Quali sono le vostre influenze principali?
Facciamo riferimento a generi diversi. Sicuramente gruppi come Pantera, Machine Head e Mastodon per quanto riguarda il lato metal ma ascoltiamo anche elettronica, rap e rock vecchio stile. Le influenze elettroniche sono soprattutto legate ad artisti quali M.I.A., Dizzee Rascal, Chemical Brothers, Prodigy e Justice. Alla fine quando creiamo una canzone non sappiamo mai dove andremo a parare finché non è terminata quindi è difficile dare una definizione precisa. In generale i brani hanno un'anima cruda e metal ma talvolta seguono direzioni impreviste.

Quando avete deciso di formare la band?
Ho formato i Dad Maria nel 2001 quando avevo diciassette anni. A quei tempi suonavo in una band rap crossover e volevo provare qualcosa di nuovo. Mi sono trovato bene con gli altri ragazzi e abbiamo cominciato a suonare alternative metal con varie influenze. Avevamo un dj, un bassista ed un altro chitarrista ma col tempo la line-up si è stabilizzata a tre membri. Qualche anno fa ho deciso di inserire la componente elettronica, Jan e Fred erano d'accordo e così abbiamo provato cose nuove.

Cosa significa techno metal?
E' semplicemente un termine per descrivere quello che suoniamo in due parole. Per noi significa metal – ma anche postcore e hardcore – con una componente elettronica importante. Non importa che si tratti di dubstep, techno, dancehall, ragga, rap o gabber. In passato ho letto generi come trancecore e nintendocore ma quelle band erano lontane da quello che facciamo. Mi vengono in mente gli Enter Shikari che sono parecchio famosi ma i nostri synth non sono prodotti in quel modo.

Adesso introduci 'Sequences' ai nostri lettori con un breve track by track...
Mask Of Good – Inizia con un drumming tribale e collassa in una parte metal veloce con i synth che ritagliano un ritornello molto melodico. La traccia mostra buona parte di quello che succede in seguito e per questo l'abbiamo scelta come opener. Il testo parla di un ragazzo che scopre di avere dei poteri sovrannaturali. Un ottimo inizio.
Thank You So Honestly – Un brano molto diretto. Il coro è catchy e il testo vuole essere una critica alla società moderna. Perché poche persone hanno così tanto potere? Le persone intelligenti dovrebbero lavorare insieme per rendere il mondo migliore.
RTFM – Il verso sembra quello di un valzer malato e il coro è da cantare a squarciagola. Le liriche sono caotiche ma mi piace questo passaggio “TV screens and the parliament fade out! Frequencies go wrong, wrong!”. Il video è disponibile su www.youtube.com/watch?v=BrgFXuiSbUw
'Meetngreet (Digital Death Remix) – Abbiamo pensato di realizzare un remix non convenzionale di una traccia inclusa nel mini precedente. Le componenti elettroniche e le parti vocali sono totalmente imprevedibili.

A quali album vi siete ispirati per la produzione?
Abbiamo registrato, prodotto e mixato le canzoni senza nessuna deadline. 'RTFM' è stata scritta due anni e il tempo l'ha cambiata leggermente mentre altri brani sono stati scritti e registrati nello stesso momento. E' naturale che tutto quello che abbiamo ascoltato ultimamente possa averci influenzato ma non ci siamo fossilizzati su qualche disco in particolare. Preferiamo proporre qualcosa di nuovo e non copiare.

Questo è il vostro secondo ep. Quando pensate di pubblicare l'esordio su lunga distanza?
Nei nostri piani dovrebbe essere pronto per la prossima primavera.

Cosa dobbiamo attenderci a livello sonoro?
Al momento siamo impegnati nel processo di songwriting e non posso accennarti molto. Tutti quanti partecipiamo al processo. A volte parte Fred con un riff e ci lavoriamo sopra con beats e synth. Altre volte Fred e Jan completano la struttura della canzone e io aggiungo synth e parti vocali. In ogni caso i brani saranno ancora più veloci con parti metal più spiccate ma anche synth e suoni strani in quantità.

Qual è stata la vostra esperienza dal vivo più esaltante?
Per l'ultimo dell'anno scorso abbiamo suonato ad Amburgo ed è andato tutto bene finché un ragazzo del pubblico da oltre otto metri ha centrato con un bicchiere di birra un piatto che avevo sistemato al centro dello stage accanto ai synth. Lo abbiamo registrato e andrà presto in un video.

Dove avete girato il video di 'RTFM'?
Le immagini sono tagliate da tre shows nella nostra città. Abbiamo pensato fosse un eccellente inizio promuovere la band nella dimensione live. L'editing è stato curato direttamente da noi.

Qual è il tuo synth preferito?
E' difficile rispondere perchè ce ne sono così tanti in giro. Attualmente sto lavorando con alcuni ottimi software per ridurre i costi. Per quanto riguarda il lato hardware preferisco classici come il Minimoog o l'ARP2600. Sul palco uso un Korg R3 che amo alla follia per i suoni che riesce a riprodurre.

Com'è la scena musicale di Amburgo? Siete in contatto con Faderhead o altri artisti elettronici?
Per tradizione la scena cittadina è sempre stata molto attiva. Ci sono centinaia di band che vanno e vengono, dal rock n' roll al jazz, dal punk al metal. Ci sono gruppi che suonano metal moderno con qualche elemento elettronico ma in quel caso la componente fondamentale è rappresentata da altro. Puoi trovare anche molte indie band che utilizzano synth e suoni electro. Niente a che vedere col techno metal comunque. Conosciamo diversa gente perché ormai siamo attivi da oltre dieci anni ma non personalmente Faderhead. So che il suo è un eccellente mix di techno, house, chitarre metal e harsh vocals quindi un pò diverso da quello che facciamo noi. A mio parere il gruppo underground migliore in questo momento sono i Million Miles che fondono Pantera e Down con voce femminile.

(parole di Benjamin Kapidzic - foto di Sven Ceder)