Intanto sono curioso di sapere cos"ha rappresentato per te il battesimo nel fiume Giordano..
E" stato intenso, un"esperienza liberatoria. Alla fine è passato velocemente, ero emozionato ma mi sono tranquillizzato e ho ricevuto il battesimo. Ricordo che l"acqua era gelida, proprio freddissima. E" stato uno dei momenti più importanti della mia vita, non c"è dubbio.
Quanto è stato difficile lasciare i Korn?
Molto difficile. Ma è stato come il passo decisivo per ridare un senso e ricostruire la mia vita. Nel 2005 tutto stava davvero cadendo a pezzi, la mia famiglia stava rischiando di sfasciarsi. Pensavo a mia figlia continuamente e sapevo che era lontana, doveva sempre stare con chiunque tranne che suo padre. Era frustrante pensare che poteva sentirsi rifiutata e non amata, anche perchè sua madre se ne andò appena lei nacque e io non ero mai a casa. Dire ai ragazzi che volevo mollare tutto è stato un problema, guardarli in faccia e buttare via oltre dieci anni di vita insieme. Ma non era quello che desideravo, e avere ritrovato Dio mi ha dato la forza. Sapevo che quello che stavo facendo era la cosa giusta. Mi sono sentito più forte e libero.
Non voglio chiederti se tornerai mai indietro ma sinceramente, cosa ne pensi degli album che i Korn hanno registrato senza di te?
Approvo in pieno le loro scelte. Era tempo di cambiare e l"hanno fatto alla grande con il solito stile che ci ha sempre contraddistinti. Jonathan voleva provare qualcosa di diverso, sapeva che era giunto il momento e hanno lavorato duramente per questo. Ne sono sicuro.
Ora che hai intrapreso un cammino spirituale, qual"è la tua opinione sulla censura nell"arte e nel mondo in generale ? Per esempio so che hai avuto qualche problema col video di "Flush"...
Penso che ognuno debba essere libero di interpretare ed esprimere se stesso ma abbiamo tutti l"obbligo e il dovere di proteggere i nostri bambini, i nostri figli, e vedere cosa c"è all"interno di ognuno di noi. Per questo penso che certe cose vadano limitate. Sarebbe più opportuno riscoprire il nostro spirito e cercare dentro noi stessi.
Dopo che hai lasciato i Korn, ci sono state svariate controversie e pareri negativi nei tuoi confronti. Una volta che il tuo libro, "Save Me From Myself", è stato pubblicato, qual è stata la reazione di amici e fans?
Diciamo che è stato il punto di inizio, da lì molte cose sono andate meglio. Pensavano che fossi un pazzo ma dopo hanno capito, hanno capito che ero io e che non poteva esserci nessun altro modo. Anche molti dei miei fans avevano vissuto storie simili alla mia, personalmente o perchè qualche familiare era diventato dipendente da droga o da alcol, e anche se all"inizio ridevano di me e mi giudicavano, hanno cominciato a diventare più comprensivi e leggendo cosa avevo vissuto, più sensibili.
Hai conosciuto anche persone che hanno letto il libro ma non conoscevano per nulla i Korn?
La maggior parte. Come dicevo prima, ci sono un"infinità di persone che hanno vissuto storie simili alla mia, purtroppo la dipendenza da alcol e droga è molto diffusa, più di quanto si possa pensare. Credo che per loro la mia rappresenti una storia di speranza. Per esempio, mentre giravo per le città a presentare un libro, si avvicinò un uomo che non sapeva nemmeno chi fossi ma era incuriosito dalla fila di persone che erano lì ad aspettarmi. Quest"uomo era stato buttato fuori da casa dalla moglie perchè era un alcolista. Così quando vide la folla, si avvicinò gridando come facevo a credere che Dio fosse una cosa reale. Ci siamo messi a pregare dopo aver sentito la sua storia e così lui ha dato la sua vita al Signore, lasciandoci con un grande sorriso. E" stato intenso. La mia conversione, l"aver trovato Dio ora sono certezze nella mia vita.
Pensi mai a tutti i soldi che hai speso in droga nel corso degli anni?
La droga, l"alcol, tutto quello che è successo, mi hanno comunque portato ad essere quello che sono ora. Avevo soldi a non finire quando ero con i Korn, prima migliaia, poi milioni. E ne ho spesi davvero troppi in droga. E" successo e ora ne sono fuori, non tornerei mai indietro.
Con chi hai collaborato nel tuo album?
Un bel po" di gente davvero eccezionale. Primo fra tutti, Tony Levin, un bassista straordinario che ha lavorato anche con Peter Gabriel e David Bowie. Nel settore è davvero un"icona. Alla batteria c"è Josh Freese che di album ne ha registrati ben duecento, ha girato in tour con Nine Inch Nails e A Perfect Circle ed è un professionista instancabile. Una mano importante l"ha data anche Archie J. Muise. Quando registravamo vivevo stati emozionali molto intensi, alle volte andavo proprio fuori di testa perchè nella mia vita stavano cambiando molte cose. Per fortuna lui era pronto a coprirmi in quei momenti.
Ti sentivi pronto e a tuo agio quando dovevi registrare le parti vocali nell"album?
Mi sentivo pronto, era tutta questione di trovare uno stile mio, di provare e riprovare. Quando sono entrato in studio è stato invece più difficile di come me l"ero immaginato, ora nutro un rispetto davvero profondo per tutti i cantanti, so quanto sia duro cantare ciò che scaturisce dalla propria mente. Dopo poco però le cose sono andate meglio, è diventato più facile e più vicino a ciò che mi sentivo io dentro e così è saltato fuori un ottimo lavoro.
Quali sono le maggiori differenze tra questo album e i tuoi lavori precedenti?
E" un album molto personale. Canto storie della mia vita, della dipendenza da droghe e dei temi importanti in cui credo. Ci sono sezioni di chitarra che forse possono ricordare il materiale dei primi Korn. Il fondo di tutto è sicuramente un messaggio positivo però.
Come sono andate le registrazioni?
Per la maggior parte del tempo mi sono divertito ma è stato un processo lungo e faticoso. Necessita di una pazienza incredibile e spesso perdevo il controllo. Mi sono divertito e ho imparato molto, soprattutto come superare le difficoltà senza darsi per vinti.
La Chiesa e ciò che circonda la religione, stanno via via declinando negli ultimi anni. Cosa pensi che si possa fare per riportare gente nelle chiese e introdursi nell"albiente religioso-spirituale?
Ti posso dire quello che è il mio metodo. La musica. C"è ovviamente un messaggio molto profondo dietro di essa ed è anche molto potente. Rispetto ogni credo e specialmente in cambiete cristiano, capisco che cerchino di richiamare gente in chiesa la domenica, ma il messaggio di Dio è diverso. Anche i più giovani trovano difficoltà nel cammino verso la religione e la Chiesa non lo capisce. Penso che tutti dovremmo vivere la nostra vita, in assoluto rispetto di Dio e del suo messaggio e avvicinarci a lui ogni giorno, non solo la domenica perchè è festa e quindi un dovere.
Hai un versetto biblico preferito? Immagino che tutti quelli che hai tatuati sul tuo corpo significhino molto...
Dalla lettera ai Galati di San Paolo, dove penso venga rappresentata l"essenza di ogni cristiano: "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.". Cioè la comunione totale con Dio che porta a non sentirsi mai soli.
Sei sempre impegnato in cose che hanno poco a che fare con la musica. Come riesci a concentrarti e a trovare il tempo per comporre?
E" semplice, io vivo giorno per giorno, cerco di mettere un piede dietro l"altro e prendermi un momento alla volta. Così tutto è più semplice ed è anche la via più immediata per non perdersi. Mi concentro sul presente, ogni giorno mi occupo di ogni singolo momento. Ad esempio, posso chiederti una cosa?
Certo..
Mia figlia vorrebbe un animale. Secondo te è meglio un cane o un gatto?
Io preferisco i gatti ma di solito i bambini si trovano meglio con i cani..
Come pensavo. Credo sia la cosa migliore, sono molto affettuosi. Grazie, è stato prezioso il tuo consiglio. Spero di riuscire a suonare molto presto in Italia..