I RATS ON RAFTS pubblicheranno il nuovo album 'Deep Below' il 7 Febbraio per Fire. La band post-punk olandese si ispira al sound degli anni 80 di Cure e Echo & the Bunnymen.
L'uscita del quarto album della band di Rotterdam è stato anticipato dai brani 'Japanese Medicine', 'All These Things', 'Hibernation' e 'Sleepwalking:
. Guarda il video di 'Japanese Medicine' - https://www.youtube.com/watch?v=KFyGqGNjs9k
. Guarda il video di 'All These Things' - https://www.youtube.com/watch?v=vEYm59t3rZM
. Ascolta 'Hibernation' - https://www.youtube.com/watch?v=pGJIYNnz7ko
. Guarda il video di 'Sleepwalking' - https://www.youtube.com/watch?v=EGoh70PIoOs
'Deep Below' è il quinto album in 20 anni di attività per i Rats on Rafts, tra le più riverite realtà della scena post-punk europea e tra le più note provenienti dall'Olanda. Il nuovo album della band di David Fagan, Arnoud Verheul, Natasha van Waardenburg e Mathijs Burgler espande il classico sound del gruppo verso nuovi orizzonti, senza restare ferma sui canoni gotici del post-punk inglese, anche se il gruppo non nasconde l'amore e la forte influenza che gli anni '80 di The Cure e Echo & the Bunnymen hanno avuto sul loro immaginario.
Il nuovo album si nutre di proto-shoegaze anglosassone, illuminato da synth malinconici e chitarre ronzanti come nella miglior tradizione post-punk/new-wave, mentre le percussioni pesanti di rullante e la voce intrisa di riverbero allineano la traccia con l'attuale scena psych-rock. I Rats on Rafts scendono ulteriormente nella minacciosa landa desolata del post-punk con un sound più oscuro, lento ed eroso, che in passato. Echi di The Cure, Cocteau Twins e Slowdive sono presenti, così tante influenze diverse compongono un album che solo loro potevano creare.
Perennemente alla deriva in nuovi territori, 'Deep Below' è sicuramente il loro lavoro più coeso ad oggi. Fedeli al processo di registrazione analogico, i registratori, i riverberi e gli echi sono gli ingredienti vitali del nuovo ciclo. Per il nuovo album sono stati utilizzati il mixer Soundcraft 1, reso noto dal dub glaciale di Lee Perry, e l'Eminent String Ensemble synth, protagonista di tante oscure uscite discografiche degli anni '80. Si potrebbe concludere che il rapporto dei Rats on Rafts con il passato è complicato. 'The Moon Is Big' (2011), 'Tape Hiss' (2015) e 'Excerpts From Chapter 3' (2021) sono testimonianze analogiche avvincenti di una band che rifiuta di cedere al presunto "progresso del mondo".
"Uno dei grandi gruppi rock europei contemporanei" - Louder Than War