Intanto direi di introdurre la band con una brave biografia..
Prima di tutto grazie per l'intervista. E' un onore per noi. Ci siamo formati due anni fa e veniamo da Ulm nel sud della Germania. Il nostro è un mix tra metal moderno ed elementi hardcore con un brezza di progressive che completa il tutto. Il suono si focalizza su melodie catchy e breakdown imperiosi. Dal momento in cui è nata la band ci sono stati alti e bassi ma il passaggio chiave è coinciso con la registrazione del debutto 'Final Chapter' che vede la collaborazione di Carlo dei Breakdown Of Sanity e ci ha permesso di firmare un contratto con Redfield Records. Nel frattempo abbiamo girato i video della title track e di 'Outnumbered'.

Come avete scelto il vostro nome?
Volevamo qualcosa che descrivesse il nostro stile musicale. All'inizio è venuto fuori “ocean” che le persone associano con l'elemento dell'acqua e della vita in generale e trasmette il senso di aspirazione, libertà, infinito, rilassatezza e bellezza. Per noi riflette le atmosfere e la parte melodica. “Plague” invece è all'antipodi e simboleggia la potenza ed i riff heavy.

Quali sono le vostre influenze principali?
Ognuno di noi si trova a suo agio col genere che proponiamo quindi metalcore o deathcore. Ascoltiamo anche altri generi come rock, pop, hip hop e classica che influenzano le fasi del songwriting.

Quanto è complicato proporre qualcosa di fresco ed innovativo in un genere come il metalcore?
Da una parte è importante essere innovativi e creare nuovi suoni e stili. Dall'altra devi seguire il trend. Questo è quanto cerchiamo di fare. Rispondiamo alle esigenze del trend ma infondendo la nostra personalità alle canzoni.

Com'è la scena tedesca? Conosciamo bene Caliban, Heaven Shall Burn e War From A Harlots. Ci sono altre band che meritano la nostra attenzione?
La Germania è piena di band che lavorano duro e hanno talento. E' una bella esperienza vederle dal vivo prima di salire sul palco o dopo la nostra esibizione. Apprezziamo il senso di comunione che si è instaurato con diverse di loro.

Come siete entrati in contatto con Redfield Records?
Abbiamo inviato l'ep 'Existence Sold' a diverse etichette tedesche ma le risposte sono state abbastanza deludenti. Nessuno sembrava interessato o perlomeno nessuno sembrava volersi prendere il rischio di mettere sotto contratto una band con solo un ep all'attivo. Solo la Redfield ci ha risposto incoraggiandoci a continuare a lavorare e ad inviare loro il nuovo materiale. Così abbiamo fatto, appena terminate le registrazioni di 'Final Chapter' ci è stato proposto una band e siamo felici di fare parte di un catalogo così ricco.

Ritenete che 'Final Chapter' possa ottenere maggiore riscontro nel vostro paese oppure all'estero?
Stiamo ricevendo un eccellente feedback in Germania. Per esempio Metal Hammer ed altre recensioni positive. Allo stesso tempo non pensavamo di potere suscitare così tanto interesse in paesi come Cina, Australia, Stati Uniti, Russia e Thailandia. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la fanbase sul territorio e poi proporci all'estero con una reputazione consolidata.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il materiale?
Circa un anno nel complesso. La produzione è stata effettuata ai Downforce Recordings di Ulm e se n'è occupato il nostro chitarrista Domi mentre il mixaggio e la masterizzazione sono stati curati da Max a Erlangen. Volevamo il tipico sound del genere ma anche qualcosa che lasciasse a bocca aperta l'ascoltatore fin dai primi brani.

Di recente avete girato il video di 'Outnumbered'. Volete parlarci dell'esperienza?
L'etichetta ci ha consigliato alcuni produttori con cui avevano collaborato in passato. Abbiamo scelto la Sonneschein Films. Abbiamo creato due set a Ehningen. Il primo, la hall di un veicolo, è servito per il video della nostra performance mentre il secondo, una foresta del luogo, per la storyline. E' stato divertente ma davvero stancante perché abbiamo dovuto ripetere le stesse scene per ore. Non ne potevamo più di sentire “ancora un'altra volta...”

Come è nata la collaborazione con Carlo dei Breakdown Of Sanity?
Quando è nata l'idea di avere un guest sull'album abbiamo pensato di sceglierlo tra le nostre band preferite e Domi si è messo subito in contatto. Carlo ha accettato e ci ha fatto l'onore di partecipare sul brano. E' stata una splendida esperienza fin dal primo momento. E' una persona semplice e siamo rimasti in contatto pure dopo. Lo consideriamo un amico.

Quali sono i vostri piani adesso?
Le date cominceranno a settembre. In Germania supporteremo I compagni di etichetta Any Given Day in diversi club e poi faremo qualche concerto per conto nostro. Abbiamo poi fissato una data in Austria ed un'altra in Svizzera e cercheremo di soddisfare altre richieste in quelle zone. Ci piacerebbe suonare in Italia anche perché sappiamo che il pubblico è molto caldo. Speriamo che questa intervista possa aiutarci ad approfondire i contatti che abbiamo.

Pensate di intitolare il secondo album 'First Chapter'?
Ahahah... Vedremo dai... In ogni caso ci auguriamo che questa sia la prima intervista e che ne seguiranno altre in futuro. Un saluto a tutti i nostri amici italiani.