Prima di tutto parliamo di 'Beyond'. Ascoltando l'album oltre alla solidità del songwriting emerge un palese ritorno alle origini..
Stilisticamente siamo rimasti fedeli ai noi stessi. L'album è ricco di pezzi veloci e tradizionali ma suona fresco a differenza di tanti altri. L'obiettivo era quello di recuperare l'entusiasmo che avevo quando il progetto non ci eravamo ancora messi totalmente in gioco ma evitando una produzione troppo pulita. Penso che sia il risultato dei recenti tour durante i quali ci siamo divertiti a suonare i classici della band e ci siamo resi conto che non venivano apprezzati soltanto dai vecchi fans.

Che tipo di suono volevate ottenere stavolta?
Sono troppo coinvolto nel processo per potere giudicare oggettivamente le differenze con il passato ed in generale fare paragoni tra gli album è sempre complicato. Posso dirti che secondo me il suono delle chitarre è più ruvido, sporco e diretto. Le tastiere ci sono sempre ma più sullo sfondo. Dopo l'esperimento 'Masqueraded' è stato bello tornare a fare metal considerato che abbiamo ricevuto qualche critica. In generale la reazione a quel mini è stata contrastante. In Germania ci rispettano molto e hanno capito che era un regalo che ci siamo fatti per divertirci un po'. In Italia invece non è proprio piaciuto. 'Beyond' è un modo di rassicurare tutti che niente è cambiato!

Qual è stato il ruolo di Stephan Ernst nel processo?
E' la terza volta che collaboriamo insieme. Prima era successo per 'Live In Helvetia' e 'Land Of The Crimson Dawn' ma questa volta l'ho inserito come co-produttore perché non ha svolto solo il ruolo di ingegnere del suono ma mi ha dato suggerimenti importanti. Gli ho inviato delle pre-produzioni dei brani ed abbiamo lavorato a stretto contatto. L'ho scelto per la sua esperienza con artisti non prettamente metal come Wishbone Ash e Saga. Questo lo rende più interessante.

Qual è il significato di 'Journey To Wonderland'? Qual è il tuo paese delle meraviglie?
E' un posto che risiede solo nella mia mente e dove puoi essere davvero felice. Non voglio dire che sia qualcosa di utopistico perché a mio parere si può raggiungere. L'importante è mai prendersi troppo sul serio

Da dove proviene l'ispirazione per comporre nuova musica?
Soprattutto dalla vita in generale. Non leggo libri fantasy e non ho trascorso un'esistenza da musicista piena di eccessi.

L'album verrà rilasciato anche in vinile. Sei un collezionista? Quandi dischi possiedi?
Sono cresciuto nella generazione del vinile e mi ricordo quando aspettavo l'uscita del nuovo album di una band a cui tenevo. Penso ai Deep Purple di 'Machine Head' oppure al debutto dei Van Halen o ancora a qualcosa dei KISS. Comunque non sono un collezionista. A casa ho un piccolo stereo per sentire la radio e circa un migliaio di cd, molti dei quali ricevuti negli anni dalle etichette con cui ero sotto contratto. Lavorando spesso in studio mi sono abituato al formato mp3 anche se un artwork grande ha sempre il suo fascino. Trovo che la scelta di pubblicare il vinile con in regalo il bonus cd sia molto intelligente.

So che sei un grande fan degli INXS. Qual è stata la tua reazione alla scomparsa di Michael Hutchence?
Ho sempre amato le loro produzioni. Avevano un suono fantastico nonostante l'apporto della tecnologia fosse minore rispetto ad oggi. Era una persona speciale e viveva costantemente sul filo del rischio. La sensazione è che sia morto per problemi di tossicodipendenza e non tanto per presunti giochi fetish.

Cosa hai chiesto a Jens Reinhold in termini di artwork?
E' un mio amico e lavoriamo insieme anche per altre cose tipo magliette e flyers per concerti. Amo i suoi lavori con i Virgin Steele. Credo che la sua opera sia aderente al concept dell'album che rappresenta una sorta di invito ai nostri ascoltatori di cercare quello che c'è di positivo nelle loro vite. Tutti i pezzi sono positivi e sottolineano l'importanza di guardare con ottimismo al futuro. E' una specie di fumetto. Un mix tra fotografia e dipinto che trovo molto attuale.

Per quanto riguarda il tour ti sei mai trovato nel posto sbagliato con il pubblico sbagliato?
Oltre quindici anni fa quando suonavo nelle cover band mi è capitato di imbattermi in un manipolo di persone che voleva festeggiare il carnevale con della musica da party. Noi attaccammo con canzoni di Sepultura, Manowar e Kreator e la reazione fu terribile..

Fai parte del movimento power metal da tanti anni. Come descriveresti il tipico metalhead? Hai mai pensato che fosse troppo limitato e chiuso di mente?
Io sono aperto a qualunque variazione sul tema e molti dei nostri fans lo sono come me. Qualcuno di loro è fissato con i propri idoli ma in definitiva credo che meritino tutto il nostro rispetto. Siamo una parte della loro vita e senza di queste persone la scena non esisterebbe.

Qual è la richiesta piu' bizzarra mai ricevuta da un fan?
Richieste in particolare non ne abbiamo ricevute ma ricordo una lettera che arrivò ad una rivista tedesca agli inizi dello scorso decennio. Riguardava noi e Hammerfall e accusava entrambi di non essere dei veri musicisti heavy metal perché nel backstage indossavamo t-shirt colorate!

Ci sono tante groupies nell'ambiente metal attuale?
Se anche fossero tante non te lo direi.

(parole di Chris Bay)