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Nuove frontiere del metal 2

Il successo di questo speciale ha confermato una sorta di resurrezione in atto per certe sonorità che parevano ormai disperse. Per compilare le schede che state per leggere sarebbe stato sufficiente seguire i suggerimenti che ci avete inviato via posta elettronica e ciò fa capire quanta attenzione cattura questa materia. Le icone del passato continuano a pubblicare dischi di livello assoluto, basti pensare agli ultimi lavori in studio di Korn, Deftones e Slipknot, e di riflesso tante formazioni emergenti cercano di misurarsi alle medesime vette compositive, provando a fare quello che i loro idoli hanno fatto a partire dagli anni ‘90 ovvero abbattere barriere sonore, distruggere qualsiasi tipo di preconcetto musicale e fondere influenze tra le più disparate.

TETRARCH

Molti di voi sapranno dell’esistenza di Kingdomleaks, un sito per scaricare musica più o meno legalmente che ha chiuso qualche mese fa. Uno dei suoi pregi migliori era la suddivisione del materiale per generi e quindi, da buon appassionato di nu metal e crossover, anch’io avevo scaricato una copia di ‘Freak’. L’album era rimasto in una cartella del computer ma non l’avevo mai ascoltato per mancanza di tempo. Poi è uscito il singolo ‘I’m Not Right’, ho incrociato lo sguardo di Diamond Rowe e valutato il suo talento al pari di quello del frontman Josh Fore e così, non solo mi sono ascoltato il loro esordio ma ho letteralmente consumato il secondo lavoro in studio ‘Unstable’, appena uscito per Napalm. I ragazzi originari di Atlanta sono autori di uno dei più letali mix del momento tra nu metal e metalcore e col passare degli anni la loro proposta è diventata sempre più accessibile e letale.

VEXED

Nel debutto degli inglesi troviamo elementi di djent, deathcore e nu metal e quello che lascia atterriti è la capacità di esprimere tanta violenza e così numerose influenze senza mai risultare derivativi o proporre soluzioni scontate. Soprattutto dal punto di vista ritmico siamo al cospetto di uno dei dischi rivelazione dell'anno ed al microfono non c’è un cantante qualunque ma una donna di carattere come Megan Targett. I suoi latrati possono fare più danni di quelli di tanti colleghi maschi, ed allo stesso tempo sa anche cantare pulita e addirittura rappare. Un tributo al tradimento, al rancore ed all’odio incontrollato, generati dalla società post-moderna che si basa su una scrittura onesta e brutale, ma anche su disegni melodici incisivi. Scordatevi momenti di tregua e pregate di non trovarvi appiccicati alle transenne ad un loro concerto.

FEVER 333

Una volta terminata l’avventura con i Letlive, Jason Aalon Butler ha dato vita ad un progetto dallo spirito fortemente politico e abile a rievocare lo splendore del rap metal di fine anni ‘90. Al suo fianco lo scatenato frontman ha voluto il chitarrista Stevis Harrison, ex The Chariot, ed il drummer Aric Impronta, ma numerosi sono stati gli incroci con Travis Barker dei Blink-182. L’EP ‘Made An America’ è stato promosso con un tour di supporto ai Bring Me The Horizon e subito dopo è giunto nei negozi ‘Strength In Numb333rs’, eccitante esordio costruito su strofe rappate, stacchi ritmici al limite dell’hardcore e chorus ancora più immediati di quelli di ‘Fake History’. La protesta poggia su influenze di Linkin Park, RATM e Black Flag e l’EP ‘Wrong Generation’ ha confermato le qualità del trio.

TALLAH

Il frontman Justin Bonitz – youtuber che si è reso famoso per video come “How To Scream (10 More Techniques)” e “How To Prevent Vocal Damage” - ricorda molto David Patrick Kelly ovvero lo psicopatico Luther del cult movie I Guerrieri della Notte, ed i riferimenti alla prima era di Korn, Slipknot, Snot e Limp Bizkit si sprecano. Nell’esordio ‘Matriphagy’, una delle migliori uscite di Earache da tempo immemore, la presenza di Max Portnoy, figlio dell’ex batterista di Dream Theater e Avenged Sevenfold, si fa notare al pari di samples industriali e scratch feroci che tengono elevata la tensione. A completare il loro ibrido crossover-nu metal un certo feeling meccanico-industriale alla Code Orange ed influenze hardcore, che li rendono adatti anche alle fasce di pubblico più giovani ossessionate dal metalcore.

OCEAN GROVE

Gli australiani hanno catturato l’attenzione di tutti i fan di alternative metal e metalcore sia col debutto ‘The Rhapsody Tapes’ che col secondo full lenght ‘Flip Phone Fantasy’, pubblicati entrambi da UNFD. Nel frattempo la line-up è cambiata in maniera considerevole e lo split con Luke Holmes ha portato il bassista Dale Tanner ad occuparsi delle parti vocali. Il nuovo frontman sembra un attore di Hollywood, può vantare un’innegabile presenza fisica e chiede al pubblico di ascoltare le sue storie di pubertà evolute. Nel complesso l’approccio compositivo è diventato decisamente più rock e le influenze nu metal fanno compagnia a stacchi ritmici furiosi e retaggi grunge e pop punk, la produzione è elettronica e esplosiva quanto basta per attrarre gli adolescenti e le melodie sono tutte azzeccate.

VEIN.FM

La band originaria di Boston, in pratica dov’è nato il metalcore, è cresciuta alle spalle di realtà del calibro di Give Up The Ghost, Converge, Have Heart e Code Orange e può contare su un suono micidiale e abrasivo in bilico tra hardcore-punk vecchia scuola e influenze screamo, math e post-hardcore con groove moderni, stacchi ritmici mai banali e improvvise, ma non per questo meno letali, deflagrazioni nu metal. Anthony DiDio possiede una carica eccezionale e gli autori di ‘Errorzone’, edito nel 2017 da Closed Casket Activities, mantengono costante il grado di pericolosità della loro musica, citando Slipknot, Botch e Dillinger Escape Plan a seconda dei casi. Di recente hanno pubblicato la raccolta di remix ‘Old Data in a New Machine Vol. 1’ e si apprestano a tornare nei negozi con un nuovo lavoro in studio che si annuncia imperdibile.

ALPHA WOLF

Inizialmente attratti dal deathcore, gli australiani hanno sviluppato un mix letale tra nu metal e metalcore e l’evoluzione della produzione tra ‘Mono’ e ‘A Quiet Place To Die’ è stata impressionante. Ciò che ha sorpreso è stata soprattutto la capacità di superare lo split con Aidan Ellaz e diventare un punto di riferimento per l’intera comunità internazionale in seguito all’ingresso in line-up di Lochie Keogh e Mitch Fogarty. Attualmente gli Alpha Wolf sono la band di punta di un’etichetta nuova e lungimirante come SharpTone Records, che può vantare nel roster tra gli altri Emmure e Currents. Teneteli sotto stretta osservazione perché le potenzialità di crescita sono ancora notevoli.

SPIRITBOX

Quello che sta accadendo attorno ai canadesi ha davvero dell’incredibile perché gli Spiritbox vengono citati da tutte le riviste specializzate di settore e da tantissimi colleghi come una delle formazioni più influenti del momento pur non avendo ancora pubblicato un album. Molto si deve al passaparola scatenato dalle performance dal vivo ed alla presenza fisica, in tutti i sensi, di Courtney LaPlante. Se amate Deftones e Tesseract ed in generale siete attratti da un mix furibondo ma allo stesso tempo affabile tra progressive metal, djent e metalcore allora non potete perdervi ‘Eternal Blue’. Nel frattempo vi consiglio di scaricare ‘Singles Collection’.