-Core
Xandria
Germania
Pubblicato il 20/05/2014 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto presenta Dianne van Giersbergen ad i nostri lettori. Conoscevi gli Ex Libris?
Sì li conoscevo ma è stato Joost van den Broek, che ha co-prodotto l'album, a suggerirmi Dianne come soluzione. Fortunatamente si era disponibile a cantare in entrambe le band. Ha una voce brillante ed un'educazione classica che la rende estremamente versatile e le permette di misurarsi su stili diversi. Oltre a questo è una bellissima persona e siamo stati subito in grado di raggiungere un'eccellente chimica nella band. E' come se fosse con noi da anni..

Cosa è successo con Manuela Kraller?
All'improvviso ci ha detto che aveva altri piani che non le permettevano di cantare ancora negli Xandria. Non abbiamo potuto fare altro che accettare la sua decisione.

Non sei frustato di tutti questi cambi di line-up?
Adesso siamo al completo e quindi mi sento bene. Posso dire di essermi messo alle spalle ogni frustrazione ma l'anno scorso è stato molto faticoso. Quando lavori a qualcosa con tutta la passione e l'energia possibile e vedi che le cose non vanno come vorresti è doloroso. Credo che il fato ci abbia messo a dura prova facendoci superare ogni limite. Adesso mi auguro di potere seguire la mia visione musicale senza ulteriori problemi.

Sei felice o infastidito del fatto che la “nuova cantante” finisce sempre per polarizzare l'interessa dei media e del pubblico?
Mettiamola così. Spero di non dovere più rispondere a domande sul motivo per cui la cantante precedente se n'è andata.

Adesso prova a giudicare i full length precedenti con un breve commento...
Kill The Sun – La nostra natività
Ravenheart – Esperimenti e ambizioni sospinte su un gradino superiore. E' il primo album con cui abbiamo pensato di rivolgerci ad un pubblico suddiviso in tutto il mondo.
India – Non siamo riusciti a materializzare la visione precisa che avevamo a causa delle pressioni dell'etichetta discografica e di incomprensioni tra i membri.
Salomè – In questo caso la visione si è proprio smarrita a causa dei compromessi a cui sono dovuto andare incontro per mettere pace nella band.
Neverworld's End – Un sogno diventato realtà. L'album che avrei sempre voluto scrivere dopo 'Ravenheart'.

Cosa volevi cambiare dopo 'Neverworld's End'?
Niente perché credo sia perfetto così com'e'. Ogni nota è al posto giusto e se c'è qualcosa di differente su 'Sacrificium' è venuto naturalmente e non consapevolmente. Forse l'influenza dei Nightwish si sente meno ma per l'ascoltatore l'evoluzione non è certo drastica.

Qual è stata la prima canzone ad essere terminata per il nuovo album?
'Stardust' in buona parte esisteva già ai tempi in cui abbiamo registrato 'Neverworld's End' e la provavamo da tempo. Rispetto alla versione originale è cambiata comunque molto. Il processo è stato caotico e ho lavorato a molte canzoni simultaneamente.

Dove avete registrato?
L'album è stato registrato in diversi studi tra Olanda e Germania. Ho prodotto le canzoni insieme a Joost van den Broek che ha definito i contorni e si è occupato di tutti gli arrangiamenti orchestrali.

Vorrei farti recensire le due tracce più lunghe, la title track e 'The Undiscovered Land' , per i nostri lettori...
La title track è a tutti gli effeti un mini-film. Ha un potere drammaturgico reale con molte parti diverse che si susseguono le une con le altre componendo lo stato mentale del protagonista che sacrifica la sua vita per degli ideali. Alcune parti sono tra le più esplosive che abbiamo mai realizzato e l'incrocio tra violino, piano e voce è fantastico. 'The Undiscovered Land' è uno dei miei brani preferiti perché sembra la colonna sonora di un film fantasy con influenze celtiche ed orientali che simboleggiano le varie parti della storia. E' stato eccitante registrarla con strumenti appartenenti alla tradizione di tali culture.

Ritieni che le tue influenze prog siano più evidenti adesso?
Amo curare ogni dettaglio. Alcune volte le canzoni semplici funzionano alla grande ed altre volte hanno bisogno di una struttura più elaborata. In generale ci piace misurarci dal punto di vista del songwriting e suonare più strumenti possibili.

Come lavori alle parti sinfoniche? Ti avvali di un computer nel processo?
Registro tutte le mie idee su un computer con il quale programmo le linee principali dell'orchestra su un file midi che uso componendo. Quando abbiamo coinvolto Joost nel processo degli arrangiamenti orchestrali a quel punto le persone coinvolte erano reali con flauti, archi e vari strumenti.

Qual è il sacrificio più grande per diventare un musicista professionista?
Devi stare attento a non perdere la tua integrità nell'inferno del music business. Devi convivere con alcuni aspetti e non è facile rimanere la persona e l'artista di sempre. Penso di esserci riuscito piuttosto bene. Ognuno nella band ha I piedi per terra e l'esperienza necessaria per non farsi condizionare dall'esterno. Imparare la lezione è stato comunque doloroso.

Cosa desideravi trasmettere con le liriche stavolta?
Buona parte delle liriche nascono nella mia mente senza un piano preciso. Alcuni brani hanno dei testi completamente diversi da quelli originari e questo perché seguo molto le emozioni durante il processo di songwriting. Non ci posso fare niente. Parecchi testi sono personali ed anche se non volessi parlare di certe cose mi viene spontaneo.

Avete appena girato un video per 'Nightfall'...
Il clip è stato diretto da Oliver Sommer con cui avevamo già collaborato in passato. La vecchia chiesa abbandonata è la Nikolaikirche di Zeit, una cittadina vicino Lipsia. Un posto molto strano con un'atmosfera decadente. Abbiamo dovuto fare molta attenzione durante le riprese perché l'edificio è pericolante e le pietre potevano cadere in qualunque momento.

Cosa si cela dietro l'artwork? Il fuoco è un simbolo positivo o negativo?
La fenice simboleggia gli ideali per cui una persona si sacrifica, combattendo per essi a costo della vita. E' direttamente connesso alle liriche della title track e legato al tema del sacrificio. Nel momento in cui qualcuno muore gli ideali per cui si è battuto continuano a vivere. La canzone si ispira a tutte le persone, anche della storia, che non si sono piegati a dittatori e guerre e hanno dato tutto per la libertà. Ogni giorno nelle news vediamo situazioni terribili e questo mi ha spinto a scrivere dell'argomento.

Cosa pensi che gli Xandria abbiano da offrire nella spietata concorrenza del symphonic metal?
Ad essere sincero non mi piacciono i paragoni con le altre band. Ognuno ha la propria visione ed è sbagliato vederla come una competizione. Quindi non ci guardiamo troppo in giro e seguiamo solo i nostri desideri. Se piace anche al pubblico ancora meglio.

E' difficile trovare il giusto equilibrio tra il desiderio di evoluzione e sperimentazione e le ovvie richieste dei vecchi fans?
Con 'Neverworld's End' abbiamo cambiato completamente il nostro suono perché continuando nella direzione precedente ci saremmo sciolti. Non seguiamo le aspettative degli altri anche se siamo grati alle persone che ci supportano e capiscono quello che realmente siamo. Creare musica è qualcosa che nasce dal cuore e l'importante è essere onesti con sè stessi.

Qual è il tuo compositore classico preferito?
Mi piacciono Beethoven, Grieg e Wagner ma il suono orchestrale dell'album è legato soprattutto alla passione per compositori di colonne sonore come Hans Zimmer, Howard Shore e Danny Elfmann.

(parole di Marco Heubaum)

Xandria
From Germania

Discography
2003 - Kill the Sun
2004 - Ravenheart
2005 - India
2007 - Salomé - The Seventh Veil
2012 - Neverworld's End
2014 - Sacrificium
2017 - Theater Of Dimensions