Perché tutto questo odio?

L'area da dove proveniamo ha subito numerose privazioni e odia il crimine di cui è stata vittima per anni. I tassi di disoccupazione e depressione sono elevati quindi non mi sorprendo che il disco contenga tanta rabbia.

Quando avete deciso di formare la band?

Avevamo già delle esperienze con altre band e ci siamo conosciuti frequentando lo stesso giro di concerti. Quei progetti non funzionavano a dovere e di conseguenza è nata l'idea di unire stili e ambizioni in qualcosa di nuovo. Ci piace suonare la nostra musica, trovare il groove giusto ed essere accattivanti quanto basta per catturare l'attenzione di tutte le persone che ascoltano metal.

Quali sono gli eventi principali che hanno portato alla release di 'The Hate Effect'?

Abbiamo iniziato registrando mini e organizzando più concerti possibili. L'offerta di partire in tour nell'Europa dell'Est con i leggendari Onslaught ci ha ispirati a comporre il nostro primo full lenght.

Come descrivereste il vostro sound a chi ancora non vi conosce?

Energico, veloce e brutale. Tutti contribuiamo al songwriting dei pezzi.

Quali album vi hanno ispirato a livello di produzione?

Non ce ne sono stati alcuni in particolare. Volevamo ottenere un sound unico.

'Hyperchrist' e 'Regression' sono davvero spettacolari. Di cosa parlano esattamente?

La prima non ha un significato particolare. Siamo certi che ogni ascoltatore potrà interpretarla a suo modo. La seconda invece parla delle persone che scoprono di credere in qualcosa invece di essere indirizzati o seguire un culto religioso specifico.

Com'è stata l'esperienza di girare il video?

Abbiamo impiegato molto tempo per raccogliere tutte le idee e quando abbiamo finito è stata una sensazione bellissima.

Potete consigliarci qualche altro gruppo underground interessante?

Abbiamo suonato di recente con i Katapleptic di Birmingham. Meritano tutta la vostra attenzione.

Siete mai stati in Italia?

E' uno dei nostri obiettivi. Dovremmo organizzare un altro tour nel continente il prossimo anno e il vostro paese sarà sicuramente una tappa.

Qual è il concerto che ricordate con maggiore emozione?

Senza dubbio il Death Damage Festival in Ucraina con gli Onslaught che ha seguito varie date in Russia. Quell'esperienza ci ha fatto aprire gli occhi e ci ha mostrato quanto è dura la vita on the road per una band.

Com'è lo sguardo del diavolo?

Affaticato.