-Core
Nothing
USA
Pubblicato il 24/03/2014 da Lorenzo Becciani

Ciao Nicky dove ti trovi adesso?
Sono a Nassau nelle Bahamas. Un mio amico ha una splendida casa e mi ha invitato. Non avevo nulla da fare questa settimana e quindi sono venuto a riposarmi un pò. Dopo qualche intervista e numerose Piña Coladas tornerò a casa.

Sei di Philadelphia giusto? Com'è la scena musicale da quelle parti?
Sta lentamente migliorando ma sono tempi difficili soprattutto per le band che vengono da fuori. Non faccio particolare attenzione ai generi e quindi sono la persona sbagliate per sapere qual è il trend di questo momento. Alla fine del secolo scorso la scena hardcore punk era molto solida ed è da lì che provenivano gli Horror Show.

Come è nata l'idea di questo progetto?
In realtà ho sempre voluto qualcosa del genere. Con i Nothing sono in grado di esprimere le influenze di Slowdive e Cocteau Twins che fanno parte del mio background. Nel 2002 sono stato condannato a sette anni di prigione per un'aggressione e per due anni sono stato recluso, ho smesso di suonare la chitarra e scritto solo qualche testo. Una volta uscito mi sono messo a sperimentare al piano cercando di utilizzare le cose migliori di quei testi molto tristi. Sono nate quattro canzoni pubblicate online ed in formato ep col titolo di 'Poshlost'. Poi ho incontrato Brandon Setta in una clinica di recupero e abbiamo deciso di costruire un progetto insieme. Prima abbiamo pubblicato un dodici pollici limitato a trecento copie per la Big Love Records, 'Suns And Lovers', e poi un ep di cinque tracce per la A389 Records, 'Downward Years To Come', registrato ai Rubber Tracks Studio di Brooklyn con Kyle Johnson.Improvvisamente le idee si sono sviluppate e di conseguenza è nata l'esigenza di dare alle stampe un full length.

Perché hai scelto un nome come Nothing?
E' un modo per sottolineare il fatto che questo album rappresenta una sorta di nuovo inizio per me anche se il motivo principale è che desideravo qualcosa che non si trovasse facilmente su internet.

Com'è la condizione dei prigionieri negli Stati Uniti?
Credo che sia molto migliore rispetto a quella di stati minori ma anche qui le prigioni sono sovraffollate. Lo stato ama mettere le persone in prigione perché fa soldi con i cosiddetti cleaning points. In generale gli americani rimangono un popolo selvaggio e ci sono davvero delle brutte persone in questo paese. Mi sono trovato in diverse risse. Non avendo accesso a strumenti leggevo e scrivevo quasi tutto il tempo. Avevo solo una vecchia radio.

Ritieni che il carcere che ci viene mostrato nei film o nelle serie televisive sia corrispondente alla realtà?
In televisione passano tanta spazzatura ed a livello educazionale non c'è proprio niente.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il materiale?
Ci siamo chiusi in una stanza per circa un mese. Sono venute fuori nove canzoni che abbiamo portato agli Uniform Recording Studios di Philadelphia. E' stato un processo di continua crescita che non ha previsto alcuna outtakes. Insieme a Jeff Zeigler lavoravamo senza sosta e tra una sigaretta e l'altra ad un certo punto ero così stanco che mi sembrava di essere in un sogno.

Di cosa parlano 'Endlessly' e 'Guilty Of Everything'?
Quando sono uscito dal carcere ho vissuto per un anno a Los Angeles e non potevo sopportarlo. Due miei amici sono morti in due incidenti ed i problemi di famiglia mi hanno spinto a fuggire da tutto. 'Endlessly' è legata a tutto questo ed al supporto che ho ricevuto da altre persone. La title track invece è scritta provocatoriamente per chi legherà per forza l'album alla mia prigionia. In realtà ho sperimentato un senso di solitudine ed isolamento per tutta la vita. Adesso sono un altro uomo, non sono presuntuoso e sono responsabile di un disegno preciso. L'album ruota sull'accettazione della mia figura attuale.

Come siete entrati in contatto con la Relapse Records? Il vostro non è certo il tipico album che esce per un'etichetta del genere. Lo consideri un vantaggio?
Il vantaggio sta nel fatto che sono una grande label. Non ci hanno mai svelato il motivo di così tanto interesse ma il loro supporto è totale. Saremmo stati degli idioti a non accettare la loro offerta. Molte etichette ci avevano contattato ma ci sono tante fregature dietro l'angolo. Le eccellenti esperienze con Deathwish e A389 mi hanno insegnato che bisogna rivolgersi a persone che hanno davvero a cuore la propria musica.

Sembri veramente attivo su internet..
Mi piace occuparmi dei social networks e seguire la reazione delle persone alle nostre news. Fa parte del mio carattere anche pubblicare alcune foto strane. Tipo quella che abbiamo scattato sotto un immenso cartello nel deserto nei pressi di una vecchia stazione di benzina. Stavamo guidando dalla California all'Arizona dopo un concerto ed eravamo proprio nel mezzo del nulla.

(parole di Domenic Palermo)

Nothing
From USA

Discography
Guilty Of Everything (2014)
Tired of Tomorrow (2016)
Dance on the Blacktop (2018)