Intanto vorremo sapere come si è formata la band e come è stato scelto un nome tanto particolare...

Ogni tanto ci ritrovavamo Mario, Marcone ed io in studio da me a far chiacchiere e giocare un po' con sintetizzatori e batterie elettroniche. Poi c'abbiamo preso gusto e abbiamo iniziato a registrare le peggio follie che ci venivano in mente, girando qualsiasi manopola ci capitasse sotto mano. Così sono nati i Buattitime! Non ci siamo mai presi troppo sul serio ed infatti anche la scelta del nome rispecchia in un certo senso questo nostro modo scanzonato di scrivere musica. Ci piace perché e' una parola inventata a cui ognuno pueograve; attribuire il proprio significato.

Ci sono stati dei cambiamenti di line up dal momento della formazione fino a oggi?

Il primo fondamentale cambio e' stato l'ingresso di Vins alla voce e alla chitarra. Mario ascolta principalmente hardcore e new wave, io navigo più' in acque grunge e prog, Vins adora il rock inglese. Non ci becchiamo in nulla! E' divertentissimo comporre insieme! Poi fra il primo ed il secondo cd abbiamo dapprima perso l'interesse di Marcone, poi Marcone stesso. Dopodiche', appena finito il secondo cd, abbiamo iniziato a provare con Mingo. E questo e' stato l'altro cambio fondamentale: l'ingresso di un batterista vero al posto di un mac portatile. Non vi potete immaginare quanto sia più' divertente fare prove insieme ad un essere umano piuttosto che a una macchina. Abbiamo preso il nostro secondo cd 'This Is Not Mallarme', buttato nel cesso e ne abbiamo registrato uno nuovo insieme a Mingo. Così è nato 'Strong Antidots Against Love Soaps'.

Quali sono le vostre influenze principali?

Ne abbiamo talmente tante e talmente disparate che se inizio a scrivere la lista dei gruppi che ci ispirano ti intaso il server. Come vi ho accennato prima ognuno di noi ascolta tantissimi generi musicali e ha svariegate band come riferimento. Ti posso dire che io ne ho tre in particolare: Tool, Radiohead e Porcupine Tree. Diciamo che già che ci sono punto in alto!

In cosa vi sentite maturati rispetto all'esordio?

Ne è passato di tempo! Mi piacerebbe dirti che ora so suonare la chitarra, ma purtroppo mentirei spudoratamente. C'è un passaggio in 'Media' che non e' difficilissimo ma sono quattro anni che tento di suonarlo decentemente e ancora non ce l'ho fatta. E pensare che l'ho scritto io! Scherzi a parte credo che a livello compositivo abbiamo fatto diversi passi avanti, complice anche il fatto che ora siamo molto più' affiatati e quindi riusciamo a dialogare meglio tra noi, ovviamente intendo a livello musicale.

Come nasce il titolo 'Strong Antidots Against Love Soaps'?

Il titolo nasce da un errore: e' una frase che era contenuta in una strofa di Sandman, che poi abbiamo corretto in fase di registrazione, ma che comunque scritta così, e cioè' sbagliata, a noi piace tantissimo. E così abbiamo deciso che questa folle frase errata sarebbe stata il titolo perfetto. Antidots non significa antidoti ma anti punti, un fenomeno legato ai campi magnetici.

Che pillole sono quelle in copertina?

Sai che non lo so! Penso siano valium o roba simile. Scusami ma non sono la persona giusta a cui fare questa domanda: non sono pratico di medicinali, evito di assumere qualsiasi tipo di medicinale e solo quando strettamente necessario tento prima di curarmi con medicinali naturali o omeopatici.

Nella presentazione dell'album viene sottolineato come l'idea iniziale del progetto fosse focalizzata su un utilizzo massiccio dell'elettronica. Sono cambiate le cose nel frattempo? Che rapporto avete con le macchine?

Rimango un instancabile smanettone. Anche se la mia vena elettronica la sfogo in un altro gruppo, i Money For The Revolution. Con i Buattitime nel primo cd abbiamo sperimentato tantissimo con l'elettronica, soprattutto per la generazione sintetica del suono. Poi pero' col tempo la ricerca si e' spostata dalla sintesi alla manipolazione del suono: nel secondo cd i sintetizzatori hanno un ruolo molto marginale, mentre l'effettistica applicata alle parti di chitarra e di batteria e sicuramente più' massiccia. In questo momento sto studiando diversi algoritmi per la composizione di musica autogenerativa, in particolare Nodal con il quale mi sto divertendo parecchio. Credo che questo potrà' essere un ulteriore sviluppo futuro nella musica dei Buattitime.

Come riesci a conciliare il tuo lavoro di produttore con la band? Non c'è il rischio di farsi influenzare in qualche modo?

Adoro il mio lavoro e adoro suonare quindi e' plausibile che queste mie due sfere si influenzino a vicenda. Credo sia molto costruttivo e formativo tutto cieograve;'.

Cosa distingue un produttore da un altro secondo te?

Ma diciamo che potremmo individuare due tipologie generali di produttori: chi porta il proprio sound nella band e chi invece crea il sound insieme alla band. Del primo gruppo gli esempi più' famosi sono Andy Sneap e Bob Rock, entrambi hanno un sound ultra distintivo che emerge in ogni loro produzione. Del secondo gruppo invece i nomi che mi vengono in mente sono Rich Costey e Nigel Godrich: soprattutto il primo lo ritroviamo in tantissime produzioni anche le più' disparate, dai Muse ai Mastodon, dai Cave In ai Foo Fighters e se il suo stile a noi addetti ai lavori risulta chiaro e inconfondibile, non si pueograve; certo dire che il suo lavoro di produzione non sia incredibilmente trasparente. Personalmente preferisco questa filosofia di produzione e essere preso in considerazione più come l'ennesimo componente del gruppo che sto registrando piuttosto che il produttore a cui devi dare del lei.

Da anni sei un personaggio di riferimento per la scena metal e alternative italiana. Quale pensi sia lo stato delle cose attuali? Ritieni ci siano stati dei miglioramenti nell'ultimo periodo a livello di etichette, gruppi e dischi?

Si, decisamente. Attualmente, converrete con me, abbiamo in Italia un incredibile quatità' di band e artisti nell'underground. E la qualità' di molte di esse e' di gran lunga superiore alla media. Vi farei dei nomi, ma ho troppa paura di dimenticarmene qualche d'uno. E anche i servizi sono eccellenti, questo anche grazie al vostro lavoro di giornalisti/supporter che vi date da fare per mettere in risalto una realtà' musicale che merita tantissimo. E' anche molto bello, secondo me, il fatto che piano piano si sta formando una sorta di coscienza di classe in questo underground musicale, una sorta di mutua cooperazione: una cosa che e' da sempre presente in ambito metal ma che difficilmente riscontravo anche in altri generi. Invece adesso capita spesso di sentire di gruppi che si auto organizzano, che si scambiano il merchandise da vendere ai concerti, che si fanno vicendevolmente promozione e che supportano la scena live della propria zona. Credo che se continuerà così questa potrà essere la chiave di svolta.

Cosa ricordi dell'esperienza con i Liars?

L'incredibile craniata che ha dato Asia Argento. Finito il concerto, che si teneva all'Hanabi, un bagno in spiaggia a Marina di Ravenna, siamo rimasti a far chiacchiere e a bere birra in compagnia dei Liars e di Cristofer, l'organizzatore. In quel periodo il cantante dei Liars frequentava Asia Argento e quindi c'era anche lei. Era estate e quindi eravamo fuori dal locale, in spiaggia. Ad un certo punto il cervello di Asia, il cui funzionamento ottimale quella sera era opinabile, ha caricato il dato: 'ho sete, vai a prendere un drink'. Quasi immediatamente il corpo di Asia si e' messo in funzione ed e' partito in direzione del bar. Sarebbe andato tutto per il verso giusto se non fosse che la saracinesca era chiusa. Ha fatto un ciocco esorbitante! Il commento del batterista dei Liars e' stato: 'figo! suona come il gong dei Pink Floyd!'

'Fixed Habits' e 'Everything Is On Tape' sono fantastiche. Volete presentarle ai nostri lettori?

'Fixed Habits' e' uno dei brani che ci vengono meglio dal vivo e l'unico dove non suono. Parla dell'alienazione causata dalla routine, che e' un po' il tema ricorrente di tutto il cd, mentre 'Everything Is On Tape e' liberamente ispirata a Mullholland Drive di David Lynch, uno dei miei registi preferiti.

Chi sono 'Sandman', 'Tommy' e 'Il Messicano'?

Sandman e' un personaggio inventato da Vins, che me l'aveva spiegato, ma visto che io sono un sardone, me lo sono scordato, scusatemi! Tommy e' un nostro caro amico con una discreta calvizie incipiente che pero' non scalfisce mai il suo buon umore, mentre il Messicano e' in realtà' un centro sociale a Misano dove abbiamo suonato per la prima volta quel pezzo. L'abbiamo sempre chiamato così e quindi quello e' diventato il nome ufficiale. Lo so che avreste da ridire, pero' con i nomi io proprio non ci so fare. Pensate che ho un gatto. Indovinate come l'ho chiamato? Gatto.
Quali sono i vostri piani dal vivo?

Suonare ovunque e il più' possibile! Non e' facile ma ci proviamo. Abbiamo una discreta quantità' di amici in giro per l'Italia con i quali tentiamo di organizzare delle datescambio, e' dura ma non molliamo! Arrivati in fondo all'intervista vorrei fare i miei complimenti a tutto lo staff di suffissocore per quello che fate, per noi piccoli musicisti impavidi significa tanto. Grazie di cuore.

(parole di Riccardo eldquo;Pasoerdquo; Pasini)