Allora Chris cosa ne pensi dell’Italia ?
E’ un paese fantastico Lorenzo, vorrei davvero viverci un giorno. Penso che lo farò perché qua avete tutti la mentalità molto aperta e ci sono molte possibilità per divertirsi. Devo ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo piccolo tour e anche l’intervista che stiamo facendo con te.

Il vostro debutto è stato pubblicato dalla Karisma che è una piccola label di Bergen. State cercando una distribuzione migliore per il vostro album ?
L’aspetto più importante e’ che il disco fosse pubblicato come si deve. La Karisma è stata l’etichetta che ha mostrato maggiore interesse nei nostri confronti e allo stesso tempo eravamo fieri di potere collaborare con persone che provenissero dalla Norvegia come noi. Non e’ il massimo per quanto riguarda le comunicazioni e non e’ una grande etichetta ma questo non ci spaventa. Abbiamo ricevuto alcune offerte interessanti che stiamo valutando. E’ chiaro che cercheremo di fare uscire il disco anche in America dove pensiamo di potere avere anche un buon mercato.

Ci sono gruppi come i Seigmen che hanno deciso di trasferirsi negli States e adesso si chiamano Zeromancer.
Non posso negare che stiamo pensando anche noi a questa possibilità. Una scelta del genere ci aprirebbe diverse possibilità in più ma comporterebbe anche cambiamenti che potrebbero influire negativamente sulla band e sui nostri rapporti. Per il momento siamo orgogliosi di essere che tante persone si interessino a una band norvegese per certi versi anticonvenzionale visto che non suoniamo metal. La scena glam di Los Angeles mi ha sempre affascinato perché era sincera. Decine di band che facevano fatica a trovare i soldi per uno studio di registrazione e che passavano le giornate a provare o cercare vestiti usati.

Nella recensione ho scritto che se qualcuno smarrisse casualmente qualche copia del disco in Hollywood Boulevard..
Non ci avevamo pensato potrebbe essere un’idea eheh..

Il vostro debutto e’ in costante bilico tra tentazioni glam e influenze dark anni ottanta. In futuro sceglierete una direzione più precisa e definita ?
Con l’album abbiamo cercato di mediare il più possibile tra le nostre influenze ricercando un sound che potesse incorporare certi elementi che sono inseparabili dal nostro concetto di musica pur mantenendo un’anima rock e personale. Siamo cresciuti ascoltando i dischi di L.A. Guns e Motley Crue ma la cultura dark rock inglese degli anni ottanta ci ha sempre affascinato. Gruppi come The Mission, The Cult e Sister Of Mercy hanno sempre avuto una grande presa dalle nostre parti nonostante Bergen sia famosa per la scena metal. In futuro penso che suoneremo ancora più rock spingendo l’acceleratore laddove in questo disco abbiamo cercato di rallentare i ritmi e trovare melodie che funzionassero.

Pensavo che questa commistione tra due stili fosse alla base del lungo processo creativo che ha portato alla pubblicazione del disco..
Non è proprio così. Al contrario avevamo diverse canzoni pronte quando siamo entrati per la prima volta in studio. I tempi di registrazione si sono dilatati per vari motivi. In questi due anni abbiamo avuto molti problemi e anche decisamente sfortuna e allo stesso tempo non volevamo consegnare alla label un master del quale non fossimo soddisfatti completamente.

Parlaci di ‘Lucifer’s Town’..
E’ la canzone che amo di più di tutto l’album e penso sia uno dei pezzi migliori che ho mai scritto. Le sono molto legato soprattutto perché quando Rikk ci ha lasciato abbiamo vissuto un brutto momento e l’aver trovato Traci è stato veramente uno spiraglio di luce. Anche se quando è entrato nella band i pezzi erano già quasi tutti finiti Traci ha suonato due splendidi assoli in ‘Lucifer’s Town’ e ‘Heartache Boulevard’ contribuendo in maniera determinante all’album. Abbiamo scelto ‘Lucifer’s Town’ come singolo perché pensiamo che sia la giusta combinazione tra energia, melodia e le nostre influenze. Il testo riflette un’esperienza personale ma non amo troppo parlare delle liriche. Credo che in certi casi sia la musica a far brillare certi versi e non il contrario..

Ascoltando il disco appare evidente che le parti vocali sono state molto curate. Da apprezzare è sicuramente il fatto che abbiate tentato di rimanere il più possibile personali..
Le tue parole mi fanno veramente piacere. In effetti abbiamo cercato nei limiti del possibile di evitare di essere banalmente paragonati ad altri gruppi goth che rispettiamo sicuramente ma avrebbero certamente limitato la nostra crescita. E’ inevitabile che possedere le stesse influenze finisca per rendere simili ma ogni gruppo deve mantenere la propria identità fino in fondo. L’importante è che più persone possibili possano ascoltare la nostra musica senza pregiudizi o fraintendimenti. La stessa cosa vale per coloro che identificano in cantanti sex symbol oggetti sessuali privi di personalità e incapaci di scrivere canzoni di valore. Probabilmente quando i più scettici vedranno le nostre foto su qualche rivista o sul tuo sito ci ‘condanneranno’ come un’altra goth band decadente senza anima. Non siamo così e credo sia sufficiente ascoltare il disco per comprenderlo.

Cosa stai ascoltando in questo periodo ?
Mi piace moltissimo l’ultimo disco dei Taake che sono come noi di Bergen e non smetto mai di ascoltare i vecchi album dei London After Midnight.