Quali erano i vostri obiettivi quando avete deciso di intraprendere questa avventura?
(Ana) Per certi versi divertirci e per altri investigare su noi stesse. Essendo coinvolte dalla passione per la musica e per il teatro abbiamo pensato di dare vita ad un esperimento che combinasse i due aspetti. Alla fine è diventato qualcosa di molto più grande di quello che avevamo inizialmente pensato ma come successo a Frankenstein abbiamo perduto il controllo.
Vi considerate una band?
(Jelena) Non ancora. Il nostro prossimo obiettivo è quello di diventare una band al più presto. Non siamo musiciste tranne Ana che canta e suona il basso negli Analena. Al momento creiamo suoni da giocattoli rotti, strumenti infantili, macchine da cucire e senza amplificatori per cui il primo problema è quello di rendere tutto più potente. Probabilmente ci riusciremo con il secondo disco.
Qual è l'elemento in grado di collegare danza, teatro e musica?
(Andreja) Più che altro è importante la performance. La capacità di portare tutto dal vivo. E' fondamentale esercitarsi di continuo in tutti e tre gli aspetti e questo comporta un grande dispendio di tempo ma anche una stretta combinazione tra di noi. Sappiamo quali sono i nostri limiti perché li vediamo con i nostri occhi quando proviamo insieme. Non c'è niente di falso..
Come definireste quindi 'Skrip Orchestra'?
(Jelena) 'Skrip Orchestra' è un progetto musicale che non pueograve; essere strappato dalle sue radici teatrali. 'Skrip Orchestra' significa esplorare forme di teatro che sono regolate da forze oscure e violente, grande responsabilità individuali e frammenti estetici kitchnoir che richiamano la nostra adolescenza. Il nostro modo di presentarci on stage è attraverso storie tormentate di abusi sui bambini.
Quali sono i principali eventi che hanno portato alla pubblicazione dell'album?
(Jelena) E' stato il teatro Glej di Lubiana a produrre 'Skrip Orchestra' e finanziarci. E' la loro seconda release dopo 'Iz Principa' di Bostjan Narat, un famoso cantautore sloveno.
Quali sono le vostre influenze principali?
(Ana) Sono cresciuta con il punk rock e le poetesse riot. Patty Smith, The Slits, Bikini Kill, Sleater Kinney, The Raincoats, Le Tigre, Lydia Lunch sono stati punti di riferimento importanti ma ho sempre apprezzato anche la musica e l'estetica di Velvet Undergorund, Sonic Youth, Suicide, Diamanda Galas e Atari Teenage Riot. Aggiungerei poi il noise americano, l'approccio do it yourself dell'hardcore e artisti come Vera Chytilova, Jan Saudek, Ray Caesar, Edward Gory, Ed Wood e John Cage
Vi sentite più vicine all'indie pop o al post punk?
(Ana) Personalmente all'indie pop ma Skrip Orchestra riconosce le sue fondamenta nel movimento riot girl. Quindi parlerei di post riot...
Qualche storia divertente durante le recording session?
(Neja) Una di noi voleva cantare per forza ma avrebbe rovinato il disco. Una di noi, essendo brava a tenere il ritmo, ha deciso di dedicarsi alla batteria. Un'altra a tenere il ritmo sembrava un coniglio elettrico. Non smettevamo più di ridere...
Quali atmosfere volevate ottenere una volta entrate in studio?
(Jelena) Non lo so!!! Eravamo così felici di essere in uno studio professionale e potere fare il rumore che volevamo da lasciarci trascinare completamente. Peter Dekleva, che ha registrato e mixato l'album, è stato molto paziente riuscendo a tirare fuori il meglio da tutte noi. Improvvisamente ha deciso che dovevamo spostarci in teatro e realizzare tutto nel nostro ambiente. Siamo state costrette quindi a spostare tutto l'equipaggiamento, i computer e migliaia di cavi. Solo la prima traccia è stata ultimata totalmente in studio insieme a Gregor Jakac.
Come nascono le vostre canzoni?
(Andreja) 'Skrip Orchestra' è nato da un lavoro collettivo con un contributo differente da parte di ciascuna di noi. Jelena, Ana e Barbara rappresentano l'anima della band, il vero motore compositivo mentre io, Neja, Leja e Urescaron;ka ci occupiamo più della parte visuale in coordinazione con Jure Novak, direttore del teatro. Dei testi mi sono occupata in prima persona partendo dalla bizzarra novella gothic horror di 'Pillowman' scritta da Martin McDonagh. Il processo è multistratificato e caratterizzato da fantasia, creatività, domande, decisioni, giochi di parole e sillabe. Considera poi che molti strumenti sono fatti da noi stesse..
Desiderate trasmettere dei messaggi particolari con i vostri testi?
(Andreja) Diciamo che le liriche sono soltanto una parte della storia. Quella scritta. La seconda parte è quella visuale e riguarda l'atmosfera che riusciamo a creare tutte insieme. Non abbiamo interesse nel focalizzarci su un argomento in particolare ma è chiaro che narrazioni brutali come 'Pillowman' sono temi aperti che spesso non vengono discussi. Voci silenti che non vengono ascoltate. Soprattutto sugli abusi sui bambini che sono la parte vulnerabile della nostra società che si definisce democratica ma è solo ipocrita. La pluralità collettiva viene prima del singolo individuo. Conta il pacchetto completo anche se la verità è da qualche altra parte..
Siete costantemente impegnate con attività extra musicali. Come riuscite a concentrarvi sulla composizione?
(Jelena) Tutte le ragazze sono parecchio occupate con le loro cose e quando decideremo di pubblicare il prossimo disco lo faremo con almeno un anno di anticipo. Il processo compositivo di 'Skrip Orchestra' è durato due mesi circa e penso che seguiremo la stessa strategia anche in futuro. Non prima del 2011 comunque..
Possiamo sapere come suoneranno le nuove canzoni?
(Jelena) Sorpresa..
Quali sono i vostri progetti dal vivo? Siete mai state in Italia?
(Neja) Per il momento abbiamo fissato delle date al carnevale di Rio De Janeiro. Non vedo l'ora, avremo il nostro tour bus. Passeremo anche da voi stai pur certo. Saranno delle date incentrate sul cibo e sull'amore.
Cosa dobbiamo attenderci dalle vostre esibizioni?
(Andreja) Un peograve; di tutto. Ragazze carine, canzoni interessanti, un palco abbastanza inusuale e tanto divertimento. L'unico modo di scoprirlo è comunque quello di venire ai nostri concerti.
Una curiosità, chi è disponibile tra di voi?
(Neja) Domanda delicata. Magari se leggessi qualche testo non saresti più così interessato. Diciamo che siamo disponibili ma solamente tra di noi..