Dopo un'anticipazione con i singoli "Look What You're Doing To Me" e "Flying Machine", oggi - venerdì 18 aprile - arriva "Milk for Ulcers", nuovo album della cantautrice statunitense Sophie Auster.
Tutte le canzoni contenute nel disco conducono l'ascoltatore a quella complessa serie di emozioni che si provano quando una persona amata muore - disprezzo, rabbia, dolore - ma anche alla speranza e alla gioia che arrivano con la maternità.
Quei moti dell'anima, dunque, che le persone condividono e alle quali – con fatica - trovano un senso, nonostante il rumore assordante della cultura dei media che fabbrica solitudine, non comunione.
L'ultima canzone dell'album, "Blue Team", è stata scritta per il papà, Paul Auster, scomparso purtroppo nel 2024: Sophie ci ha lavorato a tripla velocità affinché il padre potesse ascoltarla prima di andarsene.
Il titolo dell'opera - "Milk for Ulcers" - viene alla luce dopo una conversazione a tavola in cui si era parlato di "rimedi della nonna". «Anche se il latte può temporaneamente dare sollievo dal dolore derivante da un'ulcera, lo può poi far addirittura peggiorare. E' come mettere del burro su una bruciatura» racconta la Auster.
L'ironia è ovvia, ma cosa fare per le ferite e come guarirle resta un indovinello irrisolto al quale la Auster si rifiuta di rispondere senza cadere nei cliché.
"Milk for Ulcers" parla di «come chiudere ferite aperte anche se alcune delle cure sono solo temporanee» spiega Sophie.
In un mondo in cui Intelligenza Artificiale, emozioni preconfezionate e una capacità di concentrazione di trenta secondi la fanno da padroni, Sophie Auster è una cantautrice la cui musica offre ai suoi ascoltatori un'alternativa a tutto questo, un mondo differente.
Figlia degli scrittori Paul Auster e Siri Hustvedt, Sophie cresce in una casa in cui artisti di ogni tipo entravano ed uscivano, incluso musicisti professionisti. Sophie inizia a cantare quando aveva solo otto anni, il suo album di debutto esce quando ha a sedici anni e verrà poi pubblicato due anni dopo dall'etichetta francese Naive Records.
Fin dagli inizi della sua carriera, la Auster ha attirato l'attenzione di grandi case di moda con cui inizia a collaborare, come Chanel, Dior e Ferragamo tra le varie.
Nel 2019 BMG fa uscire il suo album "Next Time" e lo stesso anno il brano "Mexico" viene inserito nella colonna sonora del film "The Jesus Rolls" di John Turturro.
La Auster ha ricevuto vari premi e riconoscimento sia negli Stati Uniti che fuori, come per esempio il premio John Lennon per i cantautori per la sua canzone "Little Bird" e "Singer of the Year" consegnatole da Cosmopolitan Spagna.