Prima di tutto vuoi introdurre la band con una piccola biografia ?
Ciao a tutti. Sono Adam il batterista dei Mantic Ritual. Ci piace suonare musica veloce e heavy. Ho formato la band nell"estate di cinque anni fa assieme a Dan Wetmore e Ben Mottsman, due amici del college che condividevano con me l"amore per i primi Metallica, gli Slayer, i Mercyful Fate e i Diamond Head. Abbiamo fatto qualche concerto nella zona di Pittsburgh per farci notare e l"addizione di Jeff Potts alla chitarra si è rivelata perfetta per il gruppo. Per essere nel cuore della nuova scena thrash ci siamo trasferiti a Los Angeles e una volta arrivati ci siamo resi conto di quanto fosse difficile emergere. La Nuclear Blast ha sentito il nostro demo e ci ha consigliato di registrare nuovamente le canzoni con il supporto di un produttore di nome come Andy Classen che in passato aveva collaborato con gruppi che rispettiamo molto come Krisiun e Rotting Christ. In aprile siamo volati nel suo studio in Germania e adesso che siamo di nuovo a casa non vediamo l"ora di leggere le recensioni del disco.
Come avete scelto nome e copertina dell"album ?
Molti dei vecchi fans ci ricordano ancora col nome di Meltdown. Abbiamo deciso di cambiarlo per evitare confusione con altre band e prevenire problemi legali. Dan è saltato fuori con Mantic Ritual che è piaciuto a tutti fin dal primo momento. L"artwork di "Executioner" è basato sul lavoro di Colin Marks. Un disegno molto semplice ma provocante. Amo quei colori e penso rispecchi alla grande il nostro gruppo.
Parliamo adesso delle vostre influenze..
Può sembrare strano ma non ascoltiamo solo thrash metal. E" ovvio che Metallica, Slayer e Sepultura rappresentano enormi influenze per il nostro stile ma siamo attratti anche da altri generi. Molti di noi hanno avuto un"educazione classica e studiato i loro strumenti professionalmente per anni. Io per esempio sono sempre stato un fan del punk e del rock anni cinquanta e sessanta. Poi direi Scorpions, Judas Priest e Mercyful Fate. Questi ultimi ci hanno sicuramente influenzato nel modalità di arrangiamento dei pezzi.
Quali sono gli album che vi hanno ispirato maggiormente ?
Direi "Kill "Em All" dei Metallica per un motivo molto semplice. Al giorno d"oggi tutti i gruppi fanno a gara a produrre l"album più potente ma in pochi capiscono che non servono grandi produzioni per realizzare tale obiettivo. Ci sono tanti dischi del passato, non solamente metal ma anche jazz o pop, dai quali possiamo imparare molto in fatto di suoni e attitudine.
Sono certo che siate felici di questo grande ritorno del thrash. Qual è secondo voi la vecchia band che ha pubblicato il migliore album negli ultimi tempi ?
Siamo davvero carichi perché c"è una tensione positiva attorno a tanti gruppi emergenti. Quando abbiamo cominciato non pensavamo ci fossero così tante band interessate a suonare la stessa cosa. Una volta trasferiti a Los Angeles abbiamo dovuto combattere duramente per farci notare. E" un po" come succedeva nella Bay Area all"inizio degli anni ottanta. Credo che i Testament e gli Exodus siano stati i migliori. Entrambi hanno pubblicato due grandi dischi senza alcun timore reverenziale rispetto al passato.
Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast ?
Nell"inverno del 2007 abbiamo registrato il demo di "Executioner" spedendolo in giro assieme a un press kit. Siamo stati contattati dalla Nuclear Blast che ci ha mostrato un certo interesse. Non essendo in grado di venirci a vedere dal vivo hanno voluto che mandassimo loro una registrazione di un concerto che avevamo fatto al Whisky Go Go di Hollywood. Immagino sia andata bene perché poche settimane dopo ci hanno offerto un contratto. Mentre stiamo parlando è in circolazione il video di "One By One" che abbiamo girato in Olanda e Belgio nel periodo in cui eravamo in Europa per registrare l"album.
Com"è stato lavorare con Andy Classen ?
Ci siamo trovati davvero bene perché è un professionista che conosce alla perfezione le tecniche di produzione e come risolvere qualunque problema ma è anche totalmente ricettivo nei confronti della band con cui lavora. Fin dall"inizio ha ascoltato le nostre impressioni e seguito i suggerimenti che gli davamo per rendere il disco più personale possibile. La maggior parte delle canzoni erano state registrate per il demo e quindi il processo si è svolto velocemente. L"obiettivo è stato quello di ottenere un suono più solido e pulito.
"One By One" e "Double The Blood" sono i miei pezzi preferito dell"album..
Entrambe risalgono a qualche anno fa. Con "One By One" ho cercato di scrivere un anthem heavy metal molto semplice e diretto. Ricorda gli Slayer in un certo senso. Abbiamo scelto la canzone come opener dell"album perché è quella con cui apriamo sempre i nostri concerti. "Double The Blood" è invece focalizzata solamente sulla musica. E" un pezzo thrash di grande impatto con diversi assoli al suo interno. In generale i testi non affrontano argomenti particolari ma desiderano trasmettere un messaggio di unicità. Tutti dovrebbero pensare un po" di più a se stessi evitando di cadere in materie superficiali e finire per essere solo dei cloni tutti uguali.
Come funziona il processo di songwriting all"interno della band ? C"è un compositore principale o contribuite tutti allo stesso modo ?
Normalmente Dan parte con qualche riff e una volta che abbiamo una struttura di base ognuno aggiunge le sue parti completandola. Molte band caricano eccessivamente le canzoni snaturandole. Noi invece cerchiamo di inserire solo quello che riteniamo necessario in modo che dal vivo non debbano essere stravolte. In questo momento siamo in tour con i Rotting Christ e ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante questo aspetto.

(parole di Adam Haritan)