Come è nata l'idea di formare la band?
Mio zio è morto tre anni fa a causa di un improvviso atto di violenza. Era un modello per me oltre ad essere un mio amico e mi ha iniziato a suonare la chitarra. Dopo la sua morte mia madre ha trovato una pila di poesie, testi e storie nel suo appartamento. Una di quelle poesie era intitolata 'Tammikuun Lapsi'. Ho composto una canzone ispirandomi al testo. La sua scomparsa mi ha sapinto a scrivere musica in finlandese e pubblicare il primo ep intitolato 'Pariisiin' che contiene quattro tracce. A quel punto ho deciso di formare una band.

Quali sono le tue influenze principali?
Fin da quando ero piccolo ho ascoltato qualunque genere. Dalla musica acustica al death metal. Non posso citare una band in particolare perché mi piace tutto da Frank Zappa ai Napalm Death.

Come descriveresti il vostro suono a chi ancora non vi conosce?
Siamo una band che combina il pop moderno con la musica popolare e folk. Siamo in sei e gli strumenti sono principalmente acustici quindi il suono che ne deriva è piuttosto organico e naturale. Le canzoni riflettono diversi tipi di emozioni ed atmosfere. Dalla malinconia pittorica alla gioia chiassosa.

Per chi non vive in Finlandia è ovviamente molto difficile comprendere le tue liriche. Di cosa parlano? Quanto sono importanti le parole per la tua arte?
Veramente un ragazzo inglese che ho incontrato a Praga mi ha detto che il finlandese suona quasi come l'italiano al contrario. Penso che sia un'affermazione curiosa. Magari potreste provare ad ascoltare le nostre canzoni al contrario e decifrare il codice. A parte le battute le paroli sono fondamentali. Penso che siano le liriche a rendere una canzone viva. Senza di esse non ha identità. Nessuna storia in cui le persone possono identificarsi. Mi ispira tutto quello che mi circonda. Puo' essere un bel film che riesce a trasportarmi in un posto nel quale vorrei essere oppure qualcosa che mi è successo nella vita reale.

'Vaikka Varjoihin Eksynyt' e 'Kettutyttö' sono fantastiche..
Ti ringrazio. Un mio vecchio collega mi ha raccontato che sua figlia è andata a Philadelphia grazie ad uno scambio studentesco ma non riusciva a mantenersi in città e quindi si è trasferita nei boschi e ha costruito un riparo. Ha vissuto laggiù per un anno. Sembra una leggenda urbana ma mi ha ispirato a scrivere ' Kettutyttö'. Parla della ragazza e della pace che ha trovato. Altre canzoni dell'album hanno il potere di trasportarti nei boschi e dove la vita è più selvaggia. E' come se tratteggiassero un paesaggio differente di fronte a te. 'Vaikka Varjoihin Eksynyt' è stata scritta per dei miei amici che vedo raramente. E' una forma di scusa nei loro confronti.

Quanto tempo hai impiegato a comporre e registrare i pezzi dell'album?
Alcuni di essi risalgono a due-tre anni fa mentre altri sono stati scritti in seguito. Nel complesso sono serviti due anni per completare il songwriting. Le registrazioni si sono svolte senza nessuna fretta. Abbiamo cominciato a gennaio e terminato ad agosto ma con varie pause.

Chi ha prodotto l'album? Che tipo di suono volevi ottenere?
Ho prodotto 'Alaska' con Jaakko Rajamäki che si è occupato anche della registrazione e del mixaggio. In passato ha collaborato con artisti tipo Wojciech. Abbiamo cercato di evitare di usare strumentazione elettronica e quindi puoi ascoltare parecchi strumenti tradizionali come violino, violoncello, banjo, mandolino, chitarra acustica e così via. Chitarra, basso e batteria sono state registrate dal vivo in modo che suonassero il più possibile organiche. Alcuni pezzi sono stati catturati in una sola volta in modo che apparissero naturali come le produzioni folk degli anni sessanta e settanta.

Come hai trovato i musicisti che suonano con te nell'album?
Alcuni li conoscevo già prima. Per esempio il mio batterista Olli suona con me anche nei Polar Ends. Con questi ultimi abbiamo suonato spesso insieme ai Molly Grows Up nei quali suona il mio bassista Tapani. Lui conosceva Milja ed abbiamo pensato fosse perfetta per le voci femminili. E' molto brava anche al piano. Ho incontrato Tuomas di ritorno da un concerto di Morrissey e Tupuna a lezione di spagnolo.

La Finlandia è spesso famosa per il gothic ed il metal ma ci sono tante band che suonano altri generi e cantano in lingua madre. Puoi suggerircene qualcuno?
Ti consiglio di non perdere il secondo album degli Yakuzi Pato. Sono di Turku come noi e suonano musica strumentale ricca di groove, molto catchy ed in grado di farti sorridere.

Sei mai stato in Italia?
Due volte e ho splendidi ricordi. La prima volta stavo viaggiando attraverso l'Europa con Olli. Parliamo di oltre cinque anni fa. Partimmo da Roma e passammo da Venezia. Mangiammo e bevemmo benissimo durante il viaggio. L'anno dopo sono stato a Milano per vedere gli U2 in due date sold out a San Siro. E' una della band che amo di più ed è stato fantastico! Non dimenticherò mai il 360 Degrees Tour ed il pubblico italiano è pazzesco.

Perchè hai scelto le corna di un cervo rosso per la copertina?
Una mia amica dell'università è un eccellente fotografo. Si chiama Johanna Naukkarinen. Tutti gli animali che vedi nelle copertine sono imbottiti. Ha scattato le foto al Museo di Storia Naturale di Helsinki. Volevo simboleggiare l'eternità temporale che puoi percepire anche con il suono dell'album e leggendo le liriche.

Come alleni la tua voce?
Avendo due band devo fare un sacco di esercizi prima delle prove e dei concerti. Mi piace l'idea di fare parte di due progetti completamente diversi. I Polar Ends sono più alternative rock con chitarre elettriche. Musica a parte provo a tenermi in buone condizioni fisiche e nuoto tre-quattro volte alla settimana. Fare sport aiuta molto.

Dove scrivi le tue canzoni? C'è un posto particolare dove ami suonare da solo?
Una volta ho preso un battello che porta ad un'isola vicino a Turku per scrivere dei testi. La natura mi ispira tantissimo. Senza internet ed altre distrazioni puoi concentrarti su te stesso e sul mondo che ti circonda. Cerco sempre il mio spazio per comporre. E' un processo molto intimo. Turku è una bella città. Abbastanza piccola da girarla in bicicletta. Ne ho una vecchia dell'esercito svedese. La uso tutti i giorni incurante del tempo. L'inverno è stato parecchio cupo fino adesso ma le ultime settimane sembrano migliori. Spesso nevica e la temperatura arriva anche a venti gradi sotto zero.

Qual è il tuo sogno adesso?
Ho sempre sognato di partecipare ad uno scambio studentesco e si sta per avverare. Sono stato chiamato a Taiwan per studiare un semestre alla National Chengchi University. Sono entusiasta dell'opportunità e magari tornerò con qualche influenza musicale taiwanese. Chissà come sarà il secondo album..