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Next Generation Fest
Il più grande evento dedicato alla Generatione Z

Una maratona di 13 ore tra speech, interviste e performance live con la partecipazione di 60 ospiti e migliaia di giovani. Il festival dedicato alla Generazione Z si ripete. Anzi, arriva alla terza edizione e ancora non ha rivali. Nessun concorrente. Non esistono altri eventi del genere. É vero come ha sottolineato il filosofo Galimberti che i valori si stanno sempre più svalutando e non fa nemmeno notizia, ma è veramente incredibile che la politica non dia maggiore spazio a soluzioni creative di questo tipo. A presentare il festival sono stati ancora una volta Veronica Maffei, ogni anno che passa più bella e professionale, che appena salita sul palco ha ricordato come i giovani non siano solo il futuro ma soprattutto il presente. Al suo fianco Gabriele Vagnato e Vittorio Pettinato. 

Il Presidente della Regione Toscana Giani ha rimarcato punti importanti come il fatto che le istituzioni siano amiche dei giovani e che una manifestazione come questa sia un incubatore per gli opinion leader dei prossimi anni. A proposito di anni, di trentacinque con l’esattezza , la terza edizione di Next Generation Festival celebra l’anniversario della caduta del Muro di Berlino e sottolinea quanto sia determinante l’uso dei social, delle ultime tecnologie e dell’intelligenza artificiale per i ragazzi che desiderano essere subito protagonisti nelle loro vite. 

Il Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Abodi si è definito ascoltatore interessato delle istanze giovanili e ha ribadito come ogni Next Generation Festival debba essere, oltre ad uno spettacolo ricco di spunti e invettive positive, un riscontro annuale per comprendere se certi impegni sono stati rispettati. Il programma del servizio civile universale è quanto mai ambizioso e il comportamento degli atleti alle recenti Olimpiadi deve essere esaltato nelle scuole come stimolo per gli studenti. 

Sempre nella parte introduttiva molto interessante è stata l’intervista in remoto a Stefano Domenicali. “Da soli non si vince” o “dobbiamo sempre essere in ascolto di tutti e farci guidare dalla passione senza paura di sbagliare” sono state alcune delle battute del suo discorso incentrato sull’esigenza di vivere il contesto tecnologico ma anche di sapere comunicare ai giovani. Ciò che ha fatto per esempio il mondo dei motori spingendosi in altri contesti come i social, il cinema o le serie televisive. 

La vera mente pulsante dietro a #NGF24 è in ogni caso Bernard Dika, giovanissimo portavoce del Presidente della Regione Toscana. Il suo intervento è stato bellissimo e toccante. “La storia la fa la gente comune” ha detto, ricordando il 9 novembre ‘89, quando il Muro di Berlino è stato finalmente abbattuto. “La vera rivoluzione però inizia dentro di noi quando decidiamo di non stare in casa, di non stare in silenzio, di unire il nostro impegno con quello degli altri.” e ancora “ognuno di noi ha il potere di cambiare la storia”.

La mattina di Next Generation Festival ha poi trattato l’argomento dell’azzardopatia e visto susseguirsi sul palco ospiti come Clara, Nina Rima, Gianluca Gazzoli col suo basement, Spidergirl col suo breakbeat e Umberto Galimberti, che ha citato Pasolini: “la differenza tra sviluppo e progresso è sostanziale. Il primo è il miglioramento delle nozioni tecniche che abbiamo a disposizione, il secondo il miglioramento delle condizioni in cui viviamo”.

Nel pomeriggio, dopo la coreografia di Emma Del Toro, mi sono dedicato alle interviste quindi ho perso qualche intervento, ma non ho perso Margherita Mazzucco, accompagnata on stage da Cristina Manetti, che ha “gridato” con forza come uomini e donne debbano combattere le medesime battaglie. Dopo di loro hanno catturato l'attenzione sia Martina Strazzier (creatrice della linea di gioielli “Amabile") che Kurolily (streamer che domina nel campo dei videogiochi) a testimonianza dei giovani capaci di usare al meglio li strumenti social di oggi, ma soprattutto Gabriele Scilla (difensore dei diritti LGBTQ+) e Barbascura X. Quest'ultimo, tra “panda che devono morire male”, tardigradi e giochi da tavolo (il divertente Evolversi Male che abbiamo provato spesso alle serate ludiche di Giocaconisa.) ha ottenuto una risposta di pubblico clamorosa, raccontando come è nato il suo approccio alla “scienza brutta” e come sia necessario divertirsi se si vuole davvero che il proprio messaggio abbia effetto.  Tempo poi di musica con Ditonellapiaga, Baby K e la spettacolare Nicole Bullet, che ha cantato i singoli ‘Un Minuto’ ("Comunicare non è per noi..") e ‘Lontani’. La sua carriera è nata a Londra e il suo sound, di matrice pop ma ricco di influenze ambient e elettroniche, possiede già un profilo internazionale.

A questo link trovate l'intervista con Nicole Bullet:

https://m.suffissocore.com/scinterview/2164/nicole-bullet-italia

In attesa della chiusura serale è arrivata conferma dei numeri eccezionali dell'evento. “Sono 18 mila le ragazze e i ragazzi che sono arrivate finora al Teatro del Maggio di Firenze per partecipare alla terza edizione del Next Generation Fest. Da questa il flusso di persone non si è mai fermato e la partecipazione è destinata a crescere fino al termine della manifestazione prevista per le 23.”

“Con orgoglio guardiamo questi giovani, che hanno voluto raccogliere il messaggio della Toscana che li considera protagonisti non solo nel domani ma nell’oggi”, dice soddisfatto il presidente Eugenio Giani. “Quella di oggi è la vetrina dei giovani che sanno essere protagonisti con l’auspicio e la voglia della Regione di offrire l’opportunità a tutti di essere subito protagonisti”, aggiunge sottolineando che “quando le istituzioni fanno le cose bene, con qualità, i giovani non sono passivi e rispondono. E questo è il messaggio che viene da tutta Italia".

“Con le 17mila iscrizioni chiuse qualche giorno fa, avevamo già avuto la percezione che sarebbe stata l’edizione più partecipata di sempre”, osserva Bernard Dika, "ma la quantità di ragaze e ragazzi che sono arrivati oggi ci ha sorpreso superando ogni aspettativa”. “E’ il segno che i giovani non vogliono restare a casa, hanno voglia di impegnarsi, confrontarsi sui grandi temi, sentirsi parte del mondo che stanno costruendo”. E ancora: “Noi giovani siamo il cambiamento che il mondo sta aspettando”.

La sezione serale è stata introdotta dagli speech di Bernard Dika e Gino Cecchettin. Da segnalare anche le esibizioni di BNKR 44 e Luca Ravenna e l'intervista a Alberto Naska. Tanta stanchezza alla fine ma pure la consapevolezza di esserci arricchiti tutti e di aver fatto qualcosa di importante per tantissimi ragazzi che tra qualche anno guideranno il mondo. 

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