Di cosa parla 'Omega Wave'?
Nella tipica lotta tra il bene e il male c'è un momento di grande sofferenza nel quale l'uomo tende ad arrendersi e non avere più speranza nel futuro. Omega è il simbolo della fine e non ci vuole un genio per capire che la società di oggi sta andando verso il buio più totale. Non è un concept vero e proprio ma le liriche sono tutte legate tra loro da questa sorta di profezia maligna, questa autosuggestione che porta la coscienza collettiva ad essere sempre più negativa.
Quali sono le differenze principali tra questo album e il vostro vecchio materiale?
Innanzitutto questo è il nostro disco migliore di sempre. Ci tengo a sottolinearlo perché ne sono estremamente convinto. Abbiamo impiegato due anni a realizzarlo ma le canzoni che sono state selezionate per farne parte sono le più veloci e thrash di sempre nella nostra storia. Alcuni dei tuoi colleghi hanno definito 'Omega Wave' una retrospettiva di quello che abbiamo fatto in passato e non penso sia totalmente sbagliato. In un certo senso siamo tornati a quando avevamo sedici anni, eravamo disillusi nei confronti del futuro ma possedevamo le qualità per arrivare lontano.
Quali album vi hanno ispirato a livello di produzione?
Per certi versi ci siamo lasciati trascinare dall'ultimo lavoro dei Metallica che a mio parere rappresenta il compromesso perfetto tra il loro passato e le moderne tendenze tecnologiche. In studio abbiamo utilizzato un sacco di strumentazione analogica e alzato i volumi al massimo. Il resto è opera di Sean Beavan che ha lavorato con gruppi del calibro di Slayer e Nine Inch Nails e quindi sa benissimo come ottenere quello che vuole.
'Omega Wave' è il vostro primo album dopo tredici anni di silenzio. Cosa vi ha spinto a tornare insieme dopo tutto questo tempo?
Inizialmente l'idea era quella di suonare le vecchie canzoni. E' stato Russ a convincermi a rimettermi in gioco ma quando abbiamo invitato gli altri ragazzi ad unirsi a noi era chiaro che avremmo voluto comporre qualcosa di nuovo. A quel punto dovevamo solamente scegliere da chi partire e visto che in molti mi chiedevano un altro album mi sono messo a lavoro. Ho bisogno di essere a disagio per scrivere e la frustrazione i primi mesi era elevata. Avevo il timore di ricevere critiche pesanti e non soddisfare i fans che hanno atteso così tanto.
In qualche modo vi siete sentiti trascinati da tutte le altre reunion thrash?
C'è chi lo fa per soldi e chi per i fans. Noi abbiamo lavorato quasi due anni per rendere 'Omega Wave' solido e compatto. Non credo che si possa considerare come un disco pubblicato tanto per avere qualcosa nei negozi. Vediamo cosa succederà..
Facciamo un passo indietro e torniamo al Thrash Of The Titans e spiegaci come avete invitato Steve Smyth a far parte della band..
L'organizzatore di quella serata fu Joe Allen di Tales From The Pit e i ricavati andarono alle fondazioni istituite per aiutare Chuck Shuldiner e Chuck Billy che stava registrando con i Testament in quel momento. Lo andammo a trovare in studio e ricordo la sua grandissima tenacia nonostante la terribile diagnosi che gli era stata appena fatta. In quell'occasione parlammo del concerto e Steve Smyth si offrì di aiutarci. Il feeling che si stabilì immediatamente in sala prove e sul palco ci lega ancora oggi.
Come avete allestito la nuova formazione?
Ci sono stati diversi step. Prima di tutto abbiamo chiesto a Tim Calvert se voleva fare parte del progetto ma ha declinato gentilmente perché non sembra più interessato al metal. Paul Bostaph doveva essere dei nostri ma gli impegni con i Testament lo hanno costretto a rinunciare. Per un certo periodo ci ha aiutati Gene Hoglan che è un grandissimo amico poi ha dovuto seguire in tour i Fear Factory e ci siamo rivolti a Mark Hernandez che è davvero una furia dietro le pelli. Matt Camacho ha accettato subito mentre con Glen Alvelais abbiamo avuto dei problemi e quindi quella di Steve Smyth è stata la scelta più naturale.
Non è strano sentire le vecchie canzoni suonate da altri chitarristi?
Come ti dicevo la chimica con Steve è stata immediata e poi siamo ripartiti da zero.
Tra poco vi imbarcherete in tour con i Death Angel..
Trovo che 'Relentless Retribution' sia fantastico. Il loro migliore disco di sempre.
Invece dei Megadeth cosa pensi?
Credo che Dave Mustaine sia un ragazzo educato ed intelligente ma con tanti problemi.
Perché avete scelto proprio 'Forsaken At The Gates' come anteprima dell'album?
E' stata una decisione difficile ma ci siamo arrivati con la consapevolezza di quanto buono fosse l'intero materiale. 'Forsaken At The Gates' è un esempio di tecnica e potenza. Allo stesso tempo è uno dei pezzi più melodici del disco.
Cosa significa thrash per te?
E' un veicolo per tirare fuori il disagio che c'è in te. Deve essere credibile. Assolutamente reale.
La copertina è davvero old school..
Ci siamo ispirati a 'Forbidden Evil per realizzarla. Non volevamo niente di moderno o di modificato con photoshop. Ai concerti vedo ancora gente con la maglietta del primo album o con quel logo come tatuaggio.
Siete soddisfatti del supporto della Nuclear Blast?
Quando ci è arrivata la loro proposta non volevamo firmare subito. Preferivamo aspettare di avere il disco pronto per non subire nessun tipo di pressione. Il loro entusiasmo pereograve; è stato contagioso e ci hanno dato tutto quello che volevamo.

(parole di Craig Locicero)