Esce oggi Fickle, il terzo album di Tacet Tacet Tacet, il progetto solista dell'artista marchigiano in stanza ad Utrecht (Olanda) Francesco Zedde. Anticipato nelle scorse settimane dai singoli Unfocus e Pertinence, viene pubblicato in CD deluxe handmade, cassetta standard e ad edizione limitata, nonché in digitale, dalla cordata di etichette internazionali attenuation circuit (Germania), Bloody Sound (Italia), Gross Diskos (Grecia), Light Item (Italia), Slowth Records (Italia).Fickle è un album che combina suoni concreti, atmosfere ambient e sperimentazione dipingendo un paesaggio sonoro variegato ed affascinante. Le composizioni nascono dalla manipolazione di materiale sonoro principalmente strumentale o di origine naturale a partire da field recording e campionamenti. Attraverso una sapiente elaborazione, questi elementi subiscono una trasformazione per astrazione e sintesi, dove le tecniche di reverse, pitch shifting, granulazione e resampling diventano strumenti essenziali per mantenere un equilibrio tra innovazione e texture organiche.
Fondamentali alla genesi di Fickle sono stati alcuni viaggi di Francesco Zedde in Islanda, dove a più riprese ha potuto effettuare registrazioni ambientali nella natura, e dove è entrato in contatto con la stimolante scena musicale locale.Le atmosfere del lavoro evocano lo spirito di artisti come Ólafur Arnalds, Celer, Murcof e Tim Hecker, con un approccio che mescola leggerezza ludica à la Boards of Canada, a intensità oscure e avvolgenti alla Ben Frost. L'utilizzo di campioni di batteria glitch richiama le prime produzioni di Múm, con echi di Soley, Apparat, The Books e Mogwai tra le pieghe sonore del lavoro.L'album include collaborazioni significative: Jacopo Mittino, conosciuto come 52 Hearts Whale, ha co-composto i brani Gamble, Unfocus e Recurrence, mentre Rea Dubach e la sua voce eterea, dopo essere state sottoposte ad un trattamento radicale, appaiono in Recurrence, conferendo un tocco inquietante al brano.
TRACK-BY-TRACK | LE PAROLE DI TACET TACET TACET
1 - Gamble | L'apertura dell'album è affidata ad un assolo di batteria intenso e processato che pulsa di energia grezza. Gradualmente si evolve in un ritmo più strutturato, con l'inserimento di una linea di basso profonda e pesante che dà solidità al paesaggio sonoro. Si crea un'atmosfera coinvolgente e carica di tensione per il viaggio che sta per iniziare.
2 - Dissimulation | Un'atmosfera tesa e rituale fa immergere gli ascoltatori in armoniche inquietanti e spazi virtuali espansivi. Man mano che il brano progredisce, emerge un ritmo intricato e dissonante, che si interrompe bruscamente, lasciando un silenzio netto e inquietante che accentua il senso di disagio.
3 - Pertinence | È una combinazione dinamica di groove e glitch. I beat elettronici guidano il ritmo mentre suoni di chitarra processati tessono un ricco arazzo di elementi melodici. Questo brano fonde senza sforzo la complessità ritmica con texture sperimentali, mantenendo un flusso accattivante.
4 - Unfocus | Apre il Lato B della cassetta con strati di tensioni intrecciate e crescendo. Batterie elettroniche glitchy punteggiano il paesaggio sonoro, creando un affascinante gioco di ritmi e armonie. Le dinamiche in evoluzione del brano attirano gli ascoltatori sempre più in profondità nella sua atmosfera immersiva e caotica.
5 - Welter | Registrato in Islanda nel 2019, questo brano fonde i suoni naturali degli insetti con i dolci rintocchi delle campane e i caldi toni di un vecchio organo. Il risultato è un'atmosfera rilassante e leggera che evoca una sensazione di serena tranquillità, trasportando gli ascoltatori in uno spazio pacifico.
6 - Recurrence | Presenta due accordi di pianoforte, ripetuti ossessivamente tra glitch e artefatti digitali. Questo approccio minimalista e ipnotico crea un'atmosfera contemplativa, coinvolgendo gli ascoltatori in una conclusione profonda con la sua ripetizione implacabile e risonante.
Di seguito la recensione del disco e l'intervista all'artista: