Come distingueresti i quattro capitoli della vostra discografia tra loro?
Attraverso il primo album, 'Of Dreams Forgotten And Fables Untold', abbiamo cercato una dimensione che si confacesse alle nostre mire. La maggior parte dei brani è in inglese e si percepisce che eravamo insieme da pochi mesi quando è stato registrato. Lo apprezzo ancora ma ci sono passaggi che mi piacerebbe registrare adesso. 'Rego Rejtem' ha rappresentato un passo in avanti considerevole. Siamo diventati più personali e le canzoni sono tutte in ungherese. Non solo il testo ma anche le atmosfere richiamano la nostra tradizione. L'approccio è sciamanico e pagano e alcuni pezzi sono davvero memorabili. 'eOuml;sforreaacute;s' è caratterizzato da influenze orientali e dall'introduzione del morin khuur. E' un disco che ha bisogno di molti ascolti per essere compreso. 'Mohalepte' non si discosta troppo dal passato ma è il risultato di un processo compositivo più rilassato e lungo. Abbiamo iniziato a scrivere nuovo materiale appena dopo l'uscita di 'eOuml;sforreaacute;s', sono serviti due anni ma adesso siamo orgogliosi di quanto ottenuto. Rispetto alle altre release questa è più tranquilla e profonda.
Quanto è mutata la vostra attitudine in questi anni?
Abbiamo preso sempre tutto molto seriamente. Fin dall'inizio l'obiettivo è stato quello di tirare fuori il massimo dalle nostre possibilità. Il songwriting invece è cambiato più volte anche se la struttura compositiva è sempre la stessa. Adesso partiamo dalla melodia principale e aggiungiamo chitarra, violino e altri strumenti.
Dove è stato registrato il disco?
Presso l'Elysion Studio nel quale ci siamo occupati anche del mixaggio e della masterizzazione. Sapevamo in partenza che suono ottenere e una volta trovato il metodo giusto è stato tutto molto semplice.
Quale tipo di strumentazione avete utilizzato questa volta?
Clarinetto, morin khuur, arpa, percussioni medievali, tamburi e djembe.
Cita una poesia che potrebbe avere relazione con il nuovo album..
Ne avrei alcune in mente ma non penso che i poeti ungheresi siano conosciuti dalle vostre parti e la traduzione in inglese non renderebbe. In ogni caso ti consiglio di approfondire la conoscenza di Sandor Weeouml;res. La sua opera ci ispira molto.
Adesso analizziamo 'Mohalepte' traccia dopo traccia..
e#336;regerde#337; - Questa canzone è un richiamo dell'invisibile genio della foresta che aspetta pazientemente di essere trovato tra gli eoni. Questa vasta e intracciabile foresta è il simbolo della nostra anima divina e immacolata.
Felleg eUacute;tjeaacute;n eldquo;Beyond the Sun, upon the soaring heavens lies a passage nameless and hiddenerdquo;. La ricerca dello spirito è un passaggio fondamentale perché l'anima possa conoscere veramente la sua natura. La tradizione orientale lo definisce come Tao, il segreto, il patto intimo di luce.
Holdvareaacute;zsolt - Un silente, notturno sospiro cresce dalle pendici di Madre Notte, dalle sacre profondità degli arbusti. E' un sogno, lo stregato mondo della luna che immagina profondamente.
Kéregbeouml;lcse#337; eldquo;In barkcradles we dream the dream of the woods, of the sylvan empires, that once was our homeerdquo;. La foresta sussurra i suoi segreti arcani.
Idebenn - Fuochi primordiali crescono da qui dentro, l'anima si sveglia dal suo torpore. E' tempo di lasciare il circolo perpetuo di vita e morte e fondersi in un'unica grande eternità.
Ze#337;ldpareaacute;zs eldquo;Let us sink into nectarine existence, into the mossgrown depths of forests, Weave our dreams o emerald world, in the staradorned night. Stay, do not hurry tiny soulbird, forget the world of matter for a while, rest in the mossy nest of my heart, in this leaveswoven cradle of mineerdquo;
Mohalepte - Nel tumultuoso cuore della foresta troviamo un intenso spazio di pace e tranquillità.
Teuuml;cskeouml;k Az Avarban eldquo;A cricket hides in her dewdropden, the universe quivers as she sings her chant. In her tiny insectheart, the great eternity hides. Come, there's no death in here, nor gyving timeerdquo;
Avete un bassista e un percussionista sul palco con voi. Avete mai pensato di allargare la formazione?
Gabor e Gergely sono dei nostri cari amici. A volte invitiamo qualche ospite e per un breve periodo abbiamo avuto un secondo chitarrista ma crediamo che quattro interpreti siano sufficienti per la nostra proposta.
Ritieni che il potenziale commerciale della musica neo folk e medievale possa essere aumentato con una promozione adeguata?
La scena è già molto forte. Si pueograve; sempre migliorare ma deve partire dalla fanbase. E' sufficiente vedere i risultati raggiunti dagli Eluveitie in ambito folk metal.
La voce di Agnes in 'Holdvarazsolt' ricorda i vecchi canti giapponesi. Cosa pensi dei tragici eventi che hanno colpito recentemente quel paese? Sei contro o a favore del nucleare?
Una catastrofe naturale combinata con una nucleare è un incubo divenuto realtà. Sarebbe l'ora che si prevedesse l'utilizzo di risorse alternative come il vento o l'acqua.
Ci sono ancora delle fiabe da raccontare?
Assolutamente. Ce ne sono molte..
Che rapporto avete con la lussuria e l'ira?
Come esseri umani abbiamo un rapporto molto forte con tutti i vizi capitali. La tradizione ermetica voleva che un'anima venisse pulita lentamente, passo dopo passo, castigando la sua mortalità in modo che non rimanesse niente del peccato originale ma solo il suo cuore vergine. Non siamo alchemici ma cerchiamo ugualmente un percorso spirituale di un certo spessore. Il tempo dirà se abbiamo seguito la strada giusta.

(parole di Mihaly Szabo)