Per dare un seguito all'eccellente 'Audio Secrecy' la band nata per offrire respiro artistico a Corey Taylor e James Root degli Slipknot ha ideato un concept che presto uscirà anche come fumetto. La storia è quella di un ragazzo che non vuole diventare uomo, smarrito tra le responsabilità dell?età adulta e le leggerezze di adolescente ma soprattutto in costante disagio a causa di una società in disarmo. Le undici canzoni in questione segnano una prima parte niente male con la medesima accentuata varietà stilistica del predecessore ed alcuni tra gli stacchi più heavy di sempre. Si passa infatti dalla tirata 'Absolute Zero' alla pura aggressività di 'RU486' sfiorando vette melodiche di assoluto rispetto con 'Gone Sovereign', 'Tired' e 'The Travelers Part 2'. Esattamente come accaduto con 'Audio Secrecy' si percepisce una freschezza che non può appartenere ad un mero progetto parallelo. Gli Stone Sour sono una band vera e propria, funzionano più di tante altre e soprattutto riescono a vendere dignitosamente sfruttando la fama dei membri ma anche un songwriting che si adatta alla perfezione alle esigenze del mercato di oggi. Anche se dal vivo il posto di bassista sarà affidato a Johnny Chow, già alla corte di Max Cavalera, alle registrazioni ha partecipato il redivivo Rachel Bolan degli Skid Row che si è integrato a meraviglia con un batterista del calibro di Roy Mayorga. 'A Rumor Of Skin' e 'Taciturn' i brani in cui Corey Taylor dimostra ancora una volta di essere un cantante nettamente superiore alla media e di conseguenza quelli che probabilmente ci accompagneranno nei prossimi mesi fino ad una seconda parte che completi la storia.