Prima di tutto introduci il gruppo con una breve biografia..
Siamo tutti cresciuti insieme in una piccola città della Svezia chiamata Jönköping dove abbiamo imparato a suonare i nostri strumenti. Bengt aveva un fratello maggiore con cui formammo i Dykare And Giraff. Eravamo io, Bengt, suo fratello Sven e un altro amico del paese. Una volta lasciata Jönköping, Lasse e Bengt sono entrati nei Cardigans e questo li ha resi estremamente occupati per diversi anni. Qualche anno fa ci siamo incontrati di nuovo a un festival e abbiamo iniziato a parlare di quanto fosse bello suonare insieme. In quel momento sono nati i Brothers Of End.
Quali sono le vostre influenze principali?
Quando eravamo adolescenti ascoltavamo folk di annata e artisti come Bob Dylan e Neil Young hanno definitivamente influenzato il nostro modo di comporre musica. Quello che ci piace però dei Brothers Of End è che non abbiamo alcuna limitazione fin dal primo momento in cui ci siamo chiamati così. Ci interessa semplicemente suonare insieme.
Come descriveresti il vostro suono a chi ancora non vi conosce?
Lento, sonnecchiante e gommoso. La conseguenza di troppi bicchieri di vino e della noia di suonare semplici pop songs.
Che differenze trovi tra "The End" e i dischi dei Cardigans?
Prova a chiederlo a Bengt o Lasse ahahah....
Cosa vi ha spinto a rivolgervi a Playground Music per pubblicare l"album?
Sinceramente all"inizio non avevamo grandi aspettative riguardo una pubblicazione del disco. Non pensavamo ci fossero etichette interessate a un progetto tra amici. Forse perché le canzoni suonavano troppo lente, sonnecchianti e gommose ahahah...
Allora avete dato vita a Konjaga Records..
A quel punto però Playground Music ha insistito per occuparsi della distribuzione dell"album e quindi abbiamo deciso di operare insieme. Credo sia un"ottima soluzione perché ci permette di avere il disco in più paesi possibili e allo stesso tempo di mantenere il controllo sulla nostra musica. Non vogliamo essere in alcun modo dipendenti da date, persone e obblighi contrattuali. Quando vorremo pubblicare altre canzoni lo faremo nel modo che più ci piace.
Come mai avete intitolato una canzone "Scaldabagno"? Sapete cosa significa in italiano?
Ho letto sul vocabolario il suo significato ma non importa molto. Quando eravamo piccoli sognavamo viaggi romantici in Italia e volevamo imparare a tutti i costi la vostra lingua. Facevamo finta di conversare in italiano anche se conoscevamo solamente qualche parola e immagino che scaldabagno fosse una di queste ahahah....
Di cosa parlano i testi?
Intanto ci tengo a sottolineare che "The End" non è un concept album, non c"è alcun legame tra il titolo e il nostro nome così come tra le canzoni che ne costituiscono la struttura portante. Non avevamo nessun piano particolare prima di iniziare a scrivere e ci affidiamo totalmente all"ascoltatore perché possa interpretare nella maniera più interessante possibile le nostre parole.
Qualche gruppo underground che pensi meriti attenzione?
In Svezia William The Contractor, The Contretes, The Tiny e Frida Hyvönen se puoi definirla underground. All"estero ho recentemente scoperto su YouTube i The Grand Archives e trovo che siano eccellenti. Poi mi piace parecchio Harry Nilsson.
A quali altri progetti state lavorando in questo momento?
Bengt e Lasse suonano in una party-country-music-cover-band chiamata Up The Mountain. Quando trovo il tempo suono il basso con Friska Viljor e Marit Bergman ma il nostro progetto numero uno rimangono i Brothers Of End. In primavera l"album dovrebbe uscire in Francia e Germania e stiamo già scrivendo delle nuove canzoni.
Parlaci del vostro processo di songwriting..
Io vivo a Stoccolma, Bengt e Lasse a Malmö, quindi utilizziamo internet per spedirci le idee tra di noi. Parti di chitarra e di organo, voci e atmosfere di sottofondo viaggiano sulla rete centinaia di volte finché non decidiamo di trovarci insieme e mettere ordine.
Avete girato un video per promuovere "The End"?
Certo potete vederlo alla pagina www.youtube.com/user/KONJAGARECORDS
Qual è la tua definizione di successo per un artista?
Semplicemente avere la fortuna di suonare la musica che ti fa stare bene. I Brothers Of End rappresentano tantissimo per me. Molto più di quello che chiunque possa immaginare e non credo di avere bisogno in nessun modo del successo economico. Tutti quanti siamo padri di famiglia e non è cambiato niente da quando eravamo ragazzi. Io faccio il giornalista e Lasse e Bengt vivono del loro lavoro nella musica. E" grandioso.
Cosa immagini come la fine?
Non ci ho pensato anche perché questo album per noi è un vero inizio. Abbiamo imparato a suonare insieme, cantare e registrare canzoni che hanno un senso nelle nostre vite. Adesso siamo pronti per altre sfide e continueremo così fino alla fine...

(parole di Mattias Areskog)