La musica come espressione delle proprie emozioni. Ci siete arrivati attraverso vari passaggi oppure è stata una scelta quasi obbligata?
Partendo dal fatto che è impossibile non comunicare e che ogni comportamento e’ comunicazione scrivere delle canzoni rappresenta sicuramente un gesto concreto che esprime inequivocabilmente la volontà di entrare in contatto con altri esseri umani. Anche le forme di musica più brutali e incompromissorie esistenti nascono dall'esigenza di tentare di raggiungere l'ascoltatore e causare in lui come minimo una sensazione e i Dead Elephant naturalmente non sfuggono a questa volontà. Che cosa ci abbia portato ad esprimerci in questo modo credo che sia una cosa molto più complicata da comprendere di quanto possiamo ipotizzare e onestamente mi guardo bene dal farlo. Comunque nessuno ci ha mai obbligato a fare quello che facciamo. Più che di una scelta obbligata, credo sia più giusto parlare di necessità.

Qual è il concept di 'Thanatology'?
Una delle ragioni che ci ha spinto ad utilizzare questo titolo è stata l'esigenza di tentare di interpretare dal nostro punto di vista la situazione sociale che stiamo vivendo in Italia. In questi anni abbiamo assistito senza battere ciglio allo svuotamento del senso dei principi fondamentali di questa Repubblica. Dietro la luccicante e falsamente rassicurante facciata lo Stato nella sua essenza sta cessando di esistere. I principi su cui è basata la nostra Repubblica infatti non esistono più, sono diventati come dei cadaveri svuotati del loro senso che di tanto in tanto vengono sventolati dalla nostra classe dirigente per dare una parvenza di normalità alle loro attività svolte in realtà per salvaguardare il loro potere e il loro status. Questo processo ha cambiato l'identità della nostra nazione dalle fondamenta causando un grande spaesamento che è sotto gli occhi di tutti. Crediamo fortemente che per poter andare oltre lo stadio in cui siamo sia necessario elaborare questo lutto. Comprendere ciò che abbiamo perso. 'Thanatology' in fondo parla di questo: del processo che porta all'accettazione di una perdita in funzione di un evoluzione. Sia essa legata ad un individuo o ad un gruppo più allargato di persone come una società.

Cosa vi affascina dello studio della morte?
La morte a cui facciamo riferimento nel disco non va intesa semplicemente come cessazione delle funzioni biologiche di un individuo bensì come momento di mutamento e di evoluzione. Ogni volta che cambi c'è un prezzo da pagare perchè devi essere pronto a perdere qualcosa a cui tieni. Il punto cruciale della faccenda è accettare questa perdita . Essa non rappresenta necessariamente un fatto negativo anche se inevitabilmente causa dolore. Però è un dolore necessario per riappropriarsi della tua vita, dare dignità ai tuoi sentimenti e andare oltre, in altre parole: evolverti. Il cambiamento è il vero argomento del disco. Ritenere questo album come un inno alla morte è fuorviante come lo è anche considerarlo semplicemente come un espressione di una forza nichilista o esclusivamente negativa. Ancora una volta ribadisco che nonostante i contenuti musicali dei Dead Elephant abbiano spesso dei toni cupi il nostro principale interesse è tentare di documentare la parte migliore di noi stessi, quella più positiva e costruttiva. E' facile arrivare a conclusioni semplicistiche nei confronti di questo disco se ci si fermata ad un ascolto superficiale e non si ha la pazienza o la voglia di guardare da vicino ciò che abbiamo realizzato. Ci rendiamo conto che questo nuovo disco oltre che avere come tema un argomento controverso richiede una soglia di partecipazione alta per essere digerito. Quello che consigliamo a chi è interessato ad ascoltarci e di mettersi comodo, spegnere le luci, premere play e chiudere gli occhi...Solo in questo modo 'Thanatology' appare per ciò che è veramente. Nulla è come sembra ad un primo ascolto. Vi possiamo assicurare che niente è lasciato al caso.

Come siete arrivati alla composizione di queste quattro tracce?
In modo molto naturale. Come per il disco precedente dopo ore e ore di sala prove...

'Destrudo' è quasi un “singolo” vista la sua durata rispetto al resto del materiale. Cosa vi spinge a dilatare così tanto i tempi?
Ogni brano acquisisce una forma in base alle sue esigenze, in base a quello che ha da dire. Di solito quando un brano è finito c'è ne rendiamo conto. Non c'è alcuna premeditazione in ciò che facciamo, neppure sul minutaggio.

Presentate 'Thanatology' con un breve track by track...
'Bardo Thodol' - questa sera a mezzanotte in punto ci troviamo al camposanto per la festa della birra. Non puoi mancare.
'On The Stem' - nostra madre sanguina storia e non so come fermare l'emorragia.
'Destrudo' - è come un bunga bunga party ma senza le escort. A questa festa in realtà ci siamo solo tu e noi con lunghi e ruvidi pali di legno grezzo e un bancale di sale grosso.
'A Teardrop On Your Grave' - il marmo è così lucido che puoi vederci riflesso il tuo viso.
'Downfall Of Xibalba' - bugie e paure vecchie di millenni si sgretolano una ad una e più sono grosse e più fanno rumore quando crollano.

A quali album vi siete ispirati per quanto concerne produzione e mixaggio?
Sinceramente non avevamo dei dischi di riferimento ma sapevamo che cosa volevamo ottenere. La nostra principale attenzione è sempre stata quella di fare in modo che i brani suonassero il più possibile vicini ai suoni che abbiamo dal vivo e crediamo che Massimiliano Moccia abbia fatto davvero un ottimo lavoro.

Ho dei bellissimi ricordi dei posti dai quali provenite per motivi sentimentali. Quanto c'è di quei luoghi nella vostra musica?
Mi verrebbe da dire che ci siamo noi. Diversamente non saprei cosa risponderti. Sicuramente c'è molto di più di questo ma io non riesco a sentirlo perchè sono troppo coinvolto.

Dopo la pubblicazione di 'Lowest Shared Descent' vi siete imposti come obiettivo di cambiare qualcosa? Ci siete riusciti?
Il fatto di aver approfondito aspetti del nostro suono che in 'Lowest Shared Descent' avevamo solo lasciato intuire è stata una cosa che è accaduta in modo molto naturale. Quello che ci interessa principalmente come band è essere liberi di sondare musicalmente nuovi territori se lo vogliamo. Non ci piace effettuare nessun tipo di censura interna alla band anche in termini musicali. Ci piace ancora meno l'idea di assecondare il pubblico dandogli quello che si aspetta, soprattutto se questo non è compatibile con le esigenze espressive nostre. Essere onesti con chi ci vuole ascoltare è la nostra prerogativa.Io sono convinto che l'identità di una band va al di là dei modi in cui essa si manifesta. Anche se 'Thanatology' possiede indubbiamente delle novità in termini sonori sono convinto che è possibile sentire che questo materiale ha il nostro marchio. Essere liberi di creare ciò che vogliamo, nel modo che riteniamo più opportuno è l'unico obiettivo che abbiamo in termini musicali.

Che rapporto avete con Riot Season? Ritenete che la vostra proposta abbia possibilità all'estero?
Riot Season è un ottima etichetta e siamo orgogliosi di essere entrati nella sua scuderia. Essendo Inglese e avendo una distribuzione in un circuito ufficiale internazionale permetterà alla nostra musica e alla band di confrontarsi maggiormente con i paesi fuori dall'Italia. I Dead Elephant non hanno mai pensato di confrontarsi esclusivamente con il pubblico italiano. Stiamo ricevendo molti riscontri positivi fuori dall'Italia sia da parte degli addetti ai lavori che da parte del pubblico. Il disco in Inghilterra sta andando molto bene e ci farebbe piacere che accadesse la stessa cosa in Italia.

Quanto cambiano le vostre composizioni dal vivo?
Tutti i brani che abbiamo registrato rispecchiano le esecuzioni che facciamo dal vivo ad eccezione di 'A Teardrop On Your Grave' che è stato riarrangiata per essere suonata senza piano, in trio basso-chitarra-batteria. Sul disco la parte di wulitzer è stata registrata da Diego Racca.

Quali sono i gruppi italiani con cui trovate maggiori affinità?
Se intendi a livello musicale non so risponderti...probabilmente i Lucertulas, anche se ci sono evidenti differenze in termini musicali. Comunque ci sono un sacco di band che stimiamo per la loro musica come Cani Sciorri, Threehorn, Morkobot, Lucertulas, Zu, Lento, Putiferio, Tons, Psychofagist.

Cosa dobbiamo attenderci a livello sonoro dal futuro?
Stiamo iniziando a lavorare a nuovo materiale e per ora mi sento di dire che sembra diverso da 'Thanatology'. Però è ancora troppo presto per fare delle anticipazioni perchè potrei sbagliarmi.

In che modo è morto l'elefante?
L'elefante è vivo, siete voi che siete morti.