Qualche anno fa qualcuno volle farci credere che l"hardcore melodico fosse morto e sepolto. Dopo avere sbandato allegramente sulle note dell"ultimo mini dei Lagwagon ci pensano gli svedesi Atlas Losing Grip a dimostrare il contrario incarnando quasi fosse una vera e propria trasmutazione lo spirito dei Satanic Surfers con i quali condividono ideali e provenienza. Nelle orecchie abbiamo ancora i loro dischi e quelli dei Millencolin ma seppure derivativi i pezzi di "Shut The World Out" riescono a colpire per freschezza e attitudine. L"inizio è di quelli che non puoi dimenticare con l"intelligente "Decreasing Development" e "Nothing Has Changed" che giocano sull"alternanza tra le voci di Stefan Bratt e Gustav Brunn come fosse una partita di pallavolo. "All In Vain", la title track e "Riding The Tube" si aggiungono alle tracce che vorrete sentire esplodere dal vivo e per il momento si preoccupano di innalzare la temperatura del vostro stereo. Da segnalare la produzione di Mattias Persson chitarrista dei leggendari Kontrovers e la cover di "Punk Is A Bunch Of Kids With Funny Haircust" degli Adhesive.