Come sei entrato in contatto con Massimo Pupillo?
(FM Einheit) Sono stato invitato dai Black Engine per registrare un dvd a Roma. Ho accettato e in questo modo ci siamo conosciuti.
Quando è nata l'idea di dare vita a questo progetto?
(FM Einheit) Non sono sicuro se fosse già presente nella mia mente o rappresenti il risultato della mia curiosità.
Hai riscontrato un parallelo con le tue passate collaborazioni con artisti come Andreas Ammer e Ulrike Haage?
(FM Einheit) No perché si tratta di musica libera e non concettuale
Quali sono le differenze sostanziali tra suonare con FM Einheit e con gli Zu?
(Massimo Pupillo) Le differenze sono enormi e sostanziali. Zu e' un progetto finalizzato all'esecuzione di brani scritti. L' improvvisazione in quel contesto viene usata solo a volte, e come uno dei tanti colori possibili della palette, oppure come metodo per arrivare ad una stesura iniziale dei brani. E' un lavoro di asciugatura: trovare una drammaturgia e coagulare, togliere materia fino a che il brano ci si auto presenti con il suo carattere, la sua singolarita'. Con FM Einheit e' esattamente il contrario: espandere la macchia e darle una forma, assecondandone la natura. Non amo assolutamente il termine e la definizione di 'improvvisazione', che da' all'ascoltatore l'idea di un processo raffazzonato ed impreciso. Invece, allineandomi con la nobile tradizione olandese della ICP Orkestra, ho adottato dentro di me la definizione di 'composizone istantanea', e di fatto cio' che tento di fare, e che a volte mi riesce, ed altre meno, è dare ad una musica che viene semplicemente creata in quell'istante, la direzione e la sostanza di una composizione, in termini di struttura, di forma e di drammaturgia. Non si tratta di note buttate lì a caso , ne' di sfoggi di tecnica ne' di fraseggi jazz o bebop fatti nel modo più veloce possibile per strappare l' applauso ed autocompiacersi. Lo strumento è semplicemente un mezzo che conosci abbastanza bene e e che ti permette di esprimere una larga gamma di espressioni, ed in questo è un peograve; come se fosse un campionatore o un sintetizzatore, ma nel caso di Evol/ve si parla di basso e percussioni, quindi resta di base un approccio assolutamente fisico ed a tratti persino brutale allo strumento. E di base c'e' la ricerca di una forma, di un ritmo, di movimenti che raccontino una storia. In questo la formula del duo, ed in particolare con due strumentazioni cosi' distanti e complementari come le nostre, e' assolutamente perfetta perchè da' al singolo musicista uno spazio enorme in cui posizionare i propri oggetti, come se fosse un enorme hangar vuoto che puoi riempire come preferisci. Recentemente ho lavorato a Cesena con Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio , e ho avuto un interessante conversazione con Romeo Castellucci riguardo gli esercizi di quello strano e controverso personaggio che risponde al nome di Ignazio di Loyola, esercizi in cui si esplora con l'immaginazione un mondo che non esiste e si costruisce a partire dal nulla uno spazio mentale.
E' nata subito la sintonia nonostante la differenza di età?
(Massimo Pupillo) L'età secondo me è pura illusione. La biologia è un'opinione. Io e FM Einheit abbiamo gusti musicali ed artistici vicinissimi, e siamo molto vicini anche politicamente, e questo è tutto cieograve; che conta.
Cosa significa improvvisare e comunicare con i propri strumenti?
(Massimo Pupillo) E' quasi come se mi chiedessi cosa significa vivere. Che dirti. E' quello che faccio quasi ogni giorno e che per molti versi mi tiene vivo. Comunicare significa prima di tutto trovare la propria voce. Riuscire a trovare un modo in cui lo strumento sia il medium dei tuoi pensieri, che ti permetta di esprimere cieograve; che senti. In questo e' abbastanza fondamentale lavorare su un vocabolario piuttosto vasto, sarebbe terribile avere qualcosa in mente e non trovare il modo per dirlo. Detto cieograve;, non si tratta tanto di comunicare qualcosa di dato, come se fosse un articolo per un giornale, perchè in quel caso scriverei un articolo o farei un comizio. Non credo alla musica apertamente politica, e' un approccio che mi lascia piuttosto perplesso. Le posse parlavano di politica sulla musica dei Puffi e questo mi ha sempre allontanato da quel mondo. Ancora oggi e' veramente difficile che qualche autore riesca a dire qualcosa di politico senza scadere nel populista o nell'assolutamente generico tipo 'bastardi!'. Si, ma chi? Per quale motivo? E' difficile rispondere a queste domande nello spazio di una canzone. L'arte secondo me arriva molto più in profondità quando lavora in modo più sottile e simbolico, piu' vicina al mondo dei sogni e dei miti che a quello dell attualita' e dei giornali. E' quello il suo specifico, la sua natura, la sua capacita' trasformativa e guaritrice in cui credo profondamente e per esperienza.. Sono più vicino all'idea di espressione che a quella di comunicazione. Improvvisare in questo e' semplicemente cercare e trovare questa espressione nel momento presente, e come diceva Picasso 'trovare, invece di cercare'.
Le belle parole spese da John Zorn nei confronti degli Zu ti hanno reso più coraggioso nel tuo approccio sul palco?
(Massimo Pupillo) Senz'altro, visto che la sua era una cartolina privata, arrivataci appena dopo il primo disco degli Zu ed in modo totalmente inaspettato. A modo suo e malgrado l'estrema differenza stilistica fra noi, questo messaggio ha rappresentato un atto da mentore di cui probabilmente avevamo bisogno.
La tua opera rappresenta un'influenza costante per tutto il movimento industriale. In che stato di salute versa la scena secondo te?
Non molto buono ma mi occupo delle mie cose..
Qual è la tua opinione su 'Strategies Against Architecture IV'?
(FM Einheit) Non l'ho sentito.
Hai una relazione particolare con il tuo subconscio?
(FM Einheit) Mi piace farmi sorprendere e non sono io a scegliere il materiale con cui suonare. E' il materiale che sceglie me.
Che ruolo hanno le percussioni nella tua idea di musica?
(FM Einheit) Energia e struttura.
Che tipo di atmosfera siete riusciti a creare nelle vostre performance?
(Massimo Pupillo) L'aspetto più interessante del suonare con FM Einheit è che in un'ora di concerto le atmosfere cambiano enormemente, riusciamo ad esplorare molti luoghi diversi fra loro. A volte riusciamo persino a suonare solo nel registro pianissimo, quasi sussurrato, e non c'è cosa più difficile per due distruttori di professione come noi. Generalmente si avverte una sorta di gravità, che si traduce in una costruzione di massa sonora, dal primo all'ultimo secondo della performance. Si sente che FM Einheit è un artista che ha lavorato a lungo al suo vocabolario e non e' paragonabile a nessuno. E' davvero un musicista unico.
Avete modificato qualcosa a livello di produzione e mixaggio? Il disco è registrato totalmente in presa diretta?
(Massimo Pupillo) Si il disco e' una presa diretta di due concerti, naturalmente in fase di missaggio sono state prese delle decisioni, nel far risaltare al meglio parti che magari erano sepolte nel mix: malgrado in Evol/ve siamo solo due persone, ci sono parecchi strati di suono, io esco con tre canali di cui uno e' già un'elaborazione del suono del basso che avviene in diretta, più una serie di giocattoli, theremin, avvitatori, etc mentre FM Einheit ha tutte le sue percussioni , la molla, i mattoni, i sassi, il suo fido trapano ed un laptop, quindi c'è una sovrabbondanza di segnali ed in generale di input. E' molto interessante mixare questo materiale e trovare i piccoli gioielli nascosti qui e là e farli risaltare, in fondo il lavoro di mix di un progetto del genere si limita a questo, mettere a fuoco un particolare rispetto ad un altro in un determinato momento, poichè è quello che comunica meglio o porta avanti la storia che stai raccontando in un modo più chiaro ed efficace.
Avete intenzione di collaborare ancora in futuro?
(Massimo Pupillo) Senz'altro, abbiamo una serie di date europee già pianificate da febbraio in poi.
Cosa ricordi dell'esperienza con i The Ex?
(Massimo Pupillo) E' un'esperienza che per certi versi continua ancora, visto che solo l'estate scorsa ho suonato il basso nell orchestra formata dagli Ex con Getatchew Mekuriah, il 're' del sassofono etiope, e con Terrie abbiamo un paio di progetti insieme, Original Silence ed OffOnOff . Comunque si tratta di un incontro fra band The Ex e Zu dapprima, e poi un mio rapporto personale quando sono entrato al basso nella formazione nel 2005, totalmente basato sull'amicizia e il rispetto. Devo dire che e' uno degli incontri più belli della mia vita musicale ed umana, spesso nei tour europei se mi capita un day off in Olanda vado a stare da qualcuno di loro , e abbiamo spesso cose da fare insieme. In particolare la cosa che ci ha e parlo a nome degli Zu in questo momento sempre colpiti, è la loro forza d' animo, il loro essere degli spiriti davvero liberi e positivi, che hanno messo in pratica nella loro vita e nella musica gli ideali con cui sono partiti e non se ne sono mai allontanati. E tutto cieograve; crescendo ed esplorando e divertendosi e diventando tutto tranne che dei 'vetero' amareggiati o scoraggiati dal vedere la mole di band inutili che diventano famose. Sono davvero persone che vanno dritte per la loro strada orgogliosamente e a cui non frega nulla di nulla, e ti posso dire tranquillamente che ogni tour, ogni giorno, ogni ora con loro sui palchi o nei camerini o sui furgoni e' stata una lezione e una scuola di vita, in tutto e per tutto.
A quali altri progetti stai lavorando attualmente?
(FM Einheit) Mi occupo di drammi per la radio e sto ultimando il nuovo disco con Hans Joachim Irmler.