Come definiresti il vostro stile ?
(Thomas Prescott) Alla fine possono definirci come vogliono ma ci consideriamo una punk rock band.
Quale etichetta odiate di più ?
(Thomas Prescott) Direi quella emo perché il fatto di avere dei testi che provocano emozioni non significa essere una band di quel genere. Vogliamo solamente esprimere i nostri sentimenti in musica.
(Dennis Meyer) Non me ne curo più di tanto. La gente ama etichettare i gruppi e come loro lo facciamo anche noi. Pensate che questo album rappresenti al massimo lo stile dei Fire In The Attic o ci saranno ulteriori evoluzioni in futuro ?
(Thomas Prescott) Ci stiamo lavorando ancora. Quando sono entrato nella band eravamo davvero sotto pressione e abbiamo cercato di sviluppare uno spettro di idee che adesso andremo a esplorare in maniera più approfondita.
(Dennis Meyer) L"ingresso di Thomas ha cambiato molte cose e rappresentato una ventata di aria fresca nella band. Eravamo arrivati al punto in cui apportare delle modifiche era necessario anche se credo che la novità più importante sia quella delle tastiere. In definitva il nuovo disco è più heavy in certe parti e si avvale di una strumentazione più ampia. Non ci siamo posti alcun limite.
Vogliamo analizzare le tracce dell"album una dopo l"altra ?
(Thomas Prescott) "Are We There Yet" è un"introduzione melodica al disco. Questa canzone è decisamente influenzata dai Brand New e parla di quando ripetiamo le stesse azioni per tutta la vita fino a costruirci con le nostre stesse mani la prigione in cui viviamo. "Running With Scissors" è ispirata ai Ghost Of A Thousand e affronta il tema della crisi economica imperante. "Wide Eyes" è una canzone molto speciale per me perché si basa sul credere di più in sè stessi e combattere per quello che si vuole ottenere. "Heartbeats For Paychecks" è una punk song di un minuto e quaranta secondi su quanto vale un"ora della tua vita. "Clockworks" mi ricorda quando sono stato licenziato dalla Llodys. Non potevo essere più felice. "Emergency Exit" parla del gioco della vita mentre "The Failure" è un pezzo in due parti sulla notte peggiore della mia vita quando una ragazza mi ha lasciato. "A Call Into Arms" è un messaggio rivolto a tutti coloro che danno troppa attenzione ai media e alle riviste di moda. "Sinking Relationship" è come una pausa di riflessione dopo un naufragio. "Call It Quits" descrive la mia opinione sulla scena musicale di oggi. Davvero ripulsante. Preferirei spararmi alla testa prima di ammettere di fare parte di un certo ambiente. "Imperfection Is Infinite" è una canzone sui nostri difetti e su come riusciamo ad accettarli. Infine abbiamo "The Shape Shifting Mountain" che è una sorta di riflessione su tutti i cambiamenti a cui è andata incontro la band negli ultimi due anni.
Come vi rapportate con la critica ?
(Thomas Prescott) La maggior parte delle recensioni o degli articoli sulle riviste sono opera di una persona e quindi non possiamo preoccuparci troppo di quello che pensa anche se il giudizio è positivo. In generale il feedback attorno a questo disco è stato ottimo e questo ci rende orgogliosi.
Avete intenzione di pubblicare un video ?
Si ne sta per uscire uno per "Running With Scissors". Sarà interessante perché non abbiamo filmato niente ma sono esclusivamente fotografie in slow motion. Lo pubblicheremo presto sul nostro MySpace.
Come siete entrati in contatto con Redfield Records ? Siete soddisfatti del tipo di contratto e del loro supporto ?
(Dennis Meyer) Siamo molto amici con i ragazzi che tengono in vita l"etichetta e il supporto è importante. Anche la mia vecchia band era sotto contratto con loro.
Perché state correndo con le forbici in mano ?
(Dennis Meyer) Dovunque ti trovi, quando le cose vanno nel verso sbagliato sei un pazzo se pensi di avere la soluzione per tutti i problemi..
Perchè il fuoco è partito proprio nell"attico ?
(Dennis Meyer) Stavo fumando fuori perché mia madre non si accorgesse e non ho spento bene la cicca eh eh...
Qualche band underground che secondo voi merita attenzione ?
(Thomas Prescott) Adoro i Parachutes. Poi direi Killed In A Week, Kenai, Lunatic High e Alias Caylon..
(Dennis Meyer) Io invece dico gli italiani Your Hero con cui abbiamo suonato un paio di volte. Davvero bravissimi.