Intanto puoi tracciare le tappe della vostra storia fino adesso ?
La nostra storia parte dal lontano ’99. Abbiamo iniziato qui a Torino, la nostra patria, facendo i primi concerti, concorsi e auto-produzioni, ma diciamo che è solo nel 2001 che i Mainline prendono forma, con vari cambi di line up finalmente definiti. Nel 2003 abbiamo registrato da Daniele Giordana il nostro primo EP ‘Nuerasthenic’ e ci siamo dedicati a suonare live, moltissimo. La promozione di ‘Neurasthenic’ si è conclusa solo l’anno successivo quando è iniziato il nostro cammino verso la stesura di ‘From Oblivion To Salvation’, processo che durato ben 3 anni. Tra il 2003 e il 2006 abbiamo davvero girato parecchio live ma ci siamo concentrati sul nostro primo full lenght e la ricerca di agenzie e etichette che ci potessero garantire un’uscita ottimale e una distribuzione worldwide. L’anno scorso finalmente abbiamo coronato i nostri desideri firmano per la Dioxzion e con la distribuzione Twilight. Siamo andati in Europa due volte per due tour distinti coi nostri compagni di etichetta Ophydian e ora eccoci qua a lavorare per il prossimo full.
Come siete arrivati al contratto con Dioxzion Records ?
Finito di registrare il disco e spedite le promo version abbiamo ottenuto l"interessamento di alcune label e tra le offerte ricevute abbiamo scelto quella che poteva darci più visibilità all"estero. Va comunque sottolineato che gran parte dei traguardi conseguiti è dovuto all"aiuto ed alla collaborazione con Myphonic Rec. e con Metalfreak Rec. rispettivamente per l"Italia e la Svizzera. Pensi che l"etichetta "metal moderno’ si addica al vostro stile ?
Etichettare i gruppi così come inquadrare e distinguere generi e stili musicali personalmente non mi è mai piaciuto. Sicuramente non suoniamo musica leggera, easy listening,.Il nostro ultimo disco non è affatto facile da recepire di primo acchito. Occorrono svariati ascolti; sta di fatto che la nostra prospettiva è di modernizzare ciò che il metal può offrire, poichè siamo amanti di molti generi differenti, e da essi ispirati.
Com"è stato lavorare con Ettore Rigotti (Disarmonia Mundi, Slowmotion Apocalypse) ? In cosa pensi sia stato fondamentale il suo supporto ?
Quella con Ettore è stata la prima vera esperienza in studio, intesa proprio come stile di vita (non avere più coscienza e possibilità di gestire orari, impegni, ore di sonno, ecc..). Ettore ha avuto la capacità di aiutarci a focalizzare, nel calderone di idee che erano le nostre preproduzioni, la giusta intenzione da dare ad ogni canzone. Tutto questo senza per forza uniformare il nostro sound alle produzioni iperpulite e plasticose che si sentono sempre più spesso e che personalmente non apprezzo. Ultimamente ha lavorato all’ultimo degli Slowmotion Apocalypse affinando ancor di più le sue tecniche; è davvero bello vedere che anche produttori italiani possono sfornare dischi di qualità e con toni qualitativi degni dei più grandi d’Europa.
Nella vostra musica si sentono echi di Deftones e Tool ma anche provenienti da realtà più tipicamente metal. Quali sono i vostri punti di riferimento principali quando componete e i gruppi che hanno accompagnato l"evoluzione dei Mainline ?
I gruppi da te citati sono stati e sono tutt"ora tra i nostri ascolti più importanti. A livello compositivo cerchiamo sempre di lavorare evitando di ancorarci a riferimenti precisi e componendo tutti assieme. E" un approccio che non paga nell"immediato (ci mettiamo molto tempo nello scrivere, spesso non cavando un ragno dal buco anche dopo mesi di lavoro) ma ci permette alla fine di trovare sempre le soluzioni più varie e, almeno per noi, meno banali. Le band di riferimento che ci hanno accompagnato nel nostro percorso sono molte (direi troppe in certi casi), ma ora come ora mi sento di citare i Vision of Disorder, gli Earthtone9 e gli Alice in Chains.
Dovessi scegliere una canzone tra quelle del disco quale sarebbe e per quale motivo ?
Io personalmente sceglierei ‘Brilliance Of Shadow’ perchè condensa in un unica song lo stile e l"approcio musicale di cinque musicisti che, con un background totalmente diverso ed ognuno a modo suo, esprimono il medesimo messaggio. Non è affatto semplice costruire un puzzle così complesso ma il risultato, più ascoltabile o meno, più orecchiabile o meno, è frutto di questo lungo lavoro in studio.
Di cosa parlano i vostri testi ?
Le tematiche affrontate in ‘From Oblivion To Salvation’ sono svariate e di vario stile. Non sto a descriverti ora i contenuti di ognuna di esse, ma ciò che interessa dire è la traccia che seguono in questo disco. La nostra idea fin dal principio era quella di costruire qualcosa che avesse un andamento fluido, voglio dire che seguisse un percorso guidato, non solo nella musica, ma anche nei testi. Le due tematiche fondamentali che caratterizzano la nostra musica sono due componenti l’una opposta all’altra, in tutto ciò che facciamo, la melodia, l’armonia, il bianco, e il suo opposto, il nero, l’oscuro, il malato. Ecco queste due componenti si riversano anche nei testi partendo con ‘Brilliance Of Shadow’ che è un inno alla matrice deviata e malata, una musa ispiratrice per noi fin dalle origini, per poi proseguire il suo percorso fino alla parte finale del disco, più armoniosa e delicata. I testi seguono questa guida piano piano.
Non credo sia un caso che Mainline e Ophydian provengano entrambi dalla realtà torinese. E" possibile parlare di una scena e quali sono eventualmente altri gruppi che meritano di essere segnalati ?
Il discorso di "scena torinese" è a mio avviso un po" venuto meno negli anni, tutt"al più parlerei di una enorme community di musicisti che si seguono, si "supportano e spesso sopportano" l"un l"altro. Gruppi validi ce ne sono molti come credo in qualunque altra città, quello che è venuto a perdersi negli anni è la partecipazione ai live a parte di persone che non siano musicisti. Per tanti è purtroppo molto più comodo scaricare dischi da internet, navigare su Myspace e su YouTube piuttosto che vivere in prima persona il suono e il sudore di un live nei pochi locali rimasti dove fanno ancora suonare band che non propongono le solite cover. Torino è tuttavia una macchina inarrestabile di ottime band, ed è una delle città più prolifere in questo senso. Potrei citarne a centinaia: Stigma, Concrete Block, Angercore, Goddass, Right in Sight, Last Minute To Jaffna, Braindamage, ce ne sono davvero tantissimi.
Qual è stata finora l"esperienza live più bella come Mainline ? C"è un gruppo con cui vorresti dividere il palco più di altri ?
Ci sono stati momenti bellissimi in tanti live svolti negli ultimi anni. Sicuramente il live di spalla ai Caliban a Torino o ai Soil a Milano ed alcune delle date fatte in Austria durante il tour europeo sono tra i momenti più belli e che ricordo con più piacere. Tra le band con cui sarebbe fantastico dividere il palco penso indubbiamente ai Tool.. Mai dire mai..
Che rapporto avete con internet ?
La rete è indubbiamente utilissima. Nel giro di pochi anni ha messo a disposizione delle band che vogliono farsi conoscere e degli utenti appassionati di musica soprattutto “non mainstream” tutta una serie di strumenti e di possibilità fino a prima impensabili. Come per tutte le cose esiste comunque il rovescio della medaglia: il mercato e l’industria discografica non hanno risposto a questi cambiamenti nel modo corretto finendo per rendere la vita a chi vuole vivere solamente della propria musica praticamente impossibile. Sfruttando la palla al balzo vi dirigo verso il nostro sito internet dove potrete trovare tutte le info che desiderate www.mainlineband.com