Il secondo giorno è stato caratterizzato da un meteo decisamente migliore. Fate conto che per non rischiare l’assideramento la prima sera ho dovuto acquistare un paio di terribili leggins di Tessa. La ragazza però non è affatto terribile, anzi insieme a Clara e Nora En Pure ha dato vita ad una gara di bellezza niente male. Calato il vento, non sono però calate le emozioni e l’inizio di pomeriggio ha visto salire sul palco l’autrice di ‘Girl Like You’ e ‘Crazy’ e Roseelu, mentre un’oretta dopo si sono esibite Coco O. e le sue coriste, a dispetto di un improvviso calo di energia. Nel frattempo ho seguito un tasting tour durante il quale gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di avere solo cibo e bevande organiche in un contesto di rispetto per l’ambiente totale. La giornata è proseguita con lo straripante show di Tessa, in tutti i sensi visto che non è in grado di contenere le tette. A parte le battute, la ragazza fa rap, di quello più commerciale e sfacciato che si possa trovare in giro, però sul palco ci sa fare. Si muove, corre, si tocca dappertutto, ammicca al pubblico e gioca con le parole. Durante ‘Okay’ stare fermi era impossibile.
Henri Matisse non è riuscito a scaldare Electra, a sua discolpa resta il fatto che qualche ora sarebbe salito in console un’istituzione come Pete Tong, ma la serata è stata caratterizzata da un crescendo di emozioni e qualità. Prima i The Avalanches al Nova, con dei suoni spettacolari, poi MØ ad Astra - l’autrice di ‘Motordrome’ si è esibita davanti ad una folla addirittura superiore a quella per Nick Cave, a testimonianza del successo ottenuto in patri - e infine Spleen United, un bel tiro rock con tanti synth e luci blu. Il momento più divertente è stato però quando la press area è stata invasa dal Kabaret Kopenaghen, tra ballerine nude, robot improbabili, mistress che rincorrevano il proprio schiavo per frustarlo o fargli assaggiare i piedi e giocolieri di ogni tipo. Il corpo di ballo non ha potuto esibirsi ai Sideshow come programmato e così ha pensato bene di imperversare in giro per l’arena scatenando reazioni di ogni tipo.
Tornando alla musica, Robbie Chater e Tony DiBiasi hanno regalato ai presenti un assaggio di quello che sarà il successore di ‘We Will Always Love You’, album che ha visto la partecipazione di svariati ospiti tra cui Blood Orange, MGMT, Tricky e Denzel Curry. Il loro fervore cinematico sarebbe stato perfetto per la chiusura di serata ma comunque, sotto il tendone dello stage più piccolo, i loro fan hanno ballato senza freni per quarantacinque minuti. Al di là dello sguardo letale, Karen Marie Aagaard Ørsted Andersen ha mostrato che il suo elettropop non ha più limite alcuno. Il suo è stato sostanzialmente un concerto rock, con immagine, attitudine, energia e voce di prima categoria. Sulle note di ‘Nights With You’ e ‘New Moon’ ha fatto battere i cuori delle ragazze alle transenne ma anche le canzoni dell’ultimo lavoro in studio, edito da Columbia a gennaio – tra cui le spettacolari ‘Live To Survive’, ‘Punches’ e ‘Hip Bones’ – sono state presentate in una veste meno patinata che ha raccolto consensi unanimi. La rivelazione assoluta del venerdì sono stati però gli Spleen United. In realtà non si parla di un gruppo emergente perché il loro debutto, ‘Godspeed Into The Mainstream’, risale addirittura al 2005, ma il loro terzo e ultimo lavoro in studio è ormai vecchio di dieci anni. Il frontman Bjarke Niemann, dopo aver dato vita ai Lightwave Empire, si è deciso a riprendere l’avventura assieme a Kasper Nørlund e Rune Wehner e, in attesa di ritrovarli nelle classifiche, il set è stato di una potenza incredibile.
Quando il buio ha preso il sopravvento e l’eco del rave generato di Pete Tong, seguito infine da Artbat, ancora si ripercuoteva nell’area, i Suspekt hanno preso possesso dell’Astra scatenando il putiferio. Il trio è composto dai rapper Bai-D e Orgi-E, nonché dal produttore Rune Rask, e lo stile è talmente oscuro da essere definito come horrorcore. Etichette a parte, i rapper hanno saputo ripetersi, tra fuochi, liriche sboccate, escursioni in mezzo al pubblico e dichiarazioni politiche. Mi raccomando non fateli arrabbiare.
Con i piedi distrutti e ancora un po' di freddo nelle ossa me ne sono tornato a casa grazie all'amica Francesca, anche lei fotografa accreditata. I suoi passaggi mi hanno risparmiato ulteriore fatica anche se credo non abbia ancora compreso quale sia il numero massimo di Kanelsnurrer che possa ingurgitare in ventiquattro ore.
Di seguito i link agli altri report:
Northside - Intro: https://m.suffissocore.com/scspecial/98/northside-2022-intro-null
Northside - Torsdag: https://m.suffissocore.com/scspecial/99/northside-torsdag-null
Northside - Lørdag: https://m.suffissocore.com/scspecial/101/northside-2022-lrdag-null
Northside - The Crowd: https://m.suffissocore.com/scspecial/102/northside-2022-the-crowd-null