-Core
The Sunburst
Italia
Pubblicato il 28/05/2014 da Lorenzo Becciani

Ci sono degli album che vi hanno ispirato in termini di produzione?
(Davide) A dire il vero no. Ci siamo affidati alla sensibilità dei fonici con cui abbiamo lavorato, soprattutto cercando di ottenere il risultato più soddisfacente e coerente con la nostra musica.

Qual è stato il primo pezzo completato per l'album? Quanto tempo avete impiegato nel complesso per il songwriting e la registrazione?
(Stefano) Il primo pezzo completato per l’album è stato ‘Something Real’, che è anche il primo brano scritto dalla band.
(Luca) Dal punto di vista del songwriting, essendo questo il nostro primo album, la maggior parte dei brani erano già stati testati ‘on the road’ fino a due mesi prima di entrare in studio, quindi è difficile dire quanto tempo è stato dedicato alla scrittura vera e propria, fino all’ultimo abbiamo cercato di curare gli arrangiamenti il più possibile. Poi una volta in studio alcune canzoni hanno subito ulteriori variazioni.
(Davide) La registrazione di per se invece è durata circa due settimane.

Come nascono solitamente le vostre canzoni?
(Luca) Le canzoni nascono da un’idea a cui mettiamo mano solitamente io e Davide, costruendo melodie, linee di chitarra e strutture. Poi portiamo il brano in saletta e con Stefano il pezzo prende vita e inizia l’arrangiamento vero e proprio, cui si aggiunge il ruolo fondamentale del basso ovviamente.
(Davide) Un discorso a parte è quello dei testi, talvolta sono stati scritti prima della musica stessa, come è successo per Rising e Something Real, altre volte invece dopo.

Provate adesso a recensire 'The Flow' e 'Unforgiven' per i nostri lettori...
(Luca) ‘The Flow’ è il nostro primo singolo ed è un brano dinamico che rappresenta un po’ tutte le sfumature che caratterizzano i The Sunburst al momento. C’è un arpeggio di chitarra acustica dal gusto neoclassico, una strofa groovy dove il basso è protagonista, un chorus che ‘apre’ molto la canzone, un break ‘metallico’ e un solo di chitarra. Insomma un biglietto da visita per chi fosse incuriosito dal nostro progetto.
(Francesco) ‘Unforgiven’ invece è un pezzo più diretto e tirato, molto divertente da suonare dal vivo e caratterizzato da dei ritornelli dal tempo dimezzato e un breakdown finale da headbanging. E’ il brano che forse mette più in evidenza le venature più “heavy” del nostro sound.

Perché 'Tear Off The Darkness'?
(Davide) Quando stavamo pensando al titolo per il disco volevamo qualcosa che rappresentasse il lavoro nel suo insieme e ad un certo punto mi è venuto in mente ‘Tear Off The Darkness’. Di fatto è una frase già presente nel testo di ‘Something Real’, l’ho proposto agli altri ed è piaciuta subito. Come avete detto nella recensione, questo album è composto da “otto tracce di respiro melodico incentrate su come i nostri occhi vedono il grigiore e l'incertezza del quotidiano”, ed è proprio da qui che scaturisce la necessità di squarciare questa cappa di oscurità, ritrovare noi stessi, una nuova positività insomma.

Puntate più sul mercato italiano o avete già intenzione di rivolgervi oltre confine?
(Luca) Al momento siamo in Italia e vogliamo cercare di fare il possibile per farci conoscere qui, ma non nascondiamo che ci piacerebbe poter portare la nostra musica oltre confine, sicuramente.

Parlateci adesso del video di 'The Flow'. Com'è stata l'esperienza? Dove lo avete girato?
(Davide) Il video di ‘The Flow’ è stata una cosa molto naturale e spontanea. Abbiamo chiesto a Giovanni Minardi, il regista, di filmarci proprio durante le registrazioni del disco presso i Greenfog Studio a Genova, e siamo soddisfatti di come è venuto alla fine.

Quali sono i vostri prossimi piani dal vivo?
(Davide) Allora, faremo un Release Party a Savona Sabato 31 Maggio insieme agli amici de La Fine Di Settembre per festeggiare l’uscita di Tear Off The Darkness e del loro omonimo EP. Poi per l’estate, tra le altre cose, parteciperemo ad alcuni festival importanti come il Machete Fest, dove divideremo il palco, tra gli altri, con Punkreas e Alteria, il Green Festival, dove gli headliner saranno gli Andead di Andrea Rock e anche la prima edizione del Noli Rock Festival, una nuova manifestazione organizzata da alcuni volenterosi ragazzi di Savona che speriamo sia la prima di una lunga serie, dove saranno presenti belle realtà della scena musicale locale come Les Trois Tetons, Shadows of Steel e molti altri.

Posso avere il numero della ragazza in copertina? 
(Francesco) Visto che hai tirato in ballo il discorso copertina ne approfittiamo per ringraziare la nostra fotografa Alma Vassallo, il ‘Crash’, che ha curato le grafiche, e Beatrice Carrara che si è prestata gentilmente a fare da soggetto per l’artwork del nostro disco. Ora hai nome e cognome e puoi cercarla su Facebook..

 

The Sunburst
From Italia

Discography
Tear Off The Darkness (2014)
Resilience & Captivity (2018)