Avete impiegato tanto tempo per pubblicare questo nuovo album..
Sì, c’è voluto tanto tempo sia in termini di songwriting che di produzione ma ora siamo orgogliosi del risultato.

Facciamo un passo indietro. Come si è formata la band e qual era la vostra visione all’inizio?
Il cantante ed il bassista sono amici fin dall’infanzia e hanno sempre avuto una passione comune per l’heavy metal quindi l’idea di formare una band è nata in maniera naturale. Tutto si è svolto molto rapidamente e il primo EP è stato registrato quando ancora non mi ero unito alla band. Una volta che la line-up si è assestata, abbiamo suonato in Svezia ed in Germania e subito dopo abbiamo iniziato a scrivere le canzoni di ‘Nocturnal Creatures’. Più o meno è passato un anno e poi è arrivata la pandemia e quindi il tempo per registrare non è mancato.

Se dovessi presentare il disco con una sola traccia quale sceglieresti?
Probabilmente ‘Zarathustra’ perché è stata la prima canzone che io e Anton abbiamo scritto quando mi sono unito alla band. Rappresenta la nascita del disco ed è nata in una capanna nei boschi. Bevevamo whisky e ascoltavamo gli Iron Maiden ad alto volume! Il tempo di montare il drum kit e in un’ora e mezzo abbiamo scritto il pezzo.

Il video di 'Zarathustra’ è bellissimo. Dove avete trovato quella corona?
Ci siamo ispirati ai b-movies di Kenneth Anger degli anni '70 come 'Lucifer Rising', con la colonna sonora di Jimmy Page dei Led Zeppelin. Essendo grandi fan di Zep, ci siamo innamorati del simbolismo esagerato e della pura stranezza di quel film e abbiamo pensato di provare a fare la stessa cosa. Il protagonista è una rockstar in spirale discendente. Alla fine muore in mare e si rincarna in una sorta di divinità. La corona, così come quasi tutti i costumi, ci sono stati forniti da un amico di Göteborg che ha un negozi di attrezzature e vestiti per il cinema.

Il vostro sound è live oriented al cento per cento. È stato difficile ottenerlo?
Al contrario è stato molto facile! L’alta trasportabilità dal vivo è una priorità per noi, anche se alcune canzoni hanno un pianoforte e tante percussioni che magari non riusciremo a suonare ai concerti. Non ci interessa apparire come dei nuovi Black Sabbath o dei nuovi Thin Lizzy. In giro ci sono troppe retro band ma noi vogliamo essere freschi e potenti, non retrogradi. Il sound di chitarra è ispirato soprattutto a ‘Pyromania’ dei Def Leppard, con poca distorsione ma tanta potenza. Sono una band incredibile! Li ho visti di recente allo Sweden Rock e sono rimasto estasiato! La batteria invece è stata registrata in presa live e se dovessi indicare un riferimento allora direi il ‘Black Album’ dei Metallica.

Qual è stato il vostro migliore concerto fino adesso?
Ricordo delle date in Germania e Danimarca con gli Svartanatt ma anche uno show spettacolare a Copenhagen con gli Hällas. Sono nostri amici e ci hanno anche aiutato a registrare alcune parti del disco.

Chi sono le creature notturne di cui parlate nel disco? Sono figure realmente spaventose oppure si tratta di un titolo alla Turbonegro con una sottile ironia di fondo?
L’album è una sorta di concept sulla notte. Non volevamo un concept vero e proprio ma un collante tra tutti i pezzi. L’atmosfera è abbastanza oscura e non è troppo differente da quella di ‘Creatures Of The Night’ dei KISS.

Fate parte della scena di Malmö. Vi siete più vicini alle band danesi oppure a quelle svedesi?
Sicuramente a quelle svedesi anche se dobbiamo andare a Stoccolma o Göteborg per trovare buoni ingaggi. Buona parte della scena svedese è concentrata lì, anche se a Malmö ci sono buone band come i Crazy Lixx e gli Iron Pike.

Pensate di attrarre più fan nell’ambiente heavy metal o hard rock?
Questa è una bellissima domanda! Un sacco di persone in questo momento ci sta cercando di catalogare. Noi non vogliamo essere etichettati e pensiamo che i Bomber possano andare bene in entrambi i casi. A mio parere dipende molto dai diversi paesi o addirittura continenti che si prendono come riferimento perché in Europa l’heavy metal ha radici profonde. Qualora riuscissimo a suonare negli Stati Uniti con una certa regolarità sono convinto che le nostre influenze hard rock verrebbero apprezzate.

(parole di Max Huddén)