Prima di tutto introduci la band con una piccola biografia...
L'idea di creare i Black String Theory risale all'aprile dell'anno passato, circa due mesi dopo la fine di un altro progetto. In quei mesi ho riflettuto su quali erano i miei reali obiettivi a livello musicale e su quali lezioni avevo imparato in precedenza. 'A Lifelong Mystery' è stata la prima canzone che ho scritto e ha tracciato la strada per le altre. In dieci mesi ho scritto il resto del materiale e formato la band che volevo. Ho registrato il mini per conto mio e incaricato Chris Testa (Jimmy Eat World, Motion City Soundtrack) di occuparsi del mixaggio. Il mastering invece è stato effettuato da Tim Young (Editors, Massive Attack) ai Metropolis Studios di Londra. Nel frattempo sono stato fortunato a trovare Mann Baldanza come batterista e collaboratore. Il suo ingresso ha dato energia e contribuito a rafforzare l'idea dei Black String Theory come duo. Al momento ci stiamo concentrando sul live set e sullo sviluppo del nostro profilo.
Quali sono le vostre influenze principali?
Radiohead, Muse, Keane e Coldplay, soprattutto quelli di 'A Rush Of Blood To The Head', rappresentano i punti di riferimento più importanti. Radiohead e Muse sono un brillante esempio di band che hanno avuto successo perseguendo le proprie idee senza scendere a compromessi mentre Keane e Coldplay sono bravissimi a rendere potenti semplici linee di pianoforte e melodie pop. Anche Editors e Killers ci piacciono molto.
Cosa ti ha ispirato a scrivere e produrre musica?
E' stata una necessità più che altro. Ho cominciato a suonare il basso quando ero ancora adolescente ma nessuno scriveva canzoni e quindi era complicato mettere su una band. Per questo ho iniziato a registrare su un multitrack recorder Tascam e mi sono ritrovato con diverso materiale su cui jammare. Mann si è trovato con molte idee e ha apportato cambiamenti a livello ritmico e di arrangiamenti. Non mi considero un produttore vero e proprio ma ho sempre sentito certi suoni nella mente e quando registro dei demo cerco di dipingere più dettagli possibili. Fino a questo momento sono soddisfatto dei risultati raggiunti ma siamo aperti a lavorare con un produttore di nome in futuro.
Quali sono gli eventi più importanti che hanno portato alla release del mini?
Questa è una domanda difficile. Direi che molto riguarda la mia libertà artistica e il desiderio di provare a me stesso quello che sono in grado di fare. Non volevo formare un'altra band senza potenzialità con quattro ragazzi impegnati a jammare in una sala prove. Mi interessava avere il controllo su tutto e creare qualcosa che potesse durare a lungo. Ho sperimentato diversi lavori mentre continuavo a scrivere canzoni e quindi posso davvero dire di avere avuto una doppia vita. Il mini è la certezza di essere giunto ad un livello superiore.
Prova a recensire le quattro tracce del mini per noi..
'Young And Free' è il primo pezzo. Un midtempo atmosferico con sintetizzatore, piano e arrangiamento che richiama in qualche modo Bat For Lashes. Il testo parla della mia frustrazione postadolescenziale, delle responsabilità e della pressione che ho subito diventando adulto ma anche della sensazione che ho provato vedendo che gli altri crescevano attorno a me. 'From Where I Stand' svela in tre minuti circa il lato più rock dei Black String Theory. E' una canzone molto diretta che richiama i primi Editors ma con un coro molto efficace e da grande arena. 'A Lifelong Mystery' è un altro midtempo guidato dal pianoforte. Le strofe e i sintetizzatori sono piuttosto dark ma il coro è ugualmente di notevole impatto. 'Too Late' è un pezzo per voce e piano che chiude il mini in modo più crudo possibile.
Di cosa parlano i testi nello specifico?
Non c'è un messaggio particolare ma la volontà di trasmettere emozioni personali e sensazioni sincere su temi universali come l'amore, la perdita, la sofferenza postadolescenziale, il desiderio di libertà e la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo. Qualche volta ho provato a scrivere di temi politici ma non sono mai riuscito a portare a termine il messaggio.
Quali album ti hanno ispirato a livello di produzione?
Dipende da canzone a canzone. In generale ho scelto un suono molto pulito e equalizzazioni standard per quanto riguarda le chitarre e le parti elettroniche. 'A Lifelong Mystery' è ispirata a 'Hopes And Fears' dei Keane. In particolare a 'On A Day Like Today'. Le chitarre e la batteria di 'From Where I Stand' ricordano quelle di 'Turn On The Bright Lights' degli Interpol. Mi piace da morire la produzione di 'Absolution' dei Muse e 'Young And Free' si ispira direttamente a quell'album. Infine 'Too Late' richiama in qualche modo 'No Sound Like The Wind' degli Editors.
Perchè hai scelto proprio Chris Testa per mixare le canzoni?
Mi è sempre piaciuto il suo modo di lavorare e il suo approccio è stato subito molto propositivo. Dopo avere ascoltato i nostri demo mi ha dato molti consigli e quindi al momento di dare vita ai Black String Theory è stata la prima scelta.
In che stato di salute versa la scena underground di Los Angeles? Dacci qualche nome che secondo te merita attenzione..
La scena è sicuramente attiva ma troppo dispersiva. Ci sono tanti cantanti che provano diverse strade pur di raggiungere il successo e l'aspetto triste è che molti non riescono a sfondare. Sunset Strip è il massimo per hard rock. Silverlake e Echo Park è piena di artisti elettronici, indie e folk mentre il punk gira molto attorno ai quartieri alti della Epitaph Records. Ti consiglio i Warpaint che hanno appena rilasciato il loro debutto per Rough Trade. Un altro gruppo valido sono i Lucid Fly che hanno una cantante molto brava e ricordano A Perfect Circle e Ashes Divide.
Dove hai trovato un batterista svizzero?
Ho messo un annuncio su Craig's List, l'equivalente di Gumtree nel Regno Unito, e Mann ha risposto nel giro di qualche giorno. Ci siamo scritti per un peograve; di tempo e visto che condividevamo le stesse opinioni ci siamo incontrati. Tutto è andato oltre le aspettative. Mann è in California da oltre dieci anni, prima suonava nei Lustra che hanno avuto un discreto successo.
State pensando di pubblicare un full length?
Cominceremo a registrare a febbraio e pensiamo di essere pronti a maggio. Dovremmo portare a termine otto canzoni più qualche remix o bside..
Cosa dobbiamo attenderci a livello sonoro?
Sulla carta è facile dire che vorremo mischiare elementi elettronici e indie rock ma dipende tutto dalle canzoni. Radiohead e Muse rimarranno dei modelli importanti e il resto verrà determinato dall'utilizzo dei sintetizzatori e dai cori.
Cosa puoi vedere dalla finestra in copertina?
Uno splendido albero e l'edificio che si trova di fronte. La nostra volontà era quella di esprimere un senso di speranza e lasciare un dubbio su quale sia veramente il soggetto che osserva e quello che viene osservato. Fuori della finestra potrebbe esserci il mondo che stiamo aspettando da tempo oppure il riflesso di qualcosa che si muove dentro. La foto è di Roger McKinlay.
Qual è la tua canzone preferita di...
Editors -elsquo;Fingers In The Factories’ o elsquo;Papillion’
Radiohead - elsquo;Fake Plastic Trees’
Muse - elsquo;Glorious’, elsquo;Stockholm Syndrome’ o elsquo;Map Of The Problematique’
Joy Division Transmission
Hurt - non li conosco mi dispiace..

(parole di Scott van Dort)