Questo non è certo un momento facile per il music business. Sentivi proprio l’urgenza di pubblicare una raccolta?
L’idea è stata della label e ho pensato che fosse il momento giusto considerata la coincidenza con l’anniversario dei quindici anni di attività della band. Non so se sia strano. Alla fine abbiamo guadagnato molti nuovi fans con gli ultimi tour e per loro ci sarebbero tanti album da comprare. In questo modo possono fruire di un sunto della nostra carriera e farsi un’idea immediata di quello che è stato il percorso della band. In ogni caso ho voluto rendere speciale la release inserendo un secondo cd che sorprenderà chi ci segue da diverso tempo.

E’ stato difficile selezionare le tracce?
Quelle della raccolta sicuramente. Ho cercato di guardare ai gusti dei fans seguendo due criteri specifici. Il primo è stato quello cronologico. Ho inserito come minimo una canzone per ogni album in modo che l’ascoltatore possa immaginarsi il processo evolutivo della band. Il secondo è stato quello del tour. Ci sono alcuni brani come ‘Freedom Call’, ‘Warriors’ e ‘Metal Invasion’ che sono ormai dei classici dal vivo ed il nostro pubblico rimarrebbe estremamente deluso se non li eseguissimo.

Le avete registrate da capo?
Tutte le canzoni sono state interamente registrate, mixate e masterizzate come se si trattasse di un nuovo lavoro in studio. Le bonus tracks hanno visti protagonisti oltre a me due chitarristi, due bassisti ed addirittura tre batteristi. Oltre ai membri attuali ho coinvolto rispettivamente Cede Dupont, Ilker Ersin, Daniel Zimmermann e Ramy Ali. Il primo ha fatto parte dei Freedom Call dal 2001 al 2005. Il secondo ed il terzo rappresentano la sezione ritmica originale della band mentre il quarto ci ha seguito di recente in tour.

Quanto è cambiata la tua visione della musica da quando hai formato la band? Eri convinto che avresti raggiunto tutti questi obiettivi in carriera?
Quando abbiamo cominciato eravamo molto più presuntuosi di oggi. Non puoi capire l’orgoglio che celavamo dentro di noi al momento in cui abbiamo ottenuto il primo contratto discografico. Ogni step della band era molto sentito e ricordo ogni particolare come se fosse successo ieri. Il primo demo, il primo lavoro in studio ed il primo tour fuori dalla Germania hanno segnato capitoli importanti. Una volta composta ‘Tears Falling’ avevo già in mente la direzione che volevo intraprendere ovvero quella di un metal decisamente melodico e positivo. Adesso viviamo il presente cercando di dare il massimo e non deludere nessuno.

La scaletta è inaugurata da 'We Are One' estratta da 'Stairway Fairyland'. Cosa ricordi delle registrazioni del vostro debutto?
L'amicizia con Daniel Zimmermann e la sua presenza in studio al momento di curare ogni piccolo particolare della release. La prima produzione non fu complessa perchè in pratica registrammo in maniera più curata i demo che avevamo preparato. E' passato tanto tempo ma certi ricordi rimarranno sempre impresse nella mia mente.

Provi nostalgia della sua presenza nella band?
Non tanto dal punto di vista personale perché siamo ancora grandi amici e spesso capita di incontrarci e bere qualcosa insieme. Molto invece dal punto di vista musicale. All'inizio è stato difficile trovarsi in studio senza di lui poi ci ho fatto l'abitudine e ne ho fatto uno stimolo per sperimentare con maggiore coraggio. In futuro magari scriveremo qualche altra canzone insieme ma per adesso non posso anticiparti altro.

Se dovessi presentare la band scegliendo solo un brano di 'Ages Of Light' su quale punteresti ciecamente?
Senza dubbio su 'Rockstars' perchè è quello che rappresenta nel modo migliore i Freedom Call nella loro situazione attuale. E' recente, adoro suonarla dal vivo ed è una strizzata d'occhio ai fans. Il testo è legato a Guitar Hero e quindi ci tengo a precisare che non riflette affatto il mio desiderio di essere una rockstar.

Eppure le rockstar hanno tanti soldi...
Il denaro non farà mai la felicità delle persone e comunque ne spendono anche tanto. Se sei una rockstar devi avere grandi produzioni, un management che lavora solo per te e guardie del corpo.

Il primo tour dei Freedom Call fu con Edguy e Angra. Sei sempre in contatto con le due band? Come giudichi la loro discografia a diversi anni di distanza?
Non posso affermare di essere proprio suo amico ma conosco bene Tobias Sammet. Di recente ci siamo fermati a bere qualcosa ad un festival in Repubblica Ceca e ho avuto conferma del fatto che è una bravo ragazzo ed un professionista. Quando suonammo con gli Edguy era evidente che avrebbero riscosso un grande successo perchè la loro performance era impeccabile nonostante la giovane età dei membri. Il destino ha voluto che gli Avantasia ottenessero un riscontro ancora maggiore e adesso è davvero una rockstar! Con gli Angra non avemmo grandi rapporti perchè stavamo su un altro bus ma trovo che sia una band brillante e spero di suonare ancora con loro.

Con il secondo cd, 'Masqueraded', vi siete spinti su territori imprevisti come lo ska, il reggae ed il rockabilly. Non hai il timore che questa mossa possa non essere compresa dai vecchi fans?
Mi aspetto che quelle versioni generino grande sorpresa ma sono convinto che ci segue abbia la mente abbastanza aperta per capire l'ironia che si nasconde dietro tale proposta ed il fatto che non siamo solamente metal.

Chi si è occupato dell'artwork?
La Zenz Art che aveva curato anche i disegni di 'Legend Of The Shadowking' e 'Land Of The Crimon Dawn'. In questo caso ci ha proposto un calendario ispirato a quelli dei Maya ma sempre in stile fantasy. Ogni dettaglio è relativo ad un'epoca della band.

Adesso giudica oggettivamente 'Land Of The Crimson Dawn' ad un anno di distanza dalla sua release...
Trovo che sia un ottimo album. Ha funzionato bene ed è stato composto nel periodo di massima esposizione live della band. Nel 2010 abbiamo suonato praticamente dappertutto e per questo il feeling è più rock n' roll rispetto al passato.

Quando uscirà il prossimo lavoro in studio?
Penso agli inizi del 2014. Il songwriting è iniziato da due settimane e sta andando molto bene. Ho già composto tre brani e credo verrà fuori un album più tradizionale.

(parole di Chris Bay)