Dopo il tour promozionale di 'Asylum' i Disturbed sono stati messi in pausa da David Draiman con conseguenti speculazioni sul futuro della band. Nonostante il frontman abbia più volte smentito le voci di scioglimento è venuto il momento di dedicarsi anima e corpo a questo progetto di natura industriale. Tutto è nato da qualche idea buttata giù con Geno Lenardo dei Filter che in seguito è stata sviluppata fino a dare forma ad una scaletta solida e più variegata di quello che ci si potrebbe attendere. Dal punto di vista qualitativo non si può imputare proprio niente ai due musicisti e le numerose collaborazioni tendono ad aumentare il livello medio generale. Purtroppo il timore di allontanarsi troppo dalla tipologia di album alla quale sono abituati i fans dei Disturbed ha limitato non poco la resa finale. Non a caso come opener è stata scelta 'You Think You Know' che potrebbe benissimo essere uno scarto delle sessioni di registrazione di 'Indestructible'. I pezzi più interessanti risultano 'Vilify', 'Hunted' e 'War Of Lies' con i riferimenti maggiori che vanno a dischi quali 'Pretty Hate Machine' dei Nine Inch Nails e 'Psalm 69' dei Ministry sebbene le parti vocali spingano su territori più commerciali. Alcuni di voi ricorderanno la performance su 'Forsaken' nella colonna sonora di Queen Of The Damned e non siamo troppo lontani dalla realtà. La presenza di Tom Morello e Glenn Hughes non viene sfruttata a dovere mentre Elizabeth Hale è perfetta per riproporre il duetto tra Ozzy Osbourne e Lita Ford di 'Close My Eyes Forever'. Non male 'Out Of Line' ma quando puoi disporre di Serj Tankian e Geezer Butler e non ottieni una hit per lo meno qualcosa di affrettato ci deve essere.