La settimana di Northside è ormai un appuntamento fisso della mia estate che si traduce in grande musica e evasione. Per qualche giorno infatti riesco a staccare la testa dalle migliaia di cose che seguo e soprattutto dall’organizzazione di Serravalle Rock, che prima o poi mi porterà ad un attacco cardiaco. A proposito, ne approfitto per fare un po’ di pubblicità… quest’anno scenderanno dalla Norvegia degli energumeni chiamati You Know Who e sono la cosa più vicina ai Turbonegro che abbia mai ascoltato. Non dovete perderli, così come non dovete perdere The Loyal Cheaters, Alteria e tutte le altre band che saranno annunciate nelle prossime settimane.

Un viaggio a Aarhus significa accoglienza, arte, una ragazza più bella dell’altra, occhi enormi che aspettano di essere fotografati, sguardi sorpresi, lunghe camminate nel polmone verde di Eskelunden e soprattutto musica eccezionale. In passato gli appuntamenti del giorno prima erano due ovvero Burger Boom e Aros, giusto per soddisfare tutti i sensi, ma dall’anno scorso è diventata rituale pure la visita alla magnifica Cattedrale di San Clemente, dopo l’incontro inaspettato con Nick Cave. Il museo di arte contemporanea, che sulla terrazza può vantare un invidiabile gioco di luci e colori, propone come al solito mostre veramente interessanti e merita una visita.

Il festival casca in un periodo felice perché precede i maggiori eventi estivi italiani e si tiene in un momento ancora abbastanza lontano dagli eventi, per l’appunto Serravalle Rock e la sua versione Jazz che si tiene il mese successivo, di cui mi occupo in prima persona. Northside è poi sinonimo di ecologia, sostenibilità, attenzione all’ambiente e ogni anno rivela sempre sorprese in tal senso. Un messaggio che non si traduce solo in chiacchiere, ma anche in progetti dedicati, report che potete trovare sul sito dell’evento e iniziative di vario tipo. Quello che più conta però, sicuramente quello che più interessa a voi che state leggendo queste righe, è la musica. Sono le band, più o meno conosciute dalle nostre parti, che salgono sui diversi palchi disposti nell’enorme sito verde di Eskelunden. Questa edizione è apparsa subito ridotta rispetto alle precedenti. Un po' per il programma meno internazionale e un po’ per la scelta di sacrificare uno dei due palchi grandi in favore di un altro più intimo. L’area è rimasta la medesima ma è stata tagliata una parte, lasciandola di fatto alla produzione ed agli artisti. Poco sopra si trovata il lounge dei centinaia di volontari presenti. Alcuni di loro aiutano sotto palco, altri vigilano le entrate e le uscite, altri danno informazioni e altri ancora supportano gli stand per bere o mangiare, tutti in materiale riciclabile naturalmente. Quando cominci a percorrere quel sentiero nel bosco e le scarpe iniziano a sporcarsi di fango – non guardate le previsioni del tempo tanto pioverà..

Al Northside ho vissuto emozioni difficili da raccontare, ho conosciuto persone, incontrato artisti, toccato con mano cosa significa battersi per l’ambiente e per i diritti umani. Per quanto mi riguarda la presenza dei The Minds Of 99, una delle live band più pazzesche abbia mai ammirato dal vivo, era sufficiente a rendere il programma all’altezza di quelli degli anni scorsi. Magari non ci saranno stati così tanti big internazionali, ma Denzel Curry, L’Imperatrice, Chase & Status, Weezer, LCD Soundsystem e Roya non sono certo ripieghi. È stato interessante vedere i Turboweekend, chiamati a sostituire proprio James Blake, che stanno lavorando da tempo al quarto lavoro in studio, dopo un lungo silenzio discografico, e di cui mi avevano sempre parlato bene. È stato curioso vedere i folli Psychedelic Porn Crumpets così come The Pill e Kneecap. Quello che posso dirvi è di venire in Danimarca. Non appena salgo sul bus che parte dall’aeroporto di Billund provo qualcosa di magico. L’autista mi guarda strano. Parlo inglese, indosso una felpa death metal e scarpe da basket. Aarhus è una città stupenda, a misura d’uomo come poche al mondo. Tantissimo verde, un centro molto bello (con tanto di cattedrale maestosa dove qualcuno tre anni fa si è imbattuto in Nick Cave..), un museo d’arte contemporanea spettacolare e un’accoglienza turistica da invidiare. Ci tengo poi a ringraziare ancora una volta l’organizzazione del Northside e tutte le persone del team, i fotografi, i musicisti, gli amici che ritrovo di edizione in edizione, chi legge i miei report e chi ha addirittura il coraggio di definire valide le mie foto. Ringrazio Bilge, che ogni anno mi ospita nel suo appartamento e mi fa sentire a casa, Luna, la migliore insegnante di Yoga che conosca, Francesca di Veg Magazine, che mi scarrozza avanti e indietro, Michelle Priska, Cecilie Vinther e qualcun altro che avrò certo dimenticato.

Di seguito gli altri report dell'evento:

THURSDAY - https://m.suffissocore.com/site/scspecial/137/northside-2025-thursday

FRIDAY - https://m.suffissocore.com/site/scspecial/138/northside-2025-friday

SATURDAY - https://m.suffissocore.com/site/scspecial/139/northside-2025-saturday

THE CROWD - https://m.suffissocore.com/site/scspecial/140/northside-2025-the-crowd