Cosa sono questi due mondi paralleli che tenti di configurare o descrivere col nome ?
Uno è il mondo in cui tutti viviamo. Poi c"è quello che ognuno ha nella sua mente, definito da desideri, speranze e paure. Questi due mondi sono molto vicini ma non si incrociano quasi mai.
Quali sono le tue influenze principali ?
Non credo di dovere citare riferimenti particolari. Sono una persona molto aperta di mente e ho indefiniti idoli in tutti i generi che ascolto. Probabilmente è per questo che ho scelto la musica elettronica come forma di espressione perché mi permette di dipingere il suono che immagino nella mia mente senza alcuna restrizione. Basta sapere esattamente come funzionano certe macchine.
Ci saranno però dei dischi che ti hanno ispirato più di altri..
Non è facile rispondere a questa domanda perché ce ne sarebbero troppi da segnalare. Direi "Phaedra", "Zeit" e "Rubycon" dei Tangerine Dream, "Black Celebration", "Violator" e "Music For The Masses" dei Depeche Mode, "Mirage" e "Timewind" di Klaus Schulze e "Chiastic Slide" e "Tri Repetae" degli Autechre. Poi qualcosa di Biosphere e Robert Rich..
In cosa pensi si differenzi maggiormente "Shade" dai precedenti lavori in studio ?
Con questo album ho voluto dare maggiore enfasi alla scultura del suono creando atmosfere diverse. Ho dato invece meno enfasi alle melodie di facile digestione. Nella mia mente ho sempre considerato le digressioni soniche e le atmosfere come la poesia e le melodie come la letteratura con una chiara storia di fondo. Adesso preferisco l"indefinito e cerco di dare alle persone che ascoltano i miei dischi più spazio all"immaginazione. In futuro mi muoverò ancora più nel profondo.
Vuoi presentare le tue passate release ai nostri lettori ?
"Existence" è il primo disco e risale ormai a sei anni fa. E" sicuramente meno personale degli altri, con molte melodie e un suono pulito e definito. Con il successivo "Insight" ho cercato di dare una struttura più precisa alle canzoni, curando maggiormente i dettagli e avvicinandomi alle immagini che avevo nella mia mente. "Far Away Light" contiene tracce che appartengono a vari momenti della mia evoluzione come musicista. Puoi trovarci melodie ma anche atmosfere e trame più oscure. E" senza dubbio il disco più vario. "Obsessive Surrealism" infine è l"album con cui ho realizzato per la prima volta di essere vicino al raggiungimento dei miei obiettivi. Ho iniziato a comporre le canzoni di "Shade" qualche giorno dopo la release del disco precedente e ho impiegato più tempo del previsto a trovare il giusto equilibrio tra certi particolari e atmosfere più organiche che in passato.
Hai notato delle differenze nel modo di registrare e produrre le canzoni ?
Questa volta ho utilizzato più layers e ogni pezzo ha necessitato un processo lungo e pesante prima di essere pronta. In passato registravo direttamente su DAT senza multitraccia e questo è stato sicuramente il cambiamento più significativo. Inoltre stavolta ho usato più processi digitali di suoni modulari analogici puri che in passato. Il risultato è un suono più sintetico.
Di cosa parla "Urgency" ?
"Urgency" è l"unica canzone con delle parti vocali che non sono facilmente comprensibili. Se n"è occupato mio fratello John Sirros che è psichiatra e come prevedibile hanno a che vedere con il rapporto tra l"animo umano e il suo comportamento. In generale non ho un"attenzione particolare al significato dei pezzi che compongo e questo perché cerco sempre di non pormi limiti e rimanere spontaneo.
Ci sono degli artisti elettronici che ritieni meritino più attenzione di quella ottenuta fino adesso ?
I primi nomi che mi vengono in mente sono Signalform, India Czajkowska, Chronik e Garden In Black
Qual è l"esperienza dal vivo che ricordi con più piacere ?
Più che altro sono un artista da studio ma in termini di concerti direi la memorabile partecipazione all"E-phos Festival nel 2001
Da dove deriva il tuo amore per i modulari analogici ?
Dal mio desiderio di scolpire una creatura vivente a partire dal suono
Sappiamo che sei moderatore del gruppo dedicato al modulare Doepfer A100. Quanto è migliorato questo strumento negli ultimi anni ?
Sarebbe troppo tecnico spiegarlo nei particolari ma è comunque un sistema in continua evoluzione. La sua nascita risale al 1996 e da allora è diventato una delle macchine più creative per fare musica.
Di cosa ti occupi per la Analogue Systems ?
Anche se preferisco non entrare nei dettagli il mio lavoro è quello di disegnare onde e preset per il grande modulo RS370 Polyphonic Harmonic Generator che hanno costruito per il sistema modulare analogico RS-Integrator. Poi mi sono occupato di realizzare un sample cd per presentare tutte le opportunità offerte dalla macchina e che puoi ritrovare frequentemente nella mia musica.
Infine parlaci delle tue collaborazioni con Ingo Zobel, Alio Die e Steve Law..
Il progetto con Ingo Zobel (Selfoscillate) si chiama Interconnected ed è maggiormente focalizzato sulla ritmica e l"IDM ma senza essere per forza legato a quel genere. Prima della fine dell"anno uscirà qualcosa stanne certo. Con Alio Die (Stefano Musso) lavoriamo sulla combinazione tra tessuti sintetici modulari analogici, vari strumenti acustici e improvvisazioni vocali. E" molto interessante lavorare con lui e anche in questo caso speriamo di pubblicare il primo album entro l"anno. Infine come Memory Geist, la mia collaborazione con Steve Law (Zen Paradox), siamo indecisi su come suonerà il secondo lavoro in studio. Il primo disco è uscito per l"etichetta sperimentale italiana Musica Maxima Magnetica e si muoveva su territori dark ambient. Staremo a vedere..

(parole di Bakis Sirros)