Vi siete formati nel 1999. Quali sono stati i momenti chiave fino adesso?
In quell'anno registrammo il nostro primo demo 'Sterf' ('Die' in inglese) seguito da un secondo nel 2002 intitolato 'We Hebben De Hel Gezien' ('We Have Seen Hell'). Nel 2003 registrammo un mini-cd, 'The Threat', che venne pubblicato da War Cry Productions. Un altro momento importante è stato nel 2007 quando ci siamo stabilizzati con una nuova line-up ed aggiunto un terzo chitarrista alla band. Da quel momento gli Onheil sono cresciuti fino ad ottenere il sound di adesso. Un furioso mix tra thrash metal e black metal melodico. Dopo avere stipulato un contratto con Cyclone Empire rilasciammo il nostro debutto nel 2009. Fu qualcosa di grandioso. Suonammo dal vivo con Mayhem, Vader, Watain e God Dethroned oltre a partecipare a festival come il Party San Open Air ed il Metal Mean.

Come siete entrati in contatto con Cyclone Empire? Quali sono le vostre band preferite nel loro catalogo?
Come si faceva un tempo. Nel 2008 abbiamo inviato il nostro demo a diverse etichette e tra quelle che ci hanno mostrato interesse la Cyclone Empire si è dimostrata la migliore. Ci siamo conosciuti nel backstage del Wacken Open Air e poi abbiamo firmato il contratto. Amano la musica e lavorano in ambito metal con grande dedizione per questo meritano tutto il vostro supporto. Tra le mie band preferite ci sono sicuramente December Flower, Demonical e Bodyfarm ma anche Winter Of Sin e Triumphant, che sono stati messi sotto contratto da poco, sembrano promettenti. Mi piacevano anche i Before The Dawn ma non fanno più parte dell'etichetta.

Cosa ricordi delle sessioni di registrazione di 'The Threat'?
Fu tutto molto economico e veloce. Registrazione, mixaggio e masterizzazione durarono circa dodici ore e ci costarono settanta euro. A quei tempi la qualità non ci importava molto. Eravamo giovanissimi e per lo più ubriachi. Adesso investiamo molto di più nella nostra musica e cerchiamo di spingerci a livelli qualitativi elevati. In ogni caso le cinquecento copie di 'The Threat' sono esaurite da tempo.

Perché impiegaste quattro anni per rilasciare il singolo 'As Hope Dies'?
Problemi di line-up. Il nostro batterista ci lasciò qualche mese dopo la registrazione dell'ep e non riuscimmo a trovare subito un valido sostituto. Provammo un paio di batteristi e suonammo dal vivo con loro qualche show ma non erano abbastanza bravi o comunque non possedevano le motivazioni necessarie. Una volta dovemmo suonare addirittura con una drum machine. Sette anni fa per fortuna ci siamo stabilizzati e da quel momento in poi è andato tutto per il meglio.

'Storm Is Coming' è il vostro secondo full length. Quali sono le differenze principali con 'Razor'?
Cerchiamo di fare in modo che ogni release sia migliore della precedente. Alla fine è quello che fanno tutte le band. Per 'Storm Is Coming' questo ha significato composizioni più varie, maggiori dinamiche di chitarra e batteria ed un suono generale migliore. Come songwriter posso dirti che ho provato a rendere la mia musica più interessante possibile in modo che valesse la pena ascoltare ogni singolo secondo. Non voglio annoiare o trasmettere la sensazione che qualche idea venga ripetuta. Il nuovo album è veramente una tempesta che si abbatterà su di voi.

Che tipologia di sound volevate ottenere stavolta?
Potente, aggressivo, un pò crudo ma sempre luminoso e pulito. Più o meno quello che abbiamo sempre cercato di fare. Nella nostra musica ci sono tanti dettagli e profili melodici ma devi essere bravo a farli emergre. Prima di essere totalmente soddisfatti abbiamo effettuato un paio di mixaggi e rimasterizzazioni. In definitiva 'Storm Is Coming' suona meglio di 'Razor' quindi possiamo affermare che la missione è stata compiuta.

Puoi darci qualche dettaglio sulle registrazioni?
Abbiamo usato uno studio specifico per la batteria ed un altro per le voci in modo da ottenere il sound ottima in entrambi I casi. Chitarre e basso sono stati registrati nel nostro piccolo GK Studio. Bart Hennephof dei Textures e l'ex Pestilence Yuma van Eekelen hanno prodotto e mixato il materiale insieme a me. Infine l'album è stato masterizzato ai Necromorbus Studios in Svezia.

Come nascono le vostre canzoni? C'è un songwriter principale o contribuite tutti allo stesso modo?
Per 'Storm Is Coming' ho scritto io sia la musica che i testi. E' quello che amo fare di più e scrivo sempre materiale nuovo. Ho già pronte alcune canzoni per il nuovo album. Considerati tutti i dettagli preferisco definire le canzoni nel mio studio personale. Su 'Razor' Haat, l'altro cantante-chitarrista, ha scritto due canzoni e anche Nomiis ha contribuito con alcune parti. Magari lo faranno ancora in seguito.

Come descriveresti il vostro stile in percentuale?
Oh madonna, questa è sempre una domanda difficile. Ci definiamo blackened heavy/thrash metal perché pensiamo che sia il termine che più di addice alla band. Sicuramente abbiamo delle radici profonde nel black metal ma mixiamo il tutto con riff heavy e thrash. Per quanto riguarda le melodie sono influenzate sia dal metal classico che dal black melodico o dal death. Mi vengono in mente gruppi come At The Gates e Dissection per esempio. Quindi direi 30% black metal 30% heavy metal 20% thrash 10% melodic death e 10% altre influenze.

Chi sono le legioni di omega?
Noi ci vediamo come veneratori della fine. Questo è il significato di 'The Omega Legions'. Vuol dire che crediamo che nulla durerà per sempre. Vale per qualunque esperienza, sentimento e vita. Non c'è paradiso, aldilà, finiremo tutti in polvere. Sapendo questo sei quasi obbligato a vivere i tuoi giorni in maniera differente. Ti rendi conto che la tua vita è oggi e non domani. Se devi fare qualcosa devi farlo adesso perché potrebbe cambiare qualcosa. Non ci sono seconde opportunità. Il simbolo dell'omega rappresenta la fine. Ci auguriamo che altre band metal si uniscano in questa legione in modo da dare a fans e supporters qualcosa di concreto in cui credere. La canzone parla di come distruggere il presente, cambiare radicalmente e creare una nuova fine.

Il movimento che ruota attorno al metal estremo nel Nord Europa è molto consistente. Cosa pensi che gli Onheil posseggano in più rispetto ad altre band?
Hai assolutamente ragione. Ci sono decine di band da queste parti. Pure troppe. Speriamo di apparire differenti e fare in modo che le nostre influenze ci portino a produrre qualcosa di nuovo. Qui in molti suonano true black metal o death metal old school. Noi non ci poniamo tutti questi limiti. L'idea è sempre quella di scrivere una canzone metal di valore fregandoci del genere in cui possa venire collocata. Se è buona lo sarà in ogni caso. Stavolta credo che abbiamo sviluppato un suono e delle dinamiche che tanti altri non possiedono.

Puoi dirci qualche nome di band underground interessanti?
Ascolto soprattutto materiale degli anni settanta, ottanta e novanta. Quando ero giovane ero in contatto con tanti musicisti della scena underground e scambiavo demo con loro. Quel tempo purtroppo è finito. Ti consiglio comunque i Sign Of Darkness, una band belga con cui suoniamo spesso dal vivo. I Fenris sono un'altra band interessante cresciuta nella nostra area. Anche gli Arroganz sono interessanti.

Ritieni che il movimento black metal sia stato sopravvalutato in passato? In che stato di salute versa a tuo parere?
Non credo che sia stato sopravvalutato. Gli album degli anni novanta di band come Emperor, Darkthrone, Immortal, Marduk e Dark Funeral erano fantastici! La loro aggressività, oscurità e velocità sono ancora delle influenze importanti per la nostra band. Non seguo molto il movimento attuale e quando mi è capitato di ascoltare qualcosa di nuovo l'ho trovato poco interessante. Quello che è successo negli anni novanta rimarrà per sempre unico e non potrà essere superato o ricreato. E' anche il motivo per cui con gli Onheil cerchiamo di proporre qualcosa di nuovo e non copiare nessuno.

Dove avete girato il video di 'Self-Destruction Mode'?
Nella nostra città Dordrecht ci sono tanti vecchi edifici bellissimi. Un pò di tempo fa hanno costruito una sala da concerti una vecchia fabbrica che ha oltre cento anni e possiede un'atmosfera industriale. Le riprese della band sono state effettuate lì dentro mentre la storia è stata filmata nello scantinato dell'edificio. A parte i momenti in cui beviamo che sono state filmate nell'unico bar che rimane aperto fino alle cinque del mattino e di conseguenza quello dove puoi trovarci sempre ubriachi. Abbiamo assunto una compagnia professionale e per due giorni vedevamo queste persone correre avanti ed indietro per trovare le luci perfette. Eravamo abituati a fare le cose in maniera molto più grezza ma il risultato però è suberbo e ne è valsa assolutamente la pena.

(parole di Amok)