Abbiamo ascoltato soltanto tre tracce dal vostro nuovo album quindi direi di partire introducendo 'Darkness Visibile' ai nostri lettori..
(Francisco Palomo) L'album sarà disponibile sia in formato fisico che digitale e rappresenta un passaggio chiave della nostra carriera. L'importanza dell'evento e l'opportunità di partecipare a numerosi festival estivi ci hanno convinti a pubblicare 'The Warning', un mini che anticipasse al pubblico alcune delle scelte che a settembre diverranno più chiare a tutti. 'Lucifer's Warning' è il brano più epico e cinematico. Un'eccellente introduzione ai temi che affronteremo in futuro sia musicalmente che liricamente. 'Accept The Sacrifice' è più puramente metal con una chitarra fantastica mentre 'Haunted' svela il nostro lato più oscuro. Oltre a tre inediti i fans troveranno una versione di 'Armageddon' registrata a Cleveland nel marzo dello scorso anno.

Quali sono le differenze più accese rispetto all'esordio?
(Maria Breon) Adesso siamo una vera unità e il prossimo disco è stato prodotto esclusivamente dalla band. 'Holyhell' è servito per imparare a vivere in questo ambiente e siamo grati a tutte le persone che ci hanno aiutato a muovere i primi passi in qualcosa che non conoscevamo a fondo. Il nostro desiderio era quello di percorrere la nostra strada da soli e siamo eccitati all'idea di conoscere il riscontro degli appassionati di metal.

Ritenete di avere focalizzato meglio i vostri obiettivi?
(Francisco Palomo) Senza dubbio questo sarà il primo album dove il suono della band avrà una definizione precisa. Non più una miscela di influenze ma alcune prese di posizione evidenti.

Come avete trascorso gli ultimi tre anni?
(Francisco Palomo) La promozione del debutto e i tour successivi ci hanno impegnato molto. A livello mentale lo stress era elevato eppure dovevamo pensare ad organizzarci per il futuro. Se vuoi arrivare lontano devi lavorare duramente ed è quello che stiamo facendo. L'ultimo problema è stato quello di trovare un batterista per le date estive e siamo orgogliosi di avere nei ranghi un professionista come John Macaluso.

Possiamo affermare che la componente sinfonica ha assunto un peso più importante nel songwriting?
(Francisco Palomo) In generale le canzoni nascono quasi sempre dalle tastiere e gli arrangiamenti vengono costruiti su base orchestrale. Nel nostro sound puoi intravedere chiaramente le componenti power e gothic metal ma ci auguriamo che in futuro la critica possa scoprire elementi nuovi. 'Darkness Visible' è il risultato della combinazione di cinque musicisti diversi e per quanto mi riguarda ha un appeal rock decisamente più marcato. L'obiettivo era quello di rendere gli arrangiamenti più esplosivi e cinematici. Per questo abbiamo cambiato l'approccio in studio privilegiando soluzioni spontanee e orientate alla dimensione live.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare il materiale?
(Maria Breon) In realtà non ci siamo mai fermati e 'Darkness Visibile' è la somma di tutta una serie di elementi che si sono aggiunti lentamente. Lo sforzo più grande è stato concentrato in sei mesi circa.

Di cosa parlano i vostri testi?
(Maria Breon) Nel primo album avevo parlato soprattutto di angeli e demoni mentre stavolta mi sono mossa su due piani diversi ovvero quelli della luce e dell'oscurità. Senza scendere per forza nel religioso o nell'occulto è curioso come il genere umano sia continuamente tentato di esplorare questo contrasto nonostante il timore sia notevole.

Quali sono le tue influenze come tastierista?
(Francisco Palomo) Sicuramente Deep Purple ma anche gruppi non necessariamente famosi per le tastiere come Dio o Black Sabbath. Poi ascolto qualcosa di prog e hard rock ma soprattutto sono un grande fan dei Dimmu Borgir.

Preferite il pubblico europeo o quello americano?
(Maria Breon) Sono molto diversi. Quello americano è decisamente più commerciale e più difficile da conquistare. Allo stesso tempo nel vostro continente c'è una tradizione che lascia poco spazio alle nuove band. Dovunque ti trovi è una sfida continua.