-Core
Belphegor
Austria
Pubblicato il 08/08/2014 da Lorenzo Becciani

Il vostro debutto risale al 1995. Quasi venti anni fa. Come giudicheresti la vostra carriera fino a questo momento?
Quando mi guardo indietro e penso alla carriera della band non posso fare altro che ringraziare le persone che ci hanno supportato e hanno fatto in modo che tutto questo succedesse. E' stato sicuramente un duro lavoro, pieno di sacrifici, e abbiamo dovuto superare molti ostacoli ma ne è valsa la pena. Il prossimo anno 'The Last Supper' celebra venti anni di giubileo. Surreale. Venti anni intenti, di eccessi e caos attorno al mondo nel verbo del metal. E' stata una delle copertine più brutali e shockanti di sempre. Il feto di Gesù tagliato a pezzi in una scodella. A quei tempi dovemmo subire parecchia censura. Qualcuno si rifiutò di vendere quell'album ed alcuni store ce lo mandarono indietro. Era grandioso. Pura attitudine “fuck you”, ribellione e derisione delle orde di pecore. Ogni modo vedo un album come un'unione, tutto deve stare bene insieme. La musica è assolutamente la parte più importante e così rimarrà. Il fatto è che la scena death/black di oggi è piena di suoni mainstream. L'approccio brutale e ribelle, la resistenza contro ogni tipo di controllo sono andati a farsi fottere. Questo è il nostro ruolo. Rimanere diversi in questo contesto sterile.

Nessun rimpianto?
No, davvero. L'attitudine e la visione non sono cambiate molto. E' ovvio che siamo dei musicisti migliori adesso ma non cambierei niente della nostra discografia passata. Forse se avessimo lavorato di comune accordo con management e label dal primo momento saremmo più famosi ma non ci è mai piaciuto leccare il culo agli altri. Al contrario ci piace fare la nostra cosa e marciare avanti. Solo poche band mettono in pratica quello che predicano.

Quali sono stati i momenti chiave per i Belphegor?
Ce ne sono a centinaia. Ho avuto la possibilità di girare il mondo, visitare un sacco di posti magici, portare a termine centinaia di concerti brutali, suonare con quasi tutte le band che amo ed incontrare molte persone interessanti della comunità metal internazionale. Un vero piacere. I Belphegor hanno sempre coinciso con il caos e non ho mai pensato che potesse durare così tanto. Sicuramente ci sono stati dei momenti difficili ed in particolare l'avere a che fare con l'industria musicale ma siamo sempre riusciti a rialzarci e marciare vittoriosi!

Quanto è difficile trovare l'equilibrio giusto tra il rimanere fedeli alle proprie origini ma anche pubblicare un album che suoni moderno?
Non mi interessa la definizione di “moderno”. Non siamo dei maiali mainstream e non ci vendiamo come puttane. Ci piace sperimentare ma mai allontanarci troppo dalle nostre origini perché il death metal è lo spirito malvagio che porta avanti i Belphegor. Nessuna difficoltà quindi.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il nuovo materiale?
Tre anni fa, a settembre, ho contratto il virus del tifo in Sud America per avere bevuto dell'acqua del posto una mattina quando ero in hungover e non riuscivo a pensare chiaramente. Un grave errore che ho rischiato di pagare con la vita. Una volta tornato in Austria ero in condizioni terribili. Sono stato ricoverato e per sei ore sono sopravvissuto solo per l'intervento delle macchine. E' stato un incubo. Il 4 ottobre sono stato sottoposto ad un'operazione delicata ed i dottori mi hanno salvato la vita. In seguito ho dovuto prendermi una lunga pausa e ho avuto bisogno di almeno otto mesi per recuperare in pieno. Per la prima volta il mio corpo mi ha mostrato i limiti e quanto può cambiare velocemente la vita. Ricordo di avere temuto di addormentarmi e non svegliarmi mai più. E' durato per settimane e potrei scrivere un libro su questa storia. Tutto questo ha ritardato l'album ed è stato molto frustrante per una persona iperattiva come il sottoscritto. A dicembre del 2011 ho cominciato a scrivere qualcosa ed il mastering è finito a maggio di quest'anno. Adesso è finalmente ora che l'album venga alla luce.

Quante settimane siete stati ai Mana Studios?
In totale circa sei settimane ma il processo è stato suddiviso in quattro sessioni. Erik Rutan è pignolo e posso assicurarti che registrare quest'album è stata la mia prova più dura in tutta la carriera. Ci ha spinto a dare il massimo anche quando era praticamente impossibile. Confrontarmi con un'autorità per me è parecchio difficile ma alla fine la storia di Erik Rutan non necessita commenti. E' un pazzo.

Che tipologia di sound desideravate ottenere stavolta?
Volevo un approccio più death metal, spigoloso, crudo e vizioso. Era il momento di tornare alle nostre radici. 'Conjuring The Dead' è stato ispirato dalla mia danza con la morte ed in generale dalla discesa negli inferi dell'umanità. Nel pianeta stanno succedendo cose terribili. Il tempo corre.

Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico sulle recording sessions?
Non proprio. Sono responsabile delle voci e di tutte le chitarre su 'Conjuring The Dead' ma il resto non mi riguarda. E' per questo che mi rivolgo sempre ad un produttore esperto. Posso provare a darti qualche spiegazione in più sui brani. La title track parla da sola. Un muro di suono forgiato all'inferno ed esaltato dal male.'The Eyes' è un intermezzo, abbassa la tensione prima di un collage di cinque pezzi brutali. Ho suonato la chitarra acustica e poi ci ho aggiunto uno screaming con la lead guitar. 'Legions Of Destruction' è un mostro death metal mentre per 'Rex Tremendae Majestatis' abbiamo aggiunto un sacco di toni classici. Il titolo è preso in prestito dal Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart. L'ha scritto sul letto di morte quando sapeva che sarebbe morto presto. La canzone è influenzata da questa composizione in termini di intensità ed atmosfera però ci tengo a sottolineare che non sono un compositore e che Mozart era un genio. L'epilogo 'Pactum In Aeternum' è stato suonato con strumenti naturali quasi tutti fatti in casa. Parecchie parti sono state registrate con ossa umane ed animali messe insieme dai Kramatach, un'arcaica band delle caverne austriaca. 'In Death' parla del mio ritorno sul palco, dell'esperienza che ho vissuto e di quanto sono stato vicino a morire. E' un pezzo death thrash diretto e veloce. Con 'On Flesh, Bones And Blood' ci siamo spinti su altri territori. La traccia nasce con un feeling industrial, chitarre slam death metal ed un'atmosfera ritualistica nel coro. 'Black Winged Torment' e 'Gasmask Terror' sono invece i classici massacri ad altà velocità che hanno segnato la carriera dei Belphegor. La prima è in assoluto la traccia più veloce che abbia mai scritto e dal vivo sarà insano suonarla.

Ritieni che la tecnologia si stia sviluppando nell'ottica del songwriting?
Come ti dicevo non sono molto interessato all'aspetto tecnico in studio. Sono un musicista e spendo le mie energie nella pratica. Non registro niente a casa. Sono piuttosto old school in questo senso. Non saprei dirti se l'equipaggiamento dello studio in cui abbiamo lavorato fosse migliore rispetto ad altri. Volevamo un suono crudo, organico, niente di troppo pulito e sovraprodotto. La tecnologia può aiutare ad ottenere quello che vuoi ma di certo non mi condiziona nel songwriting. Sono il principale songwriter e compongo tutti i riff. Visto che mi occupo anche delle voci so già in partenza dove andrò a parare. Dopo avere registrato i demo li giro a Serpenth e nella sala prove cominciamo a lavorare ai pezzi con la batteria. Lui aggiunge le parti di basso e si occupa dei patterns di batteria. A quel punto prende tutto forma. A volte servono mesi. Altre anni come per 'Rex Tremendae Majestatis'. Dal 2006 marciamo noi due e reclutiamo musicisti session per rendere grandioso lo show.

Cosa volevate migliorare rispetto a 'Blood Magick Necromance' in termini di produzione e mixaggio?
L'obiettivo era quello di ottenere un suono più diretto, aggressivo ed organico. Più vicino al suono che abbiamo dal vivo. Se alzi il volume sembra che la band stia suonando nella stessa stanza. E' l'inferno.

Come sono nate le collaborazioni con Glen Benton e Attila Csihar?
L'idea era nella mia testa da molto tempo. E' stato un po' come rendere omaggio al mio ego. Un grande onore davvero. Apprezzo il loro stile vocale ed il loro contributo in generale alla comunità extreme metal. Non volevo nessun altro. La prima volta che ne ho parlato con Attila era nel 2007 ai tempi di 'Bondage Goat Zombie'. Con i Deicide invece siamo stati in tour due volte. La prima volta negli USA, la seconda abbiamo conquistato e devastato l'Europa. A Glen è piaciuta l'idea e siamo riusciti a realizzarla.

Quanto è stato importante il contributo di Erik Rutan e Seth Siro Anton per dare alle stampe il vostro lavoro migliore di sempre?
Ho sempre desiderato avere il sound brutale degli Stati Uniti per un album dei Belphegor ma non pensavo che sarebbe potuto accadere sul serio. Ce l'abbiamo fatta cazzo! La collaborazione con Erik è stata fantastica, ben oltre le aspettative. Ci ha fornito delle idee e motivato al massimo. La mia chitarra non aveva mai suonato tanto precisa. Per quanto riguarda l'artwork credo che sia sufficiente guardarlo per rendersi conto del lavoro immenso di Seth. E' incredibile come riesca a tradurre le mie idee in una visione concreta. E' un capolavoro surreale, maestoso, con decine di simboli nascosti. Abbiamo lavorato per mesi ad ogni dettaglio.

Puoi dirci il significato dell'artwork?
E' una descrizione concettuale del mondo di terrore in cui viviamo adesso. La caduta dei preti e delle istituzioni in generale nei loro stessi escrementi, la natura che collassa e l'apocalisse sono tutti simboli. La copertina mostra come vedo l'umanità di oggi, distruggiamo la vita e la natura, ci avveleniamo tramite i fast food, ascoltiamo bugie in televisione e ci facciamo lavare il cervello dai mass media. Una merda digitale che ci rende sempre più deboli. Tutto questo in nome del potere e della cupidigia. L'umanità lavora per fottersi, scavarsi la propria tomba e distruggere la terra. Incoraggio le persone che supportano i Belphegor a leggere i testi nel libretto ed a fornire la loro interpretazione a riguardo.

Quale pezzo rappresenta al meglio il sound di 'Conjuring The Dead'?
Sono tutte esplosioni blasfeme di death metal. Non voglio scegliere uno. Tutto è speciale nell'album per me. E' più serio e matura di quanto uscito in passato. Una sorta di seconda riabilitazione per me. Ascoltarlo mi fa tornare alla mente la paura che ho sperimentato durante la malattia. Avrebbe potuto essere l'ultimo album dei Belphegor e quindi doveva essere tutto perfetto.

Possiamo affermare che Satana è stato una vera guida ed influenza per il tuo approccio musicale?
Avere il diavolo dalla propria parte aiuta sempre a creare arte. Non importa che sia musica, pittura o qualche altra forma d'arte. Mi descrivo come ateo. Voglio dire, c'è un sacco di oscurità e possessione nei Belphegor ed è sempre stato così. Nella mia opinione, solo le persone eccessive e ribelli riescono a fare qualcosa che veramente conta e rimane. Guarda alla storia dell'arte. I più grandi artisti erano vicini alla pazzia. Spesso deliravano. Producevano in un territorio di confine tutto loro.

Il nuovo video è fantastico!!
Ti ringrazio. Hai ragione, è malato e distorto come volevamo. Qualcuno ha parlato di cliche. Io direi che è metal fottutamente osceno al massimo del suo potenziale. Puoi trovarci tutti gli elementi visuali che rappresentano i Belphegor. Walter Fanninger ha svolto davvero un grande lavoro. E' esperto ed ha affittato materiale di prima qualità. Lo abbiamo girato nelle montagne austriache e ha piovuto per tre giorni. Questo ha reso le riprese difficili perché volevamo girare nei boschi.

Come avete contattato Makani Terror? Posso avere il suo numero?
Era semplicemente perfetta per il ruolo. I suoi occhi blu posseduti, i movimenti del corpo, la pelle bianca. Esattamente quello di cui avevamo bisogno. A parte questo è una donna interessante piena di carisma. L'ho cercata e lei si è subito dimostrata interessata. Mi ha detto che ascoltava metal e che conosceva i Belphegor. E' sempre bello lavorare con persone che apprezzano quello che fai. Non c'è altro da sapere.

Come ti approcci ad un pubblico sempre più vasto? Ti ha reso più risoluto in quello che fai?
La vastità del pubblico è importante ma i numeri non molto. Quello che conta è ci siano maniaci metal in tutto il mondo che vogliono supportarci. Suoniamo per noi stessi ma è un onore essere apprezzati. E' un duro lavoro. Metto il sangue nei Belphegor! La musica conta più di tutto per me. Niente ginnastica, niente trend, solo un'overdose di extreme brutal metal!

Quali sono i vostri prossimi piani?
Abbiamo suonato tre volte dal vivo 'Gasmask Terror'. E' stata come un'eruzione. Il feedback del pubblico è stato massivo. Non vedo l'ora di aggiungere alla scaletta 'Rex Tremendae Majestatis' e naturalmente 'Black Winged Torment'. Sarà un massacro totale. Per i prossimi due anni promuoveremo l'album in tutto il mondo. In Europa ci concentreremo sui festival all'aperto e indoor. Norvegia, Svezia, Jakarta, Francia, Ucraina, Austria e Germania sono già conquistate. Molto verrà per Giappone, Cina, Sud Africa. E' sempre bello scoprire nuovi territori. Tra settembre e ottobre torneremo in USA per la nona volta. Questa però sarà la prima come headliner. Alla fine dell'anno invece sarà il turno del Sud America. Ci piace molto suonare anche in Italia. E' sempre un piacere visitarla e ci ho trascorso molte vacanze. Il vostro cibo è grandioso e anche le persone. Specialmente al sud! Suoneremo all'Agglutination Festival ad agosto.

Vuoi aggiungere qualcosa?
Grazie per lo spazio che ci hai concesso Lorenzo. Demoni metallari italiani acquistate l'album, supportate il nuovo album ed invadete i negozi locali. Lo giuro, impazzirete per 'Conjuring The Dead'!

(parole di Helmuth)

Belphegor
From Austria

Discography
The Last Supper (1995)
Blutsabbath (1997)
Necrodaemon Terrorsathan (2000)
Lucifer Incestus (2003)
Goatreich - Fleshcult (2005)
Pestapokalypse VI (2006)
Bondage Goat Zombie (2008)
Walpurgis Rites - Hexenwahn (2009)
Blood Magick Necromance (2011)
Conjuring The Dead (2014)
Totenritual (2017)
The Devils (2022)