Il tuo rapporto col pubblico sembra di vera dominazione tanto che servirebbe un trattato sul BDSM per comprendere a fondo 'Crooked Doors'. Come riesci ad essere tanto magnetica e heavy anche quando i riff non sono corposi e la batteria è silenziosa?
Bella trovata. Non ho mai pensato che avessimo una posizione dominante nei confronti dei nostri ascoltatori o almeno non nelle nostre intenzioni. Non saprei davvero. Non sono dall'altra parte e quindi non posso sapere cosa prova il pubblico ai concerti. Posso dirti come mi sento quando suoniamo sul palco ed è sicuramente heavy. Mi sento heavy nell'anima fino al vomito. Ho veramente bisogno di esprimere fino all'ultima goccia di sudore quando canto e penso, un po' come tutti gli esseri viventi del resto, di volerlo tutti i giorni. Non c'è libertà quando hai tutto. Quando ti nascondi. Quando imiti qualcun altro. Magari c'è qualcosa di magnetico in questo senso. Non ci avevo mai pensato comunque. Dopo tutto un trattato sul BDSM potrebbe essere utile..

Quali erano i vostri obiettivi quando vi siete formati? Quanto sono cambiati adesso che il vostro secondo full lenght è realtà?
Finire l'album è stato il nostro unico obiettivo. Non avevamo un'agenda precisa ma solo un album da pubblicare. Sentivamo pressione attorno a noi ma fa parte del processo creativo. Siamo artisti, freak e tipi creativi. Non potremmo funzionare senza la nostra musica. Ho visto ognuno di noi quasi svanire in una coltre di fumo solo perchè non suonavamo abbastanza durante la settimana. Ne abbiamo bisogno. L'unica differenza tra la scrittura di 'CVI' e 'Crooked Doors' è stata che nel primo caso abbiamo avuto tutto il tempo che volevamo. L'album di debutto è stato composto con calma a casa. Nel secondo caso eravamo costantemente in tour. Praticamente eravamo in mutande. Non c'era tempo di vestirsi, organizzarsi e speravamo di non perdere il bus.

Quali sono i vostri mercati migliori a parte gli Stati Uniti? Pensi che 'Crooked Doors' abbia le potenzialità di raggiungere molto persone all'estero?
Noi andremo dovunque ci porterà il vento! Non stiamo monitorando qualche paese in particolare o sperando di conquistare alcune regioni o fasce demografiche rispetto ad altre.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il nuovo album?
Il processo è iniziato con tre canzoni e mezzo e quelle canzoni non erano ancora state gettate nel fuoco. Abbiamo sfruttato ogni secondo disponibile per realizzare l'album anche perché non avevamo idea di come sarebbe suonato alla fine. Vogliamo espanderci, andare più a profondo e irrobustirci. Scoprire quanto profondo puo' essere il terreno su cui stiamo. A volte colpisci una roccia. A volte trovi un tesoro.

Dove avete registrato? Vi siete avvalsi di strumentazione analogica?
Anche stavolta agli Aria Recording Studios di Marietta, Georgia con Joey Jones. E' un nostro caro amico ed il migliore partner creativo che potremmo avere. Per registrare le tracce abbiamo usato parecchia strumentazione analogica, preamplificatori ed equalizzatori tube mic, alcuni compressori e tanti strumenti vintage risalenti agli anni cinquanta, sessanta e settanta. L'obiettivo era quello di ottenere un suono pulito, potente e moderno.

Quali chitarre avete suonato durante il processo?
Gibson Les Paul, Gibson SG, Fender Stratocaster, Fender Telecaster ed alcune chitarre acustiche.

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per la produzione ed il mixaggio?
Non ci siamo ispirati a niente. Naturalmente lungo il processo abbiamo ascoltato qualcosa ma non ci interessa emulare nessuno. Siamo persone volubili e cerchiamo di dare il massimo.

Come avete definito la scaletta? Quanto è importante l'ordine delle tracce?
L'ordine delle canzoni è un problema per me. E' importante per Joey Jones e Josh Weaver. Alla fine dobbiamo trovare un accordo. Joey ha un grande intuito per la visione generale mentre Josh è come uno scienziato pazzo quando si tratta di dettagli.

Perchè avete scelto 'Forget You' come prima anteprima dell'album?
Abbiamo seguito un suggerimento della Relapse Records.

Quali sono gli altri momenti chiave dell'album per te?
Un momento speciale è stato sicuramente quando abbiamo registrato 'The Bear 2'. E' stato spontaneo ed abbiamo scelto la prima versione. Normalmente non mi piace lasciare spazio a tale vulnerabilità e voglio correggere certi errori ma per quella canzone non sarebbe stato reale. E' una vera espressione di emozioni e idee e doveva rimanere così. Altrimenti sarebbe stato come fingere di piangere.

L'artwork è fantastico. Puoi darci qualche dettaglio sui simboli che vi sono presenti?
Sono felice che ti piaccia. E' opera di Orion Landau, un artista della Relapse che vive a Portland. Si era occupato del layout dell'ep poco dopo essere entrati nel roster dell'etichetta. Dovresti cercare in rete le copertine che ha realizzato perché sono davvero grandiose. Non avendoli disegnati personalmente non posso dirti cosa significano i lupi, il labirinto, le uova o l'uccello. Ognuno puo' trarre le sue conclusioni. Orion ha buttato giu' il concept dopo avere ascoltato l'album unendolo con foto che io e Josh avevamo scattato on the road.

Hai una delle voci più belle e facilmente riconoscibili di tutta la comunità rock e metal. Qual è il tuo segreto? Come costruisci le tue parti vocali?
E' un grande complimento e sono sicura di non meritarlo ma grazie davvero. Non ci sono segreti. Faccio solo quello che posso. Sono un essere umano e soffro come chiunque altro per dare il massimo. Alla fine della performance voglio vedere la mia anima sparpagliata sul palco, che frigge come della pancetta sulla griglia. Questa è l'unica cosa che mi interessa. Voglio essere reale e dare tutto.

Qual è la tua band preferita in casa Relapse?
I Rwake.

Che tipo di pubblico avete? Giovani, vecchi, metallari, hipsters, freaks...
Spero che siano tutti freaks..

Mastodon o Baroness?
Spaccano entrambi e hanno tutto il nostro rispetto! Hanno lavorato duro per arrivare dove sono adesso. Non hanno ricevuto niente in regalo e ci piace il loro percorso. Sono i grossi cagnacci della nostra generazione.

Grateful Dead o Led Zeppelin?
Sono grata di non essere una vecchia testona con il dovuto rispetto.

(parole di MLny Parsonz)