Chi si nasconde dietro Ortie?
Una ragazza francese di ventiquattro anni.

Dove vivi esattamente?
Ho casa a Nantes ma lavoro principalmente a Parigi.

Quali sono i musei o le mostre più interessanti che hai visitato di recente?
La mia esibizione preferita negli ultimi tempi è stata The Happy Show alla Gaité Lyrique di Parigi.

Qual è il tuo background artistico?
Ho studiato filosofia per quattro anni quindi un background decisamente classico. Quando ero adolescente ho fatto tante cose. Dipingevo, ero appassionata di fumetti ed avevo anche la mia band. Finalmente ho cominciato a concentrarmi su video e fotografia negli ultimi due anni. Ho fatto tutto da me e non ho studiato niente anche se ho tanti amici che lavorano in questo ambiente e mi sono stati di aiuto. Su internet ci sono dei tutorial fantastici.

Hai collaborato con Suicide Girls. Qual è la tua opinione su questo sito?
Facevo anche la modella. Penso che sia una bella iniziativa mostrare le modalità differenti in cui può essere una donna. A volte sono rimasta delusa perché tendevano un po’ tutte a somigliarsi ma ho comunque cercato di vederlo come un passo in avanti importante.

Non pensi che Suicide Girls rappresentare una sorta di maledizione per le modelle?
Credo dipenda soprattutto dalle persone che ti circondano e dalla nazione dove vivi. Molte mie amiche sono state modelle su quel sito e non hanno avuto nessun problema. Ho letto comunque delle brutte storie specialmente negli Stati Uniti.

Il video “Jah+dwam x velvetnest” è favoloso. Consideri il pegging un simbolo di libertà? Hai una particolare attrazione a riguardo?
Non penso che il pegging di per sé significhi libertà. Fare quello che vuoi con chi vuoi finché ognuno dei due è consenziente è libertà. Lavorando sull’erotismo fa parte del mio lavoro mostrare le cose di cui solito ci si vergogna e contribuire a diffondere il messaggio che nella sessualità tutto è bello e permesso.

Siamo una webzine di musica alternativa. Che rapporto hai con la musica?
Penso che attualmente la musica sia una degli aspetti culturali che ha un ruolo più significativo sulla nostra mente. La uso per trovare qualcosa che faccia da eco al mio stato d'animo o mi aiuti a cambiarlo. Essendo qualcosa che puoi sentire in continuazione ha un potere veramente grande.

Come hai scelto 'Lady Daydream' dei Twin Sister per il video “Unicorn”?
Ogni volta che ascolto nuove band mi segno tutto quello che mi ispira delle immagini in una lista speciale. Quando devo scegliere la musica per dei video ascolto quella selezione e prendo la canzone che si addice meglio al lavoro in questione. E così è andata anche questa volta.

Come selezioni le foto invece?
Dipende. Se si tratta di una serie aspetto che il lavoro sia terminato e poi cerco di realizzare una composizione tra le varie immagini in modo che si leghino l'una con l'altra. Quando invece lavoro per un brand o un sito cerco di capire cosa desidera il cliente o cosa piace alla modella.

E per quanto riguarda le locations?
E' soprattutto una questione di luce. E' quello che mi interessa di più.

Quali sono i tuoi fetish?
Penso che alcuni siano evidenti nelle mie foto. Labbra, collo, capelli e mani...

Quali sono le esibizioni oppure i festival più importanti ai quali hai partecipato?
Sto lavorando con il fotografo francese Rèmi Chapeaublanc ad un documentario su un viaggio in Mongolia per trovare tutte le persone che ha fotografato nel suo ultimo photoset. E' un lavoro che mi sta portando via molto tempo. Parte del film è stato proiettato alla Promenades Photographiques di Vendôme con le sue foto. E' stato fantastico essere entrambi a quel festival.

Qual è la migliore modella con cui hai lavorato?
E' difficile rispondere perché ognuna di loro ti dà qualcosa di diverso. E' più facile lavorare con modelle con cui hai confidenza ma puoi trovare qualcosa di veramente autentico anche con quelle con cui non sei abituata a lavorare.

Qual è il ruolo del tempo nella tua arte?
Prima lavoravo velocemente per non perdere la concentrazione ma adesso penso di essere maturata.

Nella tua proposta possiamo trovare connotazioni sociali e politiche?
Cerco di non focalizzarmi troppo nella politica quanto sugli individui ma alla fine quando mostri ogni tipo di persone e tratti un tema come la sessualità è difficile non avere connotazioni. Mi piacerebbe che la mia opera rafforzasse il rispetto per la diversità e mostrasse la libertà sessuale che ognuno di noi dovrebbe avere.