Come avete scelto di chiamarvi in questo modo?
(Mike) Il nome rispecchia l'instabilità del mondo. Molte cose sono accadute prima della caduta. Religioni, governi, civiltà..
(Rude) E' anche un sinonimo della sensazione che ti regala l'adrenalina. Sali alle stelle per poi precipitare improvvisamente.
Quali sono stati fino adesso i momenti chiave per forgiare la vostra personalità?
(Rude) Per quanto mi riguarda il tour con Gorefest e One Man Army And The Undead Quartet. E' stata un'esperienza fantastica ma ricordo con piacere anche il MetalCamp, il Summer-Nights e il Metal-Opening nel nostro paese dove abbiamo diviso il palco con Sepultura, Heaven Shall Burn, Hatesphere, Aborted, Pungent Stench, Maroon, Caliban e The Sorrow.
(Mike) Purtroppo non ho potuto seguire la band in tour per problemi personali ma lavorare con Tue Madsen ha rappresentato una sfida importante.
Come descrivereste il vostro stile a chi ancora non vi conosce?
(Rude) Suoniamo metal con riff technical thrash, stacchi vocali aggressivi e alcune melodie di contorno. A mio parere il mix perfetto tra brutalità e passaggi teatrali. I riferimenti maggiori sono Meshuggah, Divine Heresy e Hypocrisy.
Cosa pensate che i Before The Fall abbiano da offrire rispetto a tante altre band?
(Mike) Intanto la capacità di mixare diversi stili insieme come l'hardcore, il thrash e l'epic metal. Il nostro obiettivo è quello di creare canzoni catchy in un contesto atipico. C'è una sottile linea rossa che collega tutti i brani tra loro.
(Rude) Dal vivo siamo davvero intensi. Un'occasione da non perdere.
Quali sono le differenze principali tra questo album e 'From Mutism To Riddance'?
(Rude) I nostri trademark sono sicuramente più elaborati. Questo significa riff ancora più brutali e passaggi atmosferici di spessore. Non avevamo mai scritto un pezzo tanto epico come 'Burden Of The Past' in passato.
(Mike) Voce e testi sono migliorati. Abbiamo posto più attenzione alla stesura dei cori in modo che il pubblico possa cantare insieme a noi durante i concerti.
Dal punto di vista della registrazione e della produzione avete notato dei cambiamenti significativi?
(Mike) Il songwriting si è svolto nel medesimo modo. Abbiamo lavorato sui riff migliori cambiando il ritmo e aggiungendo batteria e voce solo quando eravamo soddisfatti del risultato. Invece la produzione è stata molto più complicata.
(Rude) Pensa che per realizzare 'On Your Knees' abbiamo registrato circa cinquanta tracce diverse. Prima di cominciare non avevamo un'idea precisa di come sarebbe dovuto suonare il disco. Abbiamo inviato il master a Tue Madsen e quando ci ha spedito i primi mix ci siamo fatti un quadro più preciso.
Come vi siete trovati a collaborare con un personaggio del genere?
(Mike) E' molto socievole e allo stesso tempo competente. L'unico problema è stato seguire il processo di mixaggio a distanza non potendo essere con lui agli Antfarm Studios. Per ogni piccolo aggiustamento discutevamo via posta elettronica ma visto il risultato ne valeva comunque la pena.
Quale concept si cela dietro a 'Antibody'?
(Rude) Non c'è un concept preciso. Con Mike abbiamo semplicemente cercato di creare cori catchy e strutture compositive epiche seguendo uno step dopo l'altro.
Chi si è occupato dell'artwork?
(Mike) Seth Siro Anton ha curato le fotografie all'interno del booklet. L'immagine della band è di Andreas Graf un fotografo nostro amico mentre io e Rude abbiamo realizzato il disegno di copertina.
Adesso provate a recensire 'Burden Of The Past' e 'Becoming The Enemy' per i nostri lettori...
(Mike) 'Burden Of The Past' è un pezzo davvero atmosferico. Comincia con alcune parti orientali e una linea di batteria pulsante. Il primo riff è davvero brutale e il verso è accompagnato da tastiere e chitarre. Uno spoken word precede il coro migliore che abbiamo mai scritto da quando è nata la band.
(Rude) 'Becoming The Enemy' è una profusione di riff al quale abbiamo accompagnato un grandioso arrangiamento. Nella canzone puoi trovare tre parti che ispirano umori diversi. Semplicemente brutale.
Ci sono altre formazioni underground che vi sentite di consigliarci?
(Rude) In Austria ci sono ottimi gruppi che avrebbero solamente bisogno di un po' di fortuna. Mi vengono in mente The Sorrow, Black Inhale, Cadaver Race, In Slumber, Endirvah e Pandora's Dawn.
Quali sono i vostri prossimi piani?
(Rude) Abbiamo cambiato totalmente line up e questo ci ha fatto perdere molto tempo. I primi concerti sono stati fantastici e siamo sicuri di essere ancora più forti. Abbiamo fissato diverse date a febbraio e marzo poi cercheremo di organizzare un piccolo tour.