Cosa significa il vostro nome?
Un cimitero di motori in disfacimento messi da parte e piazzati nelle mani di maniaci ossessionati della benzina che brucia. Una sorta di esorcismo di reincarnazione per riportare i motori in vita. É un modo per ricordarci quanto amiamo le vecchie macchine e motociclette. Tutti noi abbiamo delle macchine imponenti o dei chopper e la band è una sorta di zombie che vaga inferocito e ha riportato le vecchie ossa in vita.

Com’è la scena musicale a Melbourne in questo periodo? Ci sono altre band che meritano la nostra attenzione?
Ce ne sono parecchie. The Floors, Gay Paris, Mammoth Mammoth, Palace Of A King, Witchskull, Fuck the Fitroy Doom Scene, Bat Piss, Acid Wolf, King Parrot, The Ruiner, Airborne e Desecrator giusto per fare qualche nome. La scena rock è più forte rispetto ad altre città e ci danno tutti dentro.

Quali sono i luoghi più interessanti da visitare da quelle parti? Cosa suggeriresti a parte la vostra sala prove?
Non suggerirei mai di visitare la nostra sala prove. Non è in buone condizioni e puzza. L’Australia è piena di bellezze da visitare. Viviamo in un posto chiamato Sunbury che è la patria del Cricket. Andare ad una partita e mangiare una fetta di torta di mele è un classico. Personalmente mi piace seguire le rotte del Phillip Island che permettono una vista spettacolare sull’oceano. Abbiamo un sacco di spiagge e luoghi esclusivi dove riposarsi. Abbiamo montagne e mare, città piene di locali ed un processo di civilizzazione ancora piuttosto giovane. Quello che ci manca rispetto all’Europa è soprattutto la cultura e l’architettura.

Tre anni fa avete registrato un demo. Si intitola ‘ZMWY Demo V1.1’ e alcune canzoni ('Roll'n Burn', 'Sick Sad City', 'Galactic Mother Fucker', 'Judas' e 'Fight Fight Fight') sono state riprese sul vostro debutto. Puoi darci maggiori dettagli su quelle recording session?
L’aspetto più divertente è che non erano pensate per essere pubblicate ed è tutta colpa mia se è avvenuto. Sono avvenute in una piccola stanza nel retro di un garage con un microfono, batteria ed un kit elettronico a otto tracce. Tutto molto crudo poi ero entrato da poco. Faremo lo stesso col nuovo album per capire come le nuove canzoni prenderanno forma. Come ti dicevo non era nostra intenzione pubblicare quel demo, poi ce ne siamo fregati ed abbiamo pensato potesse essere utile per organizzare qualche show. ‘Judas’ è stata la prima canzone che ha ottenuto un certo interesse e quindi ci sentiamo ripagati.

Come avete trascorso questi tre anni? Le vecchie canzoni sono state riarrangiate?
Questo è un argomento scottante. Quell’anno dopo avere pubblicato il demo abbiamo suonato in giro e continuato a comporre e bere insieme. Eravamo in corsa ed abbiamo iniziato a lavorare ad un EP con Gavin Parker, poi è arrivata la Napalm e ci è voluto un po' di tempo per sistemare tutto e, una volta pronti, Gav ha trasferito il suo studio, costruendone uno nuovo. A quel punto le tempistiche erano tutte stravolte e ci siamo dovuti adeguare. Alla fine credo comunque sia stato un bene ma, soprattutto per il sottoscritto che odia aspettare, è stato un processo molto difficile. I ragazzi della band dicono che dipende dal fatto che sono vecchio e morirò prima di loro. Io rispondo che dipende dal fatto che non sono sempre strafatto ma alla fine tra voli e caos di vario tipo siamo più uniti ed abbiamo imparato meglio come funzionano l’aspetto creativo e il music business.

Come siete entrati in contatto con Napalm Records?
I nostri fratelli Mammoth Mammoth erano in tour in Europa e credo Seb della Napalm abbia chiesto loro se c’erano delle band interessanti che conoscevano. Per qualche ragione hanno fatto il nostro nome e così ci sono arrivate le prime richieste di foto promozionali, artwork e canzoni. In quel periodo avevamo i demo, foto fatte con l’iPhone e qualche poster ma evidentemente sono piaciuti e quando ci hanno scelto è stato incredibile per noi. Credo siano rimasti colpiti dal notevole numero di ascolti dei demo. Di sicuro fino a quel momento non avevamo niente. Alle spalle solo una ventina di concerti ma Seb, Mona e Moni ci sono stati di grande aiuto.

Napalm dice che combinate groove sullo stile dei Ministry con attitudine sesso, droga e rock n’ roll e sottolinea le vostre influenze di Clutch e Kyuss. Come descriveresti il vostro sound a chi ancora non vi conosce?
Riconosco che è un eccellente inizio. Quando sei in un cerchio è difficile capire in quale cerchio sei. Le influenze sono senza dubbio molteplici sia musicalmente che visualmente. Nella nostra proposta puoi trovare elementi riconducibili a classici del rock australiano come AC/DC, Rose Tattoo e The Angels ma anche band stoner come Clutch e Kyuss. Non suoniamo certo come copie anche se puoi trovare dei collegamenti. Dal punto di vista delle chitarre siamo più legati al rock anni settanta ed al metal. Io sono più per Ministry, Pantera, Static-X e Monster Magnet. Non ho mai studiato come cantante e non ho certo il range di Chris Cornell quindi suppongo che i rumori in sottofondo vengano in mio aiuto. Ho evitato troppi effetti vocali perché volevo essere in grado di fare le stesse cose dal vivo come in studio. C’è anche qualcosa degli Hatebreed forse.

Dove avete registrato 'Supersonic Rock'N Roll'?
In una fabbrica di acciaio, una lounge room, un magazzino di parti per automobili, uno strip club e pure in uno studio girando con un set up mobile per buona parte del processo. Gav attacava il suo Mac e noi provavamo. L’obiettivo era quello di ottenere un suono crudo e spontaneo come accaduto con i demo. Gav si è occupato di produzione e mixaggio, ci forniva il cibo e ci sgridava quando ci comportavamo male. La prossima volta proveremo qualcosa di differente.

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per la produzione?
‘Hellbilly Deluxe’ di Rob Zombie, il Black Album dei Metallica, ‘Pure Rock Fury’ dei Clutch, ‘Back In Black’ degli AC/DC, ‘Roots’ dei Sepultura e qualcosa dei Black Label Society.

Come nascono le vostre canzoni?
Normalmente Daz o Marc se vengono fuori con qualche riff, li registriamo col telefono e ce li giriamo per farci venire delle idee. Poi proviamo insieme e cerchiamo le giuste vibrazioni o dei testi che ci stanno bene. Daz è un batterista fuori di testa e ha sempre un sacco di idee. Insieme a Leigh lavorano al groove dei pezzi. Alcuni si scrivono da soli o nascono da una jam. Altri causano delle guerre intestine nella band indipendentemente dal fatto che Daz e Marc siano fratelli.

L’artwork è fantastico. Mi ha riportato alla mente i film di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino ma anche un sacco di b-movies degli anni settanta e ottanta..
Infatti ci siamo rifatti al poster di Grindhouse. Dan Verky si è occupato dell’artwork. Gli avevamo chiesto una sorta di poster da film, cattivo, legato a macchine, moto e naturalmente al porno. Giusto per dare un’idea delle vibrazioni che si percepiscono ascoltando la band.

Chi è la ragazza in copertina?
É mia moglie. Abbiamo trovato queste vecchie foto di ragazze sui chopper ed abbiamo provato a chiedere il permesso per utilizzarle. Quando ci è stato risposto di no è stato deciso di procedere con la nostra versione.

Chi è un “Galactic Mother Fucker”?
Ahahaha… è interessante perché sto ricevendo un sacco di domande sui testi. Per me in realtà non hanno significato o comunque potrebbero significare qualsiasi cosa. Di solito metto in fila parole che suonano bene insieme. ‘Galactic Mother Fucker’ è un pezzo ispirato ai Monster Magnet ed alle pellicole sci-fi. É un figlio di puttanta che non si cura se nel dancefloor ci sono degli idioti che ballano dalle colonne sonore dei film anni ottanta agli Slipknot. Siamo tutti un po' fuori di testa e le liriche sono come una sorta di ballo acido sotto metanfetamina. É un modo per ricordarmi che quando salto sul palco devo essere al cento per cento visto che sono un po’ sovrappeso, vecchio e buffo da vedere. Ma chi se ne frega. Voglio divertirmi e tirare fuori il demone che c’è in me tutte le notti che suoniamo.

Ti ricordi dove avete suonato la prima volta?
Il nostro primo show è stato ad un raduno di chopper. Suonavamo solo noi nel pubblico c’era tanta gente che parlava tra loro, donne e motociclette. Non fu semplice.

Avete un rituale prima di salire sul palco?
Arrivare in tempo è già un buon punto di partenza. Personalmente mi faccio degli shot di Fireball per fare battere il cuore più forte. A volte faccio l’asociale ed altre parlo un po' con tutti. Di solito arriviamo, qualche birra, un paio di joint e suoniamo. Magari un giorno diventeremo più ritualistici ed arriveremo nel backstage dopo avere bevuto 300mm di vodka su tette naturali mentre i Motorhead suonano e noi giochiamo con le slot.

(parole di Ran)