Musica e tattoo art hanno da sempre qualcosa in comune. Non solo rapiscono il cuore delle stesse persone, ma possono vantare modalità di sviluppo molto simili.
Sabato 16 marzo, in quel luogo sacro che è il Bronson di Ravenna, si è svolto PUNKZ: un articolato evento capace di unire musica e tattoo art, con ospiti di livello nazionale. In programma tatuaggi, un originale talk, concerti live e dj-set! Sul palco, fra gli altri, i Sunset Radio, che hanno da poco pubblicato un nuovo singolo intitolato "Va bene lo stesso" in collaborazione con Jack Out.
Un’iniziativa che ha attratto centinaia di appassionati da tutta Italia, per il livello dei partecipanti e l’originalità del format.
Prima dell'evento abbiamo discusso con Matteo Rossi e Riccardo Tasselli, entrambi membri dei Sunset Radio ed a capo del progetto. Queste le loro dichiarazioni:
“Punkz nasce come una festa. Divertimento. Un party carico per gente carica. Abbiamo voluto inserire tutte le cose che principalmente ci circondano, dai tatuaggi al divertimento, il dj set, un talk e ovviamente non potevano mancare i concerti. Abbiamo voluto concentrare il meglio che potevamo come prima edizione: i locali Sunset Radio, seguiti da Wel e da Jack Out per quanto riguarda la line-up dei concerti, con l'aiuto di Monster e Delira Beer, siamo riusciti ad organizzare un bellissimo torneo di Beer Pong classico delle feste in stile americano con ricchi premi. La parte talk sarà un'ora concentrata sull'abbinamento del mondo dei concerti a quello dei tatuaggi senza ovviamente escludere i social network e il tipo di lavoro che negli ultimi 10 anni ha rivoluzionato il mondo intero. Per la parte dj set abbiamo chiamato il local Darko e abbiamo affidato la parte centrale a Emo Night milano. Una giornata che partirà alle 17 e finirà alle 4. Dove non ci sarà un attimo di tregua. Il festival è stato ideato a Ravenna essendo la nostra città, e la nostra base di partenza su tutto. Questo ovviamente non significa che in qualche modo debba rimanere solo ed esclusivamente a Ravenna, magari, spostarci di città in città. L'obiettivo principale del festival come è stato sempre scritto, è il divertimento. Facciamo le cose per puro divertimento!!”
A colpirmi non appena sono arrivato a Ravenna, anzi a dire la precisione a Madonna Dell'Albero, un nome che sa ancora più di underground, è stata l'organizzazione perfetta. Alle cinque in punto si sono aperti i cancelli ed i tatuatori del Sailor Whisper hanno cominciato a lavorare su diverse bracce e gambe. Non mi sono sottratto neppure io, sapendo che avrei avuto la possibilità di farmi tatuare da un Federico Ravaioli, e così la prima ora di PUNKZ è trascorsa tra il ronzio di una macchinetta da tatuaggi e le sfumature rosse e nere di un cuore trafitto letalmente. Di grandi tatuatori non era presente solo Federico ma anche Mauro Tampieri, ex-chitarrista degli strepitosi Livello Zero, che è stato intervistato da Danny Metal, insieme a Mattia Cabani di Hellfire Booking Agency. Entrambi hanno fornito risposte significative e raccontato aneddoti divertenti tracciando una linea di demarcazione tra quella che era la musica live di un tempo e quella di adesso, così come tra almeno un paio di ere del tatuaggio, in considerazione del rapporto con i clienti e con le loro richieste. Tutto questo mentre il Bronson, esaurito in ogni ordine di posto, si riempiva di belle fanciulle, non me ne vogliano i maschietti barbuti di ispirazione emo, e fuori al freddo il torneo di Beer Pong proseguiva tra lanci di palline sempre più improbabili.
Per quanto riguarda il live ho avuto una conferma perché conosco da diversi anni i Sunset Radio e li avevo già visti all'opera. Devo ammettere che sono ancora cresciuti, non solo l'ex-Now.here Enny è un grande frontman, ma con pezzi come ‘Pagine’ sono riusciti a trovare un punto di unione tra il pop-punk californiano con cui tutti loro sono cresciuti e quel pop italiano che non desidera essere per forza catalogato. Grande energia, strepitoso David Pazzaglia dietro le pelli e soprattutto un contorno di pubblico eccezionale, quasi tutti erano per loro, che ha cantato dal primo all'ultimo istante singoli come ‘Amsterdam’, ‘Vertigini’ e ‘Note Blu’. Prima di loro sono saliti sul palco Jack Out e WEL. Se il primo è simpatico ma col suo emo-trap finisce per annoiare ben presto, i secondi sono stati la rivelazione della serata. Non li avevo mai visti sul palco e mi hanno sbalordito, eppure hanno dei margini di miglioramento ancora notevoli. Il loro è un pop-punk che si è fatto le ossa all'estero, Enzo Cappucci sa come muoversi e bilanciare aggressività e melodia e Luca Incerti è semplicemente un batterista disumano. Credo che per loro sia arrivato il momento di pubblicare un full lenght, magari prodotto da un nome importante non italiano, e vedere come va.
La serata si è conclusa con i dj set di Darko (presente con la sua selezione fin dall'apertura e abile a tenere in costante "tiro" la sala) e lo staff di Emo Night Milano. Un evento da ripetere assolutamente. Anzi, su queste basi, potrebbe funzionare anche due o tre volte l'anno.