Prima di tutto congratulazioni per la vostra esibizione all'Iceland Airwaves. Siete soddisfatti dello spazio che avete ricevuto in questa edizione?
Sì è stato un giorno assurdo! Ci siamo divertiti molto anche perché era il primo show da un po' di tempo a questa parte, il primo con il nostro nuovo batterista Gylfi ed il primo del nuovo tour. Credo che siamo riusciti a sprigionare parecchia energia.

Ci sono band che vi hanno stupito in positivo quest'anno?
Siamo dovuti partire la mattina seguente al nostro show quindi non abbiamo avuto modo di vedere troppo ma siamo rimasti colpiti da questa nuova band black metal islandese che si chiama Misþyrming. Sono davvero eccellenti e freschi.

Cosa significa essere una band islandese? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?
E' piuttosto difficile vivere della propria arte in un posto così piccolo ma essere tra i musicisti più considerati del paese ha comunque i suoi privilegi. La scena è ottima e varia quindi non ci lamentiamo affatto.

Come siete connessi con le altre band? C'è una sorta di competizione?
No affatto. La musica non è competizione. Al contrario trovo che ci sia un sacco di amicizia e amore nella scena musicale.

Cosa desideravate migliorare o cambiare dopo 'Slaves'?
Sicuramente nel nuovo album siamo più focalizzati come compositori. Abbiamo capito meglio come trovare certi suoni e quali sono le interazioni tra di noi. Direi che è stata una progressione naturale. Non ci eravamo messi in testa di cambiare qualcosa. Abbiamo semplicemente deciso di andare avanti ed è saltato fuori 'Your Joyous Future'.

Dove avete registrato l'album? Quanto tempo avete impiegato per completare il processo?
Abbiamo registrato le canzoni dal vivo nella nostra sala prove. Ci abbiamo messo circa due giorni e siamo stati aiutati da Friðrik Helgason che si è occupato anche del mixaggio. Le parti vocali sono state registrate in seguito e per la masterizzazione ci siamo rivolti a Alan Douches. Un'altra differenza tra 'Slaves' e 'Your Joyous Future' è che il primo album era più prog e pieno di sperimentazioni e overdub mentre in questo non ce ne sono assolutamente. Volevamo un suono più brutale e live possibile senza smarrire strutture e dinamiche. In ogni caso non c'era niente di pianificato.

Vuoi provare a recensire 'Blástí Mig' and 'Today I'm Hungry' per i nostri lettori?
Non amiamo farlo. Le canzoni ed i testi sono liberi di essere giudicati. Non vogliamo svelarci fino all'osso. Ognuno puo' dare un morso e provare sensazioni diverse. E' così che ci piace.

Quali sono i vostri riferimenti principali in termini di punk islandese?
Nessuna in realtà. Ti consiglio di guardare Rokk í Reykjavík: www.youtube.com/watch?v=fLyEm9ReQjA&list=PL0mJpQ-CR2KEIBWk4mfCXxe_ZuFIXp4Jm

Qualche vecchio disco o musicassetta?
Magari qualcosa dei Led Zeppelin.

Invece per quanto riguarda i gruppi stranieri?
In questo momento stiamo ascoltando musica per chitarra del Madagascar e Ali Farka Toure.

Sappiamo che dividevate la sala prove con i Fufanu e Karl a volte suona con loro. Avete ascoltato il loro nuovo album?
Adesso abbiamo due spazi separati. Karl è a tutti gli effetti nella band quindi lo ha fatto senz'altro.

Seguite dei rituali particolari prima dei concerti?
Non è sempre uguale. Di solito ci urliamo in faccia o ci prendiamo a pugni sulle spalle.

Cosa significa integrità per voi?
Onestamente non so nemmeno cosa significhi il termine. “Inter-gritty”. Crudo dentro..

(parole di Indriði)