-Core
Ill Niño
USA
Pubblicato il 21/07/2007 da Roberto Michieletto

Vorresti introdurre  ‘Enigma’ per noi ?
L: Siamo molto orgogliosi di questo disco e ritengo che sia l’album più solido, quello con maggior passione e anche quello in cui siamo andati più in profondità tra i lavori pubblicati sinora. Vogliamo condividerlo con tutto il mondo, perché ci abbiamo messo il cuore, l’anima e il sangue. In studio abbiamo lavorato ininterrottamente per tre mesi al fine di ottenere il miglior risultato possibile. Siamo decisamente cresciuti e non abbiamo bisogno di confrontarci con un genere specifico; di sicuro siamo Ill Niño e quello sarà sempre il nostro suono, però ‘Enigma’ è il simbolo della nostra crescita e poi è un album potente. Vorremmo che la gente, ascoltandolo, capisse che siamo un gruppo che merita rispetto, perché ha rilasciato un disco che non va dietro a nessuna moda, ma cerca solo di essere se stesso.
Musicalmente quale direzione avete intrapreso?
L: Siamo una band a cui piace mescolare cose diverse e siamo sempre stati interessati a una moltitudine di suoni; non si può dire che siamo solo una metal band, sarebbe troppo restrittivo, siamo aperti a esplorare e nel caso specifico di ‘Enigma’ abbiamo esplorato nuovi ritmi, tanto latini, quanto maggiormente tribali, senza trascurare che da un po’ di tempo Christian si è fatto travolgere dalla passione per il blues e tutto ciò si riflette in alcune tracce composte. Alla fine siamo venuti fuori con un sound rinfrescante. Ci sono molti e diversi aspetti musicali, ma anche emotivi, che emergono dal disco e sia quelli più aggressivi, che quelli maggiormente riflessivi vengono rappresentati. La gente rimarrà molto sorpresa e sarà contenta nel vedere come siamo mutati e cresciuti, come musicisti e come compositori di canzoni. Questa è una band che è stata capace di sopravvivere alle diverse mode e tendenze che si sono succedute nel mondo musicale, perché crede nella propria identità e integrità. Vorrei che Ill Niño fossero una “timeless band”, suonando musica che viene dal cuore e rimanendo sempre riconoscibili.
Come gestite tu  e Dave (Chavarri, ex Gothic Slam, Merauder, M.O.D. e Pro-Pain), che è alla batteria, questo doppio lavoro e intreccio percussivo?
D: La nostra interazione è cresciuta e io stesso sono molto migliorato, poi lavorare con Dave è straordinario, perché spesso se ne esce con dei beat assurdi e diventa quasi una sfida cercare di stargli dietro o provare a tirare fuori qualcosa in grado di spingerlo oltre. Per ‘Enigma’ abbiamo sperimentato molti suoni differenti e abbiamo utilizzato un numero enorme di percussioni, della più svariata provenienza, da tutto il mondo; all’incirca 35 suoni percussivi diversi, tanto dall’Africa quanto dall’India o dal Brasile. Volevamo dimostrare che siamo in grado di andare oltre quanto la gente si aspettava che fossimo capaci di fare.
A cosa si riferisce il titolo ‘Enigma’?
L: È un po’ come pensare a una sorta di puzzle. Se osservi il mondo puoi considerare ciascuno di noi come una parte di un grande puzzle e il mondo stesso è all’interno di un puzzle più grande che è quello dell’universo. Questo disco cerca di mettere insieme diversi pezzi al fine di costruire una storia sulla vita e sul come la vita viene portata avanti. Ci sono molti e diversi argomenti che vengono esplorati, ma, in principal modo, mi piace sottolineare come l’album sia rivolto alla gente. In quelli prima cantavamo per noi stessi e di noi stessi, mentre con ‘Enigma’ abbiamo voluto porre l’attenzione sulla gente. Non è più I..., I..., I..., ma Us..., Us..., Us..., se devo rendere la differenza. Ci siamo occupati sia di questioni politiche, che, molto più semplicemente, di situazioni comuni e quotidiane, che, a ben vedere, sono quelle che maggiormente toccano le persone e le coinvolgono. Abbiamo cercato di portare l’ascoltatore a compiere una sorta di viaggio, che lo aiuta a mettere insieme i vari pezzi del puzzle e a giungere alla soluzione dell’enigma.
Quando il gruppo è nato avete raggiunto subito l’obiettivo massimo, costruendovi un suono distintivo e personale. Ma adesso, dopo essere già stati in cima, cosa cercate di fare per differenziarvi?
L: Il costante desiderio di crescere. Quella era anche la molla che ci spingeva quando abbiamo deciso di formare la band; la volontà di crescere con ogni disco. Il debutto era solo il primo capitolo della nostra carriera, ma già sapevamo che i capitoli successivi sarebbero stati diversi. Ogni lavoro sarà diverso dall’altro, ma sempre mantenendo un’integrità all’interno del gruppo. Non abbiamo il problema di dover necessariamente rimanere fedeli a un suono, di essere solo un gruppo metal o hardcore, e questo ci è di notevole aiuto. Quando pubblichi un disco d’esordio di successo e, sinceramente, buono, come è stato per noi, puoi correre il rischio di montarti la testa, ma a noi non è successo, perché eravamo consapevoli che avrebbe potuto essere accolto anche peggio e quindi ci saremmo trovati nella situazione di fare qualcosa per cambiare il corso degli eventi, perciò sapevamo che, comunque, avremmo dovuto evolvere. Ogni disco racconta una storia e si porta appresso i propri sentimenti.
All’inizio il vostro obiettivo primario era quello di incorporare gli aspetti latino/americani; poi avete lavorato di più sulla struttura dei pezzi. Quale sarà il passo successivo?
L: Quando guardi a certi gruppi, e intendo i gruppi che vengono ricordati nei secoli, come Led Zeppelin, Beatles o Rolling Stones, capisci che si tratta di band che hanno sempre imposto la propria personalità e seguito un proprio pensiero espressivo. Quello è ciò che cerchiamo di fare noi e tale peculiarità si manifesta in vari modi, nella parte strumentale, nella produzione, nelle scelte dei suoni e così via. Ogni album deve essere una sfida e così è stato per ‘Enigma’; non ci siamo posti obiettivi premeditati, ma abbiamo cercato di sfidare noi stessi. Abbiamo lavorato duramente e poi, ciascuno di noi, ha cercato di portare il meglio di se stesso e di migliorarsi.
Considerate Ill Niño una band crossover o qualcosa di diverso?
L: Qualcosa di diverso. Quando abbiamo iniziato avevamo concepito una sorta di mix tra elementi latini e un crossover tra metal e hardcore. Il nostro background è assolutamente radicato nella scena di New York e ci portiamo dietro band come Cro-Mags, Biohazard e Agnostic Front; esse sono parte di ciò che io sono, così come tutti gli aspetti più propriamente metal. E se pensi a quello che furono in grado di fare, anni or sono, per la scena crossover, formazioni come i Leeway, capisci come quelle cose poi sono diventate un trend, ma loro le fecero parecchio prima e quello ti fa comprendere l’importanza di New York per il crossover. Sono cresciuto con quelle cose, mi piacciono quelle cose, ma non ho scelto di suonare solo quelle cose, voglio poter essere libero di costruire un... crossover di molte cose...!
Pensate che sia ormai diventato impossibile vivere senza avere un account MySpace?
L: Sembra proprio che sia così. Quando anche i tuoi genitori finiscono su MySpace capisci che è tutto finito. Ha dato a tutte le persone la possibilità di credersi importanti, molto di più di quanto non lo siano. E a costoro dico: se vuoi essere riconosciuto o ricordato, fai qualcosa che meriti di essere ricordato veramente e non limitarti a mettere la tua faccia su MySpace, poi puoi anche fare quello, ma prima crea qualcosa che valga la pena essere ricordato!
Quando eravate giovani e ascoltavate musica, di certo catturavate qualcosa da essa; quelle stesse cose sono quelle che adesso cercate di trasmettere agli altri?
L: Assolutamente sì. Io cerco di restituire ciò che la musica stessa mi dà. Voglio espressamente che gli altri si sentano coinvolti dalla mia musica, allo stesso modo in cui io ero coinvolto da giovane. Il regalo più bello che si possa fare è proprio quello.
D: Ho imparato a suonare la batteria ascoltando e facendo pratica sulle cassette dei Black Sabbath o degli Smashing Pumpkins e adesso, quando mi scrivono dei ragazzi, che stanno imparando a suonare le percussioni ascoltando il mio lavoro nei dischi di Ill Niño, capisco veramente quanto tutto ciò sia importante e carico di emozioni. È davvero una ricompensa.
Considerate Ill Niño una band politica o non siete interessati a quel discorso?
L: Abbiamo le nostre opinioni e non abbiamo paura ad esporle, però non siamo quel tipo di band. Alla fine siamo una rock band e vogliamo che la gente si diverta ai nostri concerti. Inoltre ci interessa che le persone vengano toccate dai nostri dischi in una modalità personale, così da far emergere i problemi di ogni giorno con cui si confrontano, che non sempre sono strettamente legati con la politica. Sappiamo come stanno purtroppo andando le cose nel mondo, ma abbiamo cercato di focalizzare la nostra attenzione sulla vita reale, che coinvolge le persone, quando cercano un lavoro, quando si devono laureare, quando devono pagare un affitto o quando vengono lasciate da qualcuno; ci sono altre cose nel mezzo e noi vogliamo far emergere quel genere di cose. Ci interessa esprimere o cercare di esprimere un senso di positività. Cerchiamo, per quel che ci è possibile, di far cambiare opinione alle persone, specie quelle che si sono fatte sopraffare da pensieri negativi, però è chiaro che non possiamo cambiare il mondo. Abbiamo l’opportunità di raggiungere molta gente e vediamo di sfruttare tale opportunità. La nostra volontà è che tutte le persone si sentano bene e in pace con gli altri esseri viventi.

(parole di Lazaro Pina e Daniel Couto)

Ill Niño
From USA

Discography
2001 Revolution Revolución
2003 Confession
2005 One Nation Underground
2008 Enigma
2010 Dead New World
2012 Epidemia
2014 Till Death, La Familia