Approfitto dell'occasione per porti una domanda sui Nothingface. Hai qualche rimpianto riguardo lo scioglimento della tua vecchia band?
Non ci siamo mai veramente sciolti anche se siamo fermi da dieci anni. Nel frattempo i membri sono stati coinvolti in altri progetti e problemi vari di droga e alcol. Posso dirti che non sono certo felice per questo. Mi dispiace che si siano perduti per strada ma guardo comunque il lato positivo ovvero che adesso ho l'opportunità di suonare in una grande band e stare in tour per molti mesi dell'anno.

Vinnie Paul di recente ha dichiarato che “i Pantera hanno portato lo stendardo dell'heavy metal” per molti anni. Chi se ne occupa adesso?
A mio parere nessuno ma non è un grosso problema. Con l'avvento di internet le persone hanno smesso di preoccuparsi di queste cose. Non si curano di niente. E' diminuita la passione e scomparso quasi del tutto il senso di appartenenza.

Prima di parlare di 'Blood For Blood' vorrei un breve commento sugli album che avevate pubblicato fino adesso..
'Hellyeah' è un album sincero, pieno di energia e spontaneo come tutto quello che è nuovo. Con 'Stampede' abbiamo cercato di sperimentare delle cose nuove mentre 'Band Of Brothers' ha rappresentato un ritorno alle nostre radici heavy. Con 'Blood For Blood' abbiamo voluto fare qualcosa di totalmente diverso rivolgendoci per la prima volta ad un produttore esterno. Eravamo arrivati ad un punto della carriera per cui dovevamo spingerci ad un livello superiore.

Cosa vi ha spinto a scegliere Kevin Churko come produttore?
Il nostro obiettivo era quello di pubblicare un album in controtendenza con quelli che escono adesso ovvero senza overdub eccessivi e suoni finti. L'anno scorso abbiamo ricevuto una chiamata dal nostro manager ed è nata l'opportunità di lavorare insieme.

E' stato eccitante registrare a Las Vegas?
E' una città dove c'è tutto di tutto quindi a lungo andare può diventare molto noiosa.

'Blood For Blood' è nato dopo l'abbandono di Bob Zilla e Greg Tibett. E' stata una gestazione faticosa?
In realtà è stata più rapida di quelle precedenti e questo è il motivo principale per cui 'Blood For Blood' è in assoluto il nostro album migliore. Per quanto riguarda Bob e Greg eravamo arrivati ad un punto di non ritorno. Dovevamo farlo ed è stata la soluzione più giusta per noi e per loro. Quando sei in tour per così tanto tempo le cose devono funzionare sia dal punto di vista dei rapporti interpersonali sia per quanto riguarda le scelte stilistiche da prendere come band. Ci siamo decisi dopo il Gigantour con Megadeth e Black Label Society.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare l'album?
Nel complesso circa due-tre mesi per il songwriting. Con qualche pausa dovuta alla distanza tra i membri ma piuttosto veloce rispetto al passato. La verità è che siamo trovati in tre a decidere invece che in cinque. Abbiamo registrato dodici tracce e ne sono state scartate due che si adattavano peggio con le altre o comunque trasmettevano vibrazioni differenti. Le useremo come b-sides. Anche il mixaggio è stato agevolato per gli stessi motivi di cui parlavo prima.

Qual è il pezzo con più layers?
'Hush' contiene diversi layers di chitarra ma anche 'Moth' è un pezzo elaborato. L'obiettivo che ci siamo posti era quello di rendere il mixaggio molto diretto, live, quasi minimale. Quando abbiamo portato dal vivo i pezzi di 'Band Of Brothers' ci siamo resi conto che la risposta del pubblico andava oltre le nostre aspettative. Abbiamo capito che quella era la direzione giusta.

Dove avete girato il video di 'Sangre Por Sangre'?
A Los Angeles senza troppi effetti. Pure dal vivo non abbiamo scenografie particolari o fuochi d'artificio. Suoniamo e basta. 'Sangre Por Sangre' possiede un feeling molto oscuro e c'è voluto un giorno intero per realizzarlo. Per certi versi è legato all'artwork per il quale Chad si è ispirato ad un disegno di un tatuatore newyorkese. E' un'immagine potente come la canzone. Molto metal ma anche dotata di un solido groove.

(parole di Tom Maxwell)