Come state ragazzi? Oggi è un day-off?
Sì, oggi siamo fermi. Ci stiamo riposando un po’ e aspettiamo la cena.

Come sta andando il tour?
Stiamo partecipando ad un sacco di festival. Li amo perché puoi suonare sotto la pioggia così come a trentacinque gradi! Con mio padre lo Sweden Rock ed il GrasPop sono stati elettrizzanti. Tra qualche giorno saremo al Wacken, in autunno partiremo per un tour americano con i Lord Of The Lost e poi torneremo in Europa con i Dead Daisies.

Congratulazioni perché il nuovo album è davvero una bomba. Com’è stata la transizione tra i primi due lavori e ‘Kinetica’?
Abbiamo lavorato duramente per fare in modo che ogni canzone di ogni album fosse in grado di fare la differenza. L’approccio magari è cambiato ma crediamo che il sound dei Beasto Blanco sia questo e sia ben definito! Abbiamo colto l’opportunità di collaborare con Chris Harms dei Lord Of The Lost e ha cambiato le carte in tavolta. La visione però è sempre stata chiara fin dall’inzio. L’importante è credere fortemente in ciò che vuoi ottenere ovvero un sound molto americano, blues, sporco e heavy. Chris lo ha capito e ci ha aggiunto il suo tocco glam metal spingendoci a dare il massimo in termini di performance.

Vi siete concentrati maggiormente sugli arrangiamenti e la produzione stavolta?
Sì, abbiamo coinvolto Chris fin dall’inizio del processo. ‘Run For Your Life’ è stata la prima traccia che abbiamo prodotto assieme. Dopo aver ricevuto la base ho buttato giù il testo e le parti vocali e, dopo aver modificato qualcosa in remoto, siamo volati ad Amburgo e abbiamo registrato le voci. Il processo è stato quindi decisamente rilassato. No stress. Nessun problema. Ci siamo divertiti.

C’è un pezzo che secondo voi rappresenta al meglio ‘Kinetica’?
Secondo me no, alla fine ogni pezzo ha il suo significato e serve nell’economia del disco. ‘Run For Your Life’ è però speciale. Credo che catturi al massimo il sound della band di oggi. Un altro è ‘Diamond In The Dirt’. La voce di Calico è pazzesca e ci abbiamo passato sopra due giorni bellissimi in Connecticut perché risultasse perfetto.

Qual è il significato?
Ci ridiamo spesso sopra. Beasto Blanco è un diamante nella sporcizia. Abbiamo pensato a quando entriamo in un club dove nessuno ci conosce, iniziamo a suonare, spacchiamo tutto e poi ce ne andiamo tra gli occhi attoniti. È divertente. Un po’ come un film di Tarantino.

C’è un messaggio che intendete trasmettere?
Assolutamente. Se ascolti pezzi del passato come ‘Grind’ puoi capirlo ancora meglio. Abbiamo il pedigree del rock and roll e il messaggio è sempre stato di non accontentarsi e di lavorare duro per realizzare i propri sogni.

Nella bio leggo di un rock and roll band tra la montagna fangosa ed il sole del deserto. A questo punto voglio sapere quali sono i vostri luoghi di riferimento.
Sono nata nella Death Valley e cresciuta in Arizona. Amo le ambientazioni alla Mad Max e il sapore del deserto. Le gang di motociclisti, i costumi un po’ glam e l’idea che dal fango puoi emergere più forte di prima!

Qual è stato il vostro migliore show fino adesso?
Questa è una gran bella domanda! Siamo stati molto fortunati fino adesso. Abbiamo avuto l’opportunità di supportare gli Halestorm nel loro tour americano ed è stato grandioso. Abbiamo suonato in grandi arene anche in Germania ed in altri paesi europei. Siamo quel tipo di band che può suonare in club sold out e poi prendere un volo per Francoforte ed esibirsi al Wacken! Un altro show che ricorderemo sempre è stato in Alabama. Ci sono venuti a trovare musicisti di diverse band, tra cui quelli dei Black Label Society, ed è stata una vera esplosione di elettricità. Mio padre era nel backstage a guardarci ed alla fine è venuto a farci i complimenti.

Nella recensione non l’ho nemmeno menzionato perché secondo me viaggi benissimo da sola.
Ti ringrazio. Non mi curo troppo di quello che dice la gente comunque. Quello che più mi piace nelle interviste è sentire quali canzoni piacciono di più del disco.

Ora però voglio sapere i tuoi difetti da Chuck..
Ahahahaha… non mi guardare male! In realtà non potrei chiedere di meglio. Oltre che bellissima e dotata di una gran voce, Calico possiede una carica enorme che trasmette a tutti noi ed al pubblico. È fonte di ispirazione.

Ti sei guadagnato dieci dollari.
Ahahahah… no allora te lo dico io un difetto! Sono pignola! Anzi, mi arrabbio quando vedo qualcuno attorno a me che non spinge con la medesima forza e concentrazione con cui lo faccio io. A quel punto posso diventare stronza.

Pensate che l’album possa ottenere più successo negli Stati Uniti o in Europa?
Adesso, con Spotify e YouTube, è possibile raggiungere qualunque posto. Credo però che l’album possa piacere soprattutto a chi ama ascoltare i dischi dall’inizio alla fine. Prendersi un’ora di tempo, inserire il cd nel lettore o il vinile sul piatto e ascoltare le canzoni ed i testi a fondo. Alla fine dovrebbe essere sempre così.

(parole di Chuck Garric e Calico Cooper)