte le canzoni della band. Trovo che l'inizio dell'album sia eccellente! 'Live 'til You Die' ha ispirato il titolo ed è un grande pezzo hard rock così come 'Unwritten Sacrifice' dove spiccano le tastiere di Mark. La produzione è decisamente rock ma allo stesso tempo pomposa. Non c'è quella patina aor che ricopriva alcune release del passato ma l'equilibrio tra chitarre e tastiere è solenne e lo puoi evincere in modo chiaro dalla seconda traccia. ' Too Many Clowns' è invece una tipica rock n' roll song con il testo che parla dei politici in cui crediamo fino all'ultimo e che alla fine ci deludono sempre.
Di cosa parla il testo di 'Falling For The Big Plan'?
E' la storia di una ragazza ed il messaggio è quello di farsi una vita e non smettere mai di credere nei propri sogni.
'Valley Of Tears' è legata in qualche modo a 'Shadow Town' dell'album precedente?
Nessun legame. In quel caso parlavo della scomparsa dei negozi a Birmingham. 'Valley Of Tears' invece è una grande ballata che parla di tutte quelle persone che guardano alla loro vita chiedendosi come è svanita la felicità. Non si rendono conto che in realtà sono fortunati e che la felicità risiede nelle cose di tutti i giorni. Per non avere delusioni dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo.
Cosa avete chiesto a Rodney Matthews stavolta?
Ci siamo seduti ad un tavolo quando l'album era già pronto ed è bastato dargli qualche suggerimento perché fosse in grado di creare un bellissimo schizzo di quella che è poi diventata la copertina. Ci sono degli elementi standard delle nostre copertine e puoi collegarla a dischi come 'Chase The Dragon' e 'On A Storyteller's Night' ma possiede ugualmente una grande personalità. E' un artista geniale e ha saputo evolversi pur rimanendo un maestro impareggiabile nel suo stile. Adoro i suoi lavori con i Praying Mantis.
Ho amato l'edizione in vinile dell'album precedente. Sei un collezionista?
E' uno dei motivi per cui abbiamo firmato con la SPV. Ho una collezione importante di vinili degli anni ottanta anche se i migliori sono sempre quelli dei due decenni precedenti. Poi ho qualche cd e una console Atari!
Il vostro tour più memorabile è senza dubbio quello di supporto a Ozzy Osbourne nel 1982. Era un periodo estremamente delicato per lui ed immagino che la convivenza non fosse facile..
Ozzy era una star. Aveva lasciato i Black Sabbath e fatto tanti soldi negli States. Il suo show era brillante anche se il peso della tragedia di Randy Rhoads si avvertiva durante le giornate.
'The Eleventh Hour' uscì nel maggio del 1983 e raggiunse la posizione numero trentotto nelle chart inglesi. Non male anche se peggiore della diciassettesima di 'Chase The Dragon'. Fu questo il principale motivo per cui Mark Stanway si allontanò dal gruppo per collaborare con i Grand Slam di Phil Lynott e venne rimpiazzato da Eddie George?
Sarebbe sciocco negarlo ma aveva già espresso la volontà di fare altre esperienze. A quel tempo avevamo un sacco di date e quindi fu più un problema organizzativo che personale. Inoltre Tony si ammalò e se non fosse stato per Lawrence Archer ci saremmo trovati nei guai. 'Chase The Dragon' si pregiò di una maggiore promozione e fu la nostra prima release ad essere esportata negli Stati Uniti.
Pensi che nell'era di internet una band possa avere una carriera lunga come la vostra?
Internet è uno strumento che va saputo sfruttare ed in genere i giovani sono bravi a fare queste cose. Permette di avere successo anche se non vendi dischi e quindi è probabile.
Quali sono i vostri migliori mercati oltre al Regno Unito?
Senza dubbio la Germania ma anche in Svezia andiamo bene.
Avete rimpianti riguardo al vostro potenziale commerciale nel mercato americano?
Sono stati compiuti sicuramente degli errori di marketing con 'Sleepwalking' ma abbiamo sempre scelto di testa nostra ed il legame con i fans inglesi è consolidato nel tempo.
Chi è il nuovo Bob Catley? C'è un cantante giovane che ti ha stupito in maniera particolare?
Il migliore è sicuramente Tobias Sammet con cui ho avuto il piacere di portare a termine due tour in un contesto stimolante come quello degli Avantasia. Oltre ad essere un eccellente songwriter ha delle capacità espressive fuori dal comune e quando è sul palco si trasforma.
(parole di Bob Catley)