In attesa di ascoltare il loro secondo full lenght ‘A World Without Us’, gli australiani partecipano alla serie di ristampe di Bird’s Robe Records rilanciando un debutto discografico in grado di proporre un eccellente ibrido tra post metal e cinematic rock. I tour con Russian Circles (un’influenza sicura dei ragazzi), Tangled Thoughts Of Leaving e, proprio di recente, Suldusk (pare che sia stata proprio Emily Highfield a suggerire alla label la reissue) hanno permesso alla band di crescere dal punto di vista tecnico e irrobustire la fanbase e sarà curioso vedere quali saranno le prossime soluzioni sonore utilizzate (soprattutto adesso che Hayley de Kruiff siede dietro le pelli). Allo stesso tempo sale un po’ di nostalgia ricordando il primo mini album, risalente al 2016, ed una potenza primordiale che in ‘Arka Morgana’ è stata solo leggermente mitigata, in favore di arrangiamenti più aperti ed uno stile più guitar-oriented. ‘Vitreous’ e ‘Atonement’ sono gli apici di una scaletta potente, che mette in evidenza il talento del leader Shane ‘Shamus’ Mulholland e merita una nuova possibilità all’interno di un contesto intransigente e variegato.